La galleria C+N Gallery Canepaneri di Milano presenta “Depotenziare”, la seconda esposizione personale in Italia di Roger Hiorns.
L’artista britannico esplora come il potere influenzi i corpi, le tecnologie e i sistemi di pensiero, e come questi meccanismi possano essere neutralizzati o privati della loro forza. Con opere che spaziano tra dipinti, installazioni e un film, Hiorns riflette sui processi di trasformazione che avvengono al limite tra il fisico e il concettuale, utilizzando materiali inusuali per provocare una riflessione sul rapporto tra azione umana e ambiente.
DIPINTI ‘TRANS’: CORPI E COLORI IN TRASFORMAZIONE
Nei dipinti di Hiorns, le figure umane appaiono deformate, assumendo sembianze che richiamano quelle degli insetti. Le loro pose, che potrebbero alludere a gesti istintivi o atti ambigui, spingono lo spettatore a interrogarsi sulla natura di questi movimenti. Gli sfondi, sfumati in tonalità di turchese e rosa, creano uno scenario onirico, in cui i riferimenti al mondo reale si dissolvono in un’atmosfera quasi fantastica. Dettagli come il lattice che si espande come escrescenze e cristalli di solfato di rame blu suggeriscono una “crescita” non naturale, ma inorganica, che si sovrappone alla tela in una contaminazione intenzionale.
Hiorns definisce questi lavori come dipinti ‘trans’, facendo riferimento al prefisso che suggerisce passaggio e trasformazione. I colori richiamano volutamente quelli della bandiera transgender, ma si inseriscono anche in una riflessione più ampia sul cambiamento e sull’identità, temi centrali nel percorso artistico dell’autore.
OGGETTI TROVATI E LIQUEFAZIONI SIMBOLICHE
Al centro della galleria, due contenitori in polistirolo bianco giacciono aperti sul pavimento, come abbeveratoi o sarcofagi vuoti. Hiorns ha trattato i loro interni con materia cerebrale bovina liquefatta, che, asciugandosi, ha formato una sorta di pelle di proteina, residuo di una funzione cognitiva ormai perduta. Questo materiale, inaccessibile a qualsiasi comprensione, stimola una riflessione sull’inconoscibile e sull’effetto che il tempo ha su ciò che resta delle attività vitali.
Su un altro lato della galleria, una fotografia trovata e trasformata dall’artista mostra due manifestanti cristiani con cartelli davanti a una clinica per aborti. Ribaltata e alterata da cristalli di solfato di rame, l’immagine assume un significato ambivalente e ironico: il messaggio al rovescio, “LA PREGHIERA NON È UN CRIMINE DI PENSIERO”, sembra interrogare la percezione che abbiamo delle convinzioni e dei valori.
UN FILM TRA MEMORIA E ASSIMILAZIONE
La mostra include anche un film in bianco e nero che rievoca un’opera precedente dell’artista, “A Retrospective View of the Pathway” (2016), in cui Hiorns seppellì un aereo militare in un campo. La pellicola, modificata con l’effetto Sabatier, inverte i toni chiari e scuri, creando una visione che simula l’interramento dell’aereo e la sua assimilazione nel paesaggio. Alla colonna sonora si alternano i suoni della natura e quelli di un apparato digestivo umano, suggerendo l’idea di un processo di assimilazione da parte di un corpo invisibile. L’aereo, così, da simbolo di potere bellico, viene “digerito” dalla terra, aprendo una riflessione sul ciclo di consumo e trasformazione dei materiali.
L’ARTISTA
Roger Hiorns, nato nel 1975 a Birmingham, Inghilterra, vive e lavora a Londra. Ha conseguito la laurea con lode in Belle Arti al Goldsmiths College, Università di Londra, nel 1996. Le sue opere sono state esposte in mostre personali e collettive internazionali, tra cui la Biennale di Venezia, il MoMA PS1 di New York, la Tate Modern di Londra, l’Armand Hammer Museum of Art all’UCLA di Los Angeles, il Walker Art Center di Minneapolis e De Hallen a Haarlem. Le opere di Hiorns fanno parte di collezioni istituzionali come il Museum of Modern Art di New York, l’Art Institute of Chicago, il Frans Hals Museum di Haarlem e la Tate Modern di Londra. Nel 2009, Hiorns è stato nominato per il Turner Prize.
LA GALLERY
INFO
Roger Hiorns. Depotenziare
A cura di Tom Morton, con un testo di Tom Morton e un contributo di Alessandro Rabottini
C+N Gallery CANEPANERI, Milano
14 novembre 2024 – 14 gennaio 2025