“Everest Life” l’opera monumentale di Charlotte Thrane a Parma

Lo spazio Display di Parma ospita “Everest Life” l’opera monumentale di Charlotte Thrane curata da Ilaria Monti.

Un cortocircuito visivo e concettuale che per decenni ha incarnato l’idea di piacere, relax e benessere domestico viene svuotato, letteralmente e simbolicamente, fino a trasformarsi in un reperto. Le vasche idromassaggio, un tempo rifugi privati, macchine del comfort e promesse di evasione, sono qui accorpate in un unico corpo scultoreo, privato di funzione e restituito come pura massa, volume, presenza.

I nomi commerciali che le accompagnavano – Dream, Tahiti, Serenity, Eden – riaffiorano come tracce linguistiche di un immaginario ormai logoro. Non evocano più paradisi artificiali, ma una mitologia minore del consumo, che Thrane riporta in superficie senza nostalgia. Al contrario, l’artista insiste sul residuo: sulle impronte dei corpi, sulle memorie della pelle, sui segni lasciati dal tempo e dall’abbandono. Polvere, sporco, patine opache e sottili capelli appartenenti ai membri della sua famiglia si depositano sulle superfici lucide, incrinando l’idea di igiene e perfezione tecnologica. L’oggetto intimo diventa esposto, ingombrante, persino imbarazzante.

Il lavoro di Thrane si muove lungo una linea di confine tra scultura e pittura. La riduzione delle vasche a geometrie essenziali genera una composizione fatta di pieni e vuoti, curve morbide e bordi rigonfi, dove la superficie diventa il vero campo di tensione. Il riferimento allo stucco lustro non è citazione erudita, ma metodo: la profondità nasce dalla pelle dell’opera, dalla stratificazione di luce, materia e gesto. In questo slittamento, la fibra di vetro assume una qualità quasi lapidea, diventando un surrogato contemporaneo di marmo e stucco, e aprendo a una riflessione sull’ornamento nell’era industriale.

Fondamentale è il dialogo con lo spazio espositivo. L’installazione è concepita per aderire alle caratteristiche architettoniche del luogo, rispondendo alle sue curve e ai suoi archi. La facciata vetrata ad arco e l’arco interno trovano un’eco formale nelle sagome dell’opera e nella disposizione circolare degli elementi. Il risultato è un percorso visivo continuo che conduce lo sguardo dall’esterno verso l’interno, fino a concentrarsi simbolicamente nel punto di scarico: un centro che non libera, ma trattiene, assorbe, cancella.

In questo sistema di rimandi e tensioni, l’opera costruisce un paesaggio domestico perturbante, dove lusso e decadenza convivono senza gerarchie. Si potrebbe parlare di un barocco post-industriale, o di un “barocco sintetico”, in cui la spettacolarità delle forme si scontra con la loro origine banale e seriale. Thrane non celebra il design né lo condanna apertamente: lo espone, lo rende opaco, lo priva della sua retorica salvifica.

Ne emerge una riflessione lucida e attuale sul benessere come costruzione culturale e industriale. Quando l’acqua viene drenata e il piacere si ritira, ciò che resta sono gusci, superfici, memorie minime. E soprattutto una domanda aperta: che cosa accade agli oggetti che hanno incarnato i nostri desideri, una volta che smettono di funzionare? In questa sospensione, Charlotte Thrane individua il punto esatto in cui l’intimità si trasforma in paesaggio critico.

L’ARTISTA

Charlotte Thrane vive e lavora a Copenaghen, Danimarca. Si è formata alla Slade School of Fine Art nel Regno Unito, dove si è diplomata nel 2003. La sua ricerca è incentrata sull’esperienza scultorea e si rivolge direttamente al corpo e ai sensi, intesi come dispositivi estetici e spaziali. Al centro del suo lavoro vi sono le tracce e le impronte che lasciamo attraverso il contatto e l’esperienza del vivere.

Le opere di Thrane fanno parte di numerose collezioni pubbliche e private, tra cui Deutsche Bank (Germania), The Edward James Foundation (Regno Unito) ed Ernst & Young (Regno Unito). Ha esposto ampiamente in Danimarca e a livello internazionale, realizzando di recente anche due commissioni pubbliche permanenti.

È rappresentata dalla Galerie Parisa Kind di Francoforte, Germania, e nel 2022 è stata incaricata di realizzare una grande installazione site-specific per il flagship store Balenciaga di Miami, negli Stati Uniti. Nel 2026 terrà la sua prima mostra personale istituzionale al Glas Museum in Danimarca.

INFO

Charlotte Thrane
Everest Life
Fino al 25.01.2026

DISPLAY
artist – run/project space h24/7
Founded and Curated by Massimo Allevato & perfettipietro
Vicolo al Leon d’Oro 4/A, Parma Italy
www.spaziodisplay.com

HESTETIKA ART Next Generation

Iscriviti
alla newsletter di Hestetika