Dopo la prima edizione dedicata alla paura e alla sostenibilità, BienNoLo affronterà nel 2021 la gioia del presente, dello sguardo sui luoghi e dell’amore per il territorio e i suoi itinerari.
In quella che ormai possiamo definire pratica acquisita dal team che lavora al progetto, dove l’arte è intesa come metodo di incontro fra territorio e produzione, in una logica che vede il cittadino parte integrante dei processi di costruzione degli interventi, spettatore e attore di un cambiamento sociale, in cui la creatività diviene il vero motore di una nuova visione partecipata.
Come già annunciato durante la conferenza stampa dello scorso 3 giugno, la BienNoLo 2021 – dal titolo “Nunca est bibendum, nunc pede libero pulsanda tellus” – sarà una manifestazione diffusa, e come nell’edizione 2019 non mancheranno una serie di appuntamenti per avvicinare il pubblico alla mostra, ai suoi temi, e alla pratica e al pensiero dell’arte contemporanea.
30 giugno, ore 21.00 – Carlo Vanoni – La rivoluzione siamo noi
Introdotto da Matteo Bergamini, mercoledì 30 giugno, l’ideatore di BienNoLo Carlo Vanoni presenterà al pubblico la mitica figura dell’artista “sciamano” Joseph Beuys, di cui ricorre quest’anno il centenario dalla nascita, figura fondamentale dell’arte contemporanea per quanto riguarda il contributo alla dimensione concettuale, performativa e alla celebre teorizzazione dell’arte come possibilità di sviluppo di ogni uomo.
Carlo Vanoni incomincia la sua carriera come musicista chitarrista, diplomandosi a Colonia in chitarra jazz contemporanea. Si laurea prima in Sociologia dei mass media e comunicazione all’università Urbino e successivamente in Conservazioni dei beni culturali all’università Ca’ Foscari di Venezia. Intraprende quindi l’attività di consulente per gallerie, curando mostre di prestigiosi artisti, e di presentatore televisivo.
Ha pubblicato il libro “Andy Warhol era calvo”, una raccolta di testi scritti per la rivista Arte iN dove tiene una rubrica fissa. Con Luca Berta è autore del saggio “A letto con Monna Lisa. Storia dell’arte per pendolari” tradotto in inglese (“In bed with Monna Lisa”) da cui è tratto il suo spettacolo teatrale “L’arte è una caramella”. Ha scritto “A piedi nudi nell’arte”, edito da Solferino e il suo ultimo libro è “Ho scritto t’amo sulla tela”, edito nel 2020 sempre da Solferino. Ospite di trasmissioni radiofoniche (Radio 101, Radio 2) e televisive (“Cominciamo bene estate”, Geo & Geo, entrambe Rai3), è protagonista con il comico Leonardo Manera dello spettacolo teatrale “I migliori quadri della nostra vita”, un mix di comicità e storia dell’arte tutt’ora in tournée nei teatri italiani. È l’ideatore di BienNoLo, la prima Biennale d’arte milanese.
7 luglio Gianni Romano – Become a Curator
Introdotto da Carlo Vanoni, Gianni Romano è il protagonista del secondo appuntamento di #aspettandobiennolo, venerdì 14 luglio. Se per Joseph Beuys ogni uomo può essere artista, è altresì vero che oggi ognuno può diventare curatore di contenuti, non solo in spazi istituzionali o museali, non solo in gallerie e fondazioni, ma anche tra le pagine di un blog. Become a Curator, a cura di Gianni Romano, è un corso di introduzione al sistema dell’arte contemporanea che si sviluppa proprio intorno alla figura del curatore, colui che ha assunto un ruolo privilegiato all’interno della scena dell’arte di oggi. E che ora più che mai, anche con l’esperienza della pandemia, deve riorganizzare il senso della parola “cura”, così come del termine “mostra”. Cosa serve per diventare curatore, quali sono gli errori da evitare e le doti da sviluppare?
Gianni Romano, nel board di BienNoLo dalla prima edizione, è critico d’arte e ha curato numerose mostre in Europa. Oltre a numerose collaborazioni con riviste d’arte ha pubblicato: “Artscape, panoramica dell’arte in rete”, “Contemporanee: percorsi, lavori e poetiche delle artiste dagli anni ottanta a oggi”. Ha insegnato ed insegna in diverse università italiane e nel 1995 ha fondato la casa editrice Postmedia Books.
14 luglio Matteo Bergamini – La comunicazione dell’Arte
Introdotto da Carlo Vanoni, venerdì 14 luglio, sarà Matteo Bergamini a chiudere il terzo appuntamento di #aspettandobiennolo. In occasione della recente uscita del volume L’involuzione del pensiero libero. Arte e giornalismo nell’epoca del non detto l’autore racconterà la sua decennale esperienza nell’ambito del giornalismo dell’arte e le questioni più o meno evidenti che accompagnano questa particolare professione.
Matteo Bergamini è giornalista, critico d’arte, e curatore. Dal 2012 lavora per il magazine exibart.com in qualità di redattore, e dal 2017 ne è Direttore Responsabile. Collabora per il settimanale D La Repubblica Magazine occupandosi di temi legati all’arte contemporanea, viaggi e lifestyle e per la rivista portoghese Umbigo Magazine, raccontando il “best of” delle mostre italiane al pubblico lusofono. Nel 2019 ha partecipato alla realizzazione della prima edizione di “BienNoLo”. Tra le altre mostre di cui è stato curatore anche “Marcella Vanzo. To wake up the living, to wake up the dead”, Venezia, Fondazione Berengo, 2019; “Aldo Runfola”, Galleria Michela Rizzo, Venezia, 2018; “Luca Gilli. Di/Stanze”, Milano, Museo Diocesano, 2018. Ha pubblicato, per Postmedia Books, il libro “Francesca Alinovi”, co-curato con Veronica Santi; una ricerca sul lavoro critico di Alinovi tra gli anni ’70 e ’80, tra Stati Uniti e Italia. Ha curato il volume del fotografo Luca Gilli “Un musée après” per Vanilla Edizioni. Nel 2020 è uscito, per Sartoria Editoriale, “Prisa Mata. Diario Marocchino”.
BienNoLo 2021
BIENNALE D’ARTE DIFFUSA A MILANO
NOLO E OLTRE
2° EDIZIONE
“NUNC EST BIBