Lusvardi Art di Milano presenta “KINDERZIMMER”, una mostra collettiva co-curata da Angelica Moschin e Alessandro Rauschmann che include gli artisti David Kroell, Agostino M. Artese, Dominik e Alessandro Rauschmann.
“KINDERZIMMER” offre una rilettura concettuale e a tratti ludica di una nozione tipicamente occidentale di spazio – personale, istituzionale e psicologico – ridefinendo i confini tra spazio domestico e pubblico, culture private e professionali, dentro e fuori, invisibile e visibile.
Concentrandosi sul gesto intimo e la sperimentazione libera, “KINDERZIMMER” distilla e presenta tutta la ricchezza iconografica degli artisti in mostra attraverso una varietà di approcci formali, concettuali e materiali a media diversi quali fotografia, installazione, video-art e graffiti.
Mescolando con disinvoltura la dimensione domestica con il fare artistico contemporaneo, Lusvardi Art rappresenta lo scenario ideale per riconciliare, tramite un effetto di spaesamento e dissonanza, la componente umana con immagini socialmente stereotipate dell’età adulta, mondo immateriale e materiale, memoria e progresso, in un’epoca sempre più lontana dalle forze che nutrono e vivificano l’essere umano.
L’opposizione formalista fra arte e opere “text-based” viene sviluppata e capovolta nei murales di Dominik, all’interno dei quali la parola scritta viene espansa e magnificata in schemi grandiosi e intricati. Come monumenti a un soliloquio interiore e sottilmente paranoico, i suoi disegni “infantili” e imperfetti sono giustapposti a formare le pareti di un labirinto che ricalca la cartografia della sua stessa mente.
Gli ambienti interni fungono da materiale scultoreo per Kroell. Con i suoi interventi spaziali minimalisti, l’artista incoraggia lo spettatore ad avvicinarsi all’opera per mettere in questione lo status quo della bellezza. Le pareti si sbucciano e sbriciolano nel corso della mostra nel tentativo di rivelare l’essenza delle cose. Portando con sé il presentimento di ciò che l’arte potrebbe essere, i dettagli architettonici divengono invisibili, virtualmente inutili e nient’altro che ombre che confondono i confini fra realtà e percezione.
Ugualmente attratto dal potenziale provocatorio di una forma di bellezza disadorna e disinibita, Agostino M. Artese interpreta con la fotografia le storie personali dei suoi modelli come pretesti per convertire le narrazioni “costruttiviste” del corpo nudo come mero substrato di iscrizione sociale in uno studio più raffinato e complesso intorno alla concretezza dei corpi.
“KINDERZIMMER” include anche una performance di Alessandro Rauschmann, “Cerchio di Aghi” (2004), la prima della sua carriera artistica nonché il climax della mostra, che tematizza i concetti di tossicodipendenza e isolamento all’interno di uno scenario urbano come la città di Milano – un elemento finale di Angst venato di speranza irriducibile.
INFO
KINDERZIMMER
collettiva degli artisti berlinesi Agostino M. Artese, David Kroell, Dominik e Alessandro Rauschmann
Lusvardi Art (Corso Buenos Aires, 45).