Brassaï-Serata-di-“alta-moda”-1935.-©-Estate-Brassaï-Succession-Philippe-Ribeyrolles

BRASSAÏ. L’occhio di Parigi a Bassano del Grappa

Fino al 21 aprile 2025, il Museo Civico di Bassano del Grappa celebra uno dei maestri indiscussi della fotografia del Novecento con la mostra Brassaï. L’Occhio di Parigi.

Curata da Philippe Ribeyrolles e Barbara Guidi, questa esposizione, offre un viaggio visivo e storico attraverso quasi 200 stampe originali, sculture e oggetti personali dell’artista. Una rassegna che promette di svelare l’essenza di una Parigi iconica, catturata dall’obiettivo di uno dei suoi più grandi osservatori.

GENIO TRA ARTE E FOTOGRAFIA

Nato come Gyula Halász a Brasso, in Ungheria, e divenuto celebre con lo pseudonimo Brassaï, il fotografo è stato uno dei grandi narratori visivi del Novecento. Dopo il trasferimento a Parigi nel 1924, Brassaï si è immerso completamente nella vita culturale della capitale francese, ritraendo non solo i suoi celebri monumenti, ma anche l’umanità pulsante che animava le sue strade, dai quartieri popolari agli intellettuali nei salotti bohémien. Le sue immagini, specialmente quelle notturne, hanno trasformato la “città spettacolo” in un palcoscenico dove bellezza e mistero convivono.

IL PERCORSO ESPOSITIVO

L’esposizione al Museo Civico di Bassano del Grappa offre un’esperienza immersiva attraverso dieci sezioni tematiche. Dai celebri scatti di Parigi di notte ai graffiti che anticipano l’Art Brut, passando per i ritratti di figure emblematiche come Dalí e Picasso, ogni sala è un invito a scoprire le molteplici sfaccettature dell’opera di Brassaï. Le atmosfere parigine della prima metà del Novecento rivivono grazie a stampe originali, documenti personali e opere inedite che raccontano un tempo in cui arte e vita si intrecciavano indissolubilmente.

UN DIALOGO TRA PASSATO E PRESENTE

Oltre a celebrare l’eredità di Brassaï, la mostra offre un’occasione unica per riflettere sul ruolo della fotografia come mezzo per interpretare la realtà. Come sottolinea Barbara Guidi, Direttrice dei Musei Civici, per Brassaï la fotografia era un “atto mentale”, uno strumento con cui abitare e comprendere il mondo. Le sue immagini ci ricordano che anche il banale, se osservato con occhi nuovi, può rivelarsi meraviglioso.

La fotografia e per Brassaï un atto mentale. Essa e non solo un modo per guardare il mondo bensì il mezzo con il quale, o attraverso il quale, scoprirlo, comprenderlo e misurarlo. E lo strumento con cui, parafrasando Heidegger, Brassaï “abita il mondo”. Con questo spirito affronta il paesaggio urbano diurno ma soprattutto notturno di Parigi, divenendo pioniere della fotografia “in assenza di luce”, una pratica allora ritenuta tecnicamente ardua e con cui segna una pagina indelebile della storia di quest’arte: come diceva Diane Arbus ai suoi allievi, “in Brassaï c’è la sostanza stessa dell’oscurità”.

Barbara Guidi, Direttrice dei Musei Civici di Bassano del Grappa

EVENTI COLLATERALI

La mostra sarà arricchita da un programma di eventi e attività didattiche, tra cui workshop pratici in collaborazione con il Liceo Artistico “Michele Fanoli” di Cittadella. Durante questi incontri, i partecipanti potranno sperimentare l’arte della stampa fotografica in camera oscura, vivendo in prima persona il fascino di una tecnica che ha fatto la storia della fotografia.

LA GALLERY

INFO

LORENZO MARINI
“TypeArt Beijing”
Fino al 19 febbraio 2025

HESTETIKA ART Next Generation

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