DAG_Gorizia@Fabrice_Gallina 2025

A Gorizia apre DAG – Digital Art Gallery: Refik Anadol inaugura la più grande opera di arte digitale immersiva d’Europa

A Gorizia ha aperto DAG – Digital Art Gallery, la nuova galleria d’arte digitale immersiva che trasforma la storica Galleria Bombi in un’infrastruttura culturale senza precedenti in Europa.

DAG_Gorizia@Fabrice_Gallina

Oltre 300 metri di percorso, di cui 100 completamente rivestiti da LED di ultima generazione, e circa 1.000 metri quadrati di superficie digitale fanno di questo spazio la più grande opera di arte digitale immersiva del continente, un ambiente esperienziale in cui arte, tecnologia e spazio pubblico convergono in un unico corpo percettivo.

DAG nasce come un gesto architettonico e culturale che rifiuta la neutralità dello spazio espositivo per abbracciare una visione più radicale: trasformare l’infrastruttura in linguaggio, il passaggio in esperienza, il tunnel in organismo sensibile. La rinnovata Galleria Bombi non viene semplicemente riconvertita, ma rifondata. Qui la tecnologia non è supporto, ma materia, e l’immersione non è spettacolo, bensì condizione critica.

L’inaugurazione, avvenuta ieri il 16 dicembre, affida questo spazio a Refik Anadol, tra le figure più influenti della digital art e dell’estetica dei dati a livello internazionale. L’installazione site-specific Data Tunnel segna un punto di svolta nel rapporto tra arte pubblica, intelligenza artificiale e spazio urbano. Anadol definisce il progetto di Gorizia uno dei più ambiziosi e significativi della sua carriera, non solo per la scala monumentale, ma per il valore simbolico del luogo: un tunnel che da infrastruttura di transito diventa dispositivo culturale, un corridoio visivo che non si limita a essere attraversato, ma chiede di essere esperito.

In Data Tunnel lo spazio si comporta come un’entità viva, attraversata da un flusso visivo continuo lungo l’intera estensione del Ledwall. Le immagini non illustrano, ma respirano. L’opera nasce dalla ricerca dell’artista sul Large Nature Model, un modello di intelligenza artificiale addestrato su milioni di immagini ambientali e dataset provenienti da musei e archivi scientifici internazionali, raccolti e curati secondo principi etici e sostenibili. Il dato smette di essere informazione per diventare materia visiva: pigmento algoritmico, memoria stratificata, forma in costante mutazione.

Le strutture organiche generate dall’intelligenza artificiale instaurano un dialogo serrato tra natura e tecnologia, tra percezione umana e visione computazionale, ridefinendo il tunnel come un corridoio culturale e simbolico, accessibile e condiviso. Non si tratta di una semplice esperienza immersiva, ma di una riflessione spazializzata sul nostro rapporto con i sistemi complessi, con l’ambiente e con le immagini che produciamo per comprenderlo.

La dimensione pubblica del progetto è centrale: l’ingresso è gratuito, gli accessi sono gestiti da Erpac e Data Tunnel occuperà gli spazi di DAG per un anno. La curatela è realizzata in collaborazione con MEET e la sua fondatrice Maria Grazia Mattei, che ha seguito in stretta sinergia con la Regione Friuli Venezia Giulia i rapporti con Refik Anadol e lo sviluppo artistico del progetto, garantendo una lettura critica capace di evitare la deriva spettacolare.

Massimiliano Fedriga, Presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, ha dichiarato: “In questi mesi abbiamo lavorato per dare vita a un’opera monumentale dove l’arte digitale diventa parte integrante dell’esperienza quotidiana. Un messaggio potentissimo: arte come ponte e dialogo, oltre le barriere e fili spinati che per tanti anni hanno segnato la storia di Gorizia, entrando in una dimensione più moderna e contemporanea abbracciando la visione di uno tra i più influenti artisti della digital art e dell’estetica dei dati, Refik Anadol. La trasformazione del tunnel in una vera e propria “scultura di dati” tridimensionale, alimentata da informazioni naturali provenienti da tutto il mondo e arricchita da suoni e musica, offre al pubblico un’esperienza immersiva e multisensoriale di grande impatto, in cui il movimento dei visitatori diventa parte integrante dell’opera. L’arte digitale si conferma così uno strumento ineguagliabile per leggere la società contemporanea e per stimolare una riflessione profonda sul futuro, sull’etica e sul rapporto tra essere umano e tecnologia. Iniziative come questa dimostrano come la cultura possa ispirare, coinvolgere ed educare, parlando a generazioni diverse e contribuendo a sviluppare creatività, consapevolezza e senso critico, valori fondamentali per la crescita del nostro territorio e della nostra comunità.”

