Giovanni Chiaramonte, Corpus ChrisK, Texas, 1991 © Archivi Giovanni Chiaramonte

GIOVANNI CHIARAMONTE – “Realismo infinito” al Museo Diocesano Carlo Maria Martini di Milano

Fino al 9 febbraio 2025, il Museo Diocesano di Milano dedica una mostra a Giovanni Chiaramonte, uno dei più grandi maestri della fotografia italiana contemporanea, a un anno dalla sua scomparsa.

La rassegna, intitolata “Realismo infinito”, è curata da Corrado Benigni e propone un viaggio attraverso l’opera dell’artista, con 40 immagini che esplorano il paesaggio e la veduta urbana in chiave poetica e concettuale.

L’OMAGGIO

La mostra rappresenta un tributo all’eredità artistica e culturale di Chiaramonte, scomparso il 18 ottobre 2023. Il percorso espositivo si articola in tre sezioni principali — Italia, Europe e Americas — che attraversano oltre vent’anni di ricerca fotografica, dal 1980 ai primi anni 2000.

Le fotografie di Chiaramonte raccontano l’essenza del paesaggio occidentale, partendo dall’Italia come matrice storica e culturale e spingendosi fino al cuore dell’Europa, con tappe significative a Roma, Berlino, il Bosforo e Gerusalemme. Il viaggio prosegue in America Centrale e negli Stati Uniti, riflettendo sul cammino dell’Occidente verso un futuro sempre in evoluzione, mantenendo però un legame profondo con le sue radici.

UNA VISIONE OLTRE AL VISIBILE

Il titolo Realismo infinito richiama l’orizzonte come simbolo centrale della fotografia di paesaggio, ma anche le molteplici possibilità interpretative che il mondo visibile offre a chi osserva senza preconcetti. Come sottolinea Nadia Righi, direttrice del Museo Diocesano:

Giovanni Chiaramonte ha sempre osservato il reale accogliendolo nella sua totalità, libero da pregiudizi. Le sue fotografie parlano al cuore, aiutandoci a scorgere nella realtà i segni di qualcosa che va oltre.”

Corrado Benigni, curatore della mostra e autore del libro che l’accompagna, descrive l’arte di Chiaramonte come una forma di resistenza culturale e spirituale:

La sua fotografia non è consolatoria. È un viaggio nell’essenza del vedere umano, capace di far esistere le cose in una luce nuova.”

EVENTI COLLATERALI

La mostra include una sezione speciale curata da don Umberto Bordoni, dedicata al contributo di Chiaramonte al Nuovo Evangeliario Ambrosiano del 2011, con una selezione di scatti commissionati dalla Diocesi di Milano.

Sono previsti anche incontri di approfondimento sui temi della mostra e sulla fotografia contemporanea, visite guidate e laboratori didattici per scuole e famiglie.

L’esposizione offre così non solo un percorso artistico, ma anche una riflessione profonda sull’arte del fotografare, rendendo omaggio a un maestro che ha saputo coniugare estetica e spiritualità in una visione unica del mondo.

IL FOTOGRAFO

Giovanni Chiaramonte (Varese 1948 – Milano 2023) comincia a fotografare alla fine degli anni Sessanta, operando per la ripresa della forma figurativa, seguita alla grande stagione astratta e informale di certe tendenze della Pop Art e dell’Arte Concettuale.

L’immagine di Chiaramonte si genera sin dall’inizio nella tradizione teologica ed estetica di H. U. von Balthasar e della Chiesa d’Oriente, incontrata in P. Evdokimov, O. Clément, A. Tarkovskij, e ha come tema principale il rapporto tra luogo e destino nella civiltà occidentale.

Ha fondato e diretto collane di fotografia per Jaca Book 1980-89, Federico Motta Editore 1990-93, S.E.I. 1994-97, Edizioni della Meridiana 1998-2005, Ultreya 2005-2017.

Per la ventennale collaborazione con riviste e istituzioni nazionali e internazionali, l’Università di Palermo gli conferisce la Laurea honoris causa in Architettura nel 2005. Nel 2006 il prof. Italo Zannier gli assegna il Premio Friuli-Venezia Giulia per la Fotografia. Nel 2010 è presente all’Expo di Shangai con l’opera Nascosto in prospettiva.

Ha insegnato Storia e Teoria della Fotografia allo IULM di Milano, alla Facoltà di Architettura di Palermo e al Master di “Forma” a Milano.

LA GALLERY

INFO

GIOVANNI CHIARAMONTE. Realismo infinito
a cura di Corrado Benigni
Milano
Museo Diocesano Carlo Maria Martini
Fino al 9 febbraio 2025

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