Il Museo Carlo Bilotti Aranciera di Villa Borghese ospita fino al 25 gennaio 2026 la mostra “Deus sive natura” di Silvia Scaringella.
La mostra, promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Cultura, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e curata da Maila Buglioni, è un dialogo tra uomo, natura e architettura che prende forma all’interno di uno spazio simbolico restituito vent’anni fa alla cittadinanza, che, accanto alle opere di de Chirico, Warhol e tanti altri maestri del Novecento, accoglie la ricerca di una giovane scultrice capace di tradurre in materia la tensione fra equilibrio e metamorfosi.

Le sculture e le installazioni di Silvia Scaringella abitano il museo come frammenti di un ecosistema in divenire: echi di architetture, tracce vegetali, presenze di api e libellule, che si intrecciano in un paesaggio di forme sospese tra costruzione e natura. Una narrazione che esplora la convivenza possibile tra esseri umani e mondo naturale, in un tempo in cui l’artificio sembra prevalere sull’organico, ma dove ancora è possibile rintracciare legami invisibili tra corpi, radici e strutture.
A tessere ulteriormente questo intreccio, le musiche del producer Marco del Bene, che accompagna la mostra con una traccia sonora dal titolo Hybrida. Un lavoro ibrido, costruito come paesaggio acustico che amplifica il senso di relazione tra elementi, voci e materia. Da anni del Bene indaga, con le sue colonne sonore e i suoi live – come nel progetto Borders – i limiti e i confini del rapporto tra uomo e natura, in un percorso di ricerca sulla sostenibilità e sull’ascolto dell’ambiente come organismo vitale.
L’artista
Nata a Roma nel 1986, Silvia Scaringella si diploma in scultura all’Accademia Belle arti di Carrara e si forma in numerosi atelier tecnici e artistici, tra cui quello di Renato Mambor. Nel 2014 si trasferisce e studia presso l’Iwate University, in Giappone, esperienza che ha influenzato il suo linguaggio e pensiero. Partecipa a simposi di pietra nazionali e internazionali, collocando tre opere pubbliche a Palombara Sabina (RM), Morioka (JP) e Seravezza (LU). Mostre principali: Istituto di Cultura Ichinoseki e Iwate University, Japan; collaterale Manifesta 12, Palermo; Fondazione Cassa di Risparmio, Carrara; Centro Arti Plastiche, Carrara; Forme nel verde San Quirico d’Orcia, Siena, mostra personale Museo Belmonte Riso, Palermo, mostra personale Parco archeologico di Segesta, Trapani, Biennale Off di Dakar, Senegal, Museo Tubla-Nives, Val Gardena. Vive tra Roma e Carrara, dove ha il suo studio. Nel 2019 vince il concorso “Leonardo e il Volo”, realizzando una scultura permanente per gli Aeroporti di Roma Fiumicino. Nel 2020 vince il concorso “Love-eyes” realizzando una scultura per la città di Tsingtao in Cina. Nel 2021 colloca una scultura al Circolo Ministero Affari Esteri in Roma. Nel 2022 realizza la parte scultorea del murales multimediale a Carrara a cura di Yourban2030, 2024 scultura e installazione permanente presso Catania a cura di Fondazione Fiumara D’arte, 2025 scultura in collezione Vaticana, 2025 scultura pubblica a San Cipriano Piacentino (Sa) a cura di Yourban2030. La sua scultura parte da interessi antropologici e sociologici, dalla ricerca di corrispondenze nei comportamenti collettivi e singoli, del mondo animale e umano, che diventano nelle sue opere moltitudini di esseri relazionati, sistemi olistici rivelati, indicatori di dinamismo ed entropia dell’epoca contemporanea, simbologia di ricercata correlazione esistenziale.
INFO
Silvia Scaringella. Deus sive natura
Dall’8 novembre 2025 al 25 gennaio 2026
Museo Carlo Bilotti Aranciera di Villa Borghese
Via Fiorello La Guardia, 6 e viale dell’Aranciera, 4 – 00197 Roma







