Fino al 13 giugno 2025, Studio Pesca a Milano ospita la personale di Diego Gualandris “Canzoni per animali d’appartamento”, secondo capitolo del ciclo espositivo the time it takes, a cura di Arianna Pavoncello e Carolina Latour.

Questo progetto indaga il rapporto tra tempo, creatività e produzione artistica nell’epoca della velocità e dell’effimero.
Dopo Recupero di un tempo di osservazione perduto di Federika Fumarola, che inaugura il ciclo a gennaio, Studio Pesca continua a proporsi come spazio di sperimentazione e riflessione, offrendo una finestra sulle nuove pratiche artistiche contemporanee.
L’universo pittorico di Diego Gualandris si nutre di narrazione, mitologia e psichedelia, attraverso tecniche e materiali inusuali che danno vita a mondi sospesi tra realtà e immaginazione. Le sue opere, definite dalle curatrici “quadri d’appartamento”, si comportano come presenze silenziose e vigili, scrutando l’osservatore e costringendolo a una nuova consapevolezza del proprio sguardo.
Un sole vivente tra adolescenza e maturità
La mostra presenta due cicli pittorici dedicati alla rappresentazione del sole, sottratto alla sua tradizionale simbologia mistica per essere restituito a una dimensione biologica e narrativa.
Nei dipinti della serie Il sole da giovane, l’astro si manifesta nella sua fase adolescenziale, pulsante di un’energia incerta e instabile. Piccoli oli su tavola racchiudono il sole in spazi definiti, evocando la tensione tra il suo potere sconfinato e la necessità di contenerlo. Lingue di fuoco protendono all’esterno, simili a tentacoli o fiori in espansione, suggerendo una vitalità organica e pulsante.
Nella seconda serie, inedita, i soli maturano e si collocano su una linea d’orizzonte immaginaria. Qui il paesaggio si fa rarefatto e richiama visioni sedimentate nella memoria collettiva, come l’iconografia della copertina del Vangelo e Atti degli Apostoli dell’edizione San Paolo. Gualandris traduce quell’immagine in un linguaggio pittorico ispirato alla cultura fantasy e cinematografica: dall’estetica desertica di Dune e Star Wars alle suggestioni oniriche di Fantasia di Walt Disney. Il risultato è un ciclo di dipinti in cui il rapporto tra terra, sole e cielo si moltiplica in una serie di mondi possibili, abitati dall’immaginazione dell’artista e dello spettatore.
Un progetto curatoriale sul valore del tempo
In una Milano frenetica e sempre in trasformazione, the time it takes si impone come un atto di resistenza, un invito a riscoprire la lentezza della ricerca artistica. Studio Pesca, nel cuore del quartiere Sarpi, si conferma così un luogo di sperimentazione e di dialogo tra arte, tempo e percezione, restituendo al gesto creativo la sua dimensione più profonda e autentica.
L’Artista

Diego Gualandris (1993, Albino, Bergamo) è un artista visivo e pittore. Ha esposto in varie istituzioni tra cui: Triennale, Milano, Pittura Italiana Oggi, a cura di Damiano Gullì; MACRO, Museo arte contemporanea di Roma, Retrofuturo; Istituto Italiano di cultura Città del Messico, Viveros; Quadriennale d’arte, FUORI, a cura di Sara Cosulich e Stefano Collicelli, Palazzo delle Esposizioni, Roma; Fondazione Baruchello, Roma, Figure di spago / Pratiche di narrazione, a cura di Caterina Molteni, 2018. Nel 2020 ha ricevuto il Pollock-Krasner Foundation Grant.
Exhibition View
Info
CANZONI PER ANIMALI D’APPARTAMENTO
Mostra personale dell’artista Diego Gualandris
A cura di Arianna Pavoncello e Carolina Latour
Chapter II del ciclo di mostre the time it takes
Fino al 13 giugno 2025
Studio Pesca
Via Paolo Sarpi 56, 20154 Milano