È indescrivibile l’emozione per l’apertura della Digital Art Gallery, l’opera d’arte digitale più grande d’Europa: grazie alla Regione stiamo continuando nel percorso avviato dalla nostra Capitale europea della cultura, la prima transfrontaliera della storia, caratterizzando Gorizia come luogo espositivo prestigioso e attrattivo” – commenta il Sindaco di Gorizia, Rodolfo Ziberna – “È a dir poco un onore che, per inaugurare questa infrastruttura all’avanguardia che darà nuova vita a un luogo simbolo come Galleria Bombi, sia stata scelta l’installazione immersiva site-specific Data Tunnel realizzata da Refik Anadol, tra i più influenti artisti al mondo nell’ambito della digital art. La Digital Art Gallery sarà uno dei lasciti più importanti di GO! 2025 per gli anni a venire per la nostra città ma non solo, in quanto opera dal grandissimo appeal che, abbinando creatività umana e nuove tecnologie, farà di Gorizia una capitale dell’arte digitale e avrà rilevanti ricadute per un territorio ampio”

DAG si configura così come uno dei lasciti più significativi di GO! 2025, Nova Gorica – Gorizia Capitale europea della Cultura. In un anno che ha trasformato il territorio goriziano in un laboratorio transfrontaliero di pratiche artistiche, musicali e culturali, la Digital Art Gallery rimane come traccia permanente di una visione: quella di una cultura che utilizza la tecnologia non per decorare il presente, ma per interrogarlo, facendo dello spazio pubblico un luogo di immaginazione critica e condivisa.

L’ARTISTA

Refik Anadol2_Credit Efsun Erkilic

Refik Anadol (Istanbul, 1985), artista, regista e designer tra i principali protagonisti della new media art internazionale. Considerato un pioniere dell’estetica dei dati e delle applicazioni artistiche dell’intelligenza artificiale, Anadol vive e lavora a Los Angeles, dove dirige il Refik Anadol Studio e insegna al Dipartimento di Design Media Arts dell’UCLA. Nei suoi lavori, muri e soffitti sembrano dissolversi, le superfici diventano vive e interi edifici si animano grazie ai dati. Quello che solitamente rimane invisibile — flussi di informazioni, memorie, tracce digitali — prende forma davanti agli occhi dello spettatore, trasformandosi in immagini in movimento, luce e suono. Anadol costruisce così ambienti immersivi che invitano a guardare il mondo da una prospettiva completamente nuova. La sua non è soltanto un’integrazione della tecnologia nell’arte: è una vera e propria fusione tra spazio, dati e percezione, dove i media digitali diventano parte del linguaggio architettonico. I suoi progetti ridefiniscono l’idea di ambiente, che sia pubblico o privato, trasformandolo in un’esperienza sensoriale e collettiva. Le sue opere sono state presentate in istituzioni come il MoMA di New York, il Centre Pompidou-Metz, le Serpentine Galleries, la National Gallery of Victoria, Palazzo Strozzi, Ars Electronica e alla Biennale di Venezia, fino ai progetti monumentali sulla Walt Disney Concert Hall di Los Angeles o sulla superficie della Sphere di Las Vegas. La sua ricerca, che combina etica dei dati, sostenibilità, scienza e creatività algoritmica, è oggi un punto di riferimento globale per la fusione tra arte, architettura e tecnologia.

INFO

Orario di apertura:
DICEMBRE 2025 – MAGGIO 2026
Giorni feriali: 10.00 – 16.00
Sabato, domenica e festivi: 10.00 – 19.00

GIUGNO 2026 – SETTEMBRE 2026
Giorni feriali: 15.00 – 21.00
Sabato, domenica e festivi: 14.00 – 23.00

OTTOBRE 2026 – DICEMBRE 2026
Giorni feriali: 10.00 – 16.00
Sabato, domenica e festivi: 10.00 – 16.00

Gli accessi alla galleria saranno gestiti da Erpac, per ulteriori informazioni: https://www.turismofvg.it/it/arte-e-cultura/musei-gorizia-e-collio/dag-digital-art-gallery-gorizia

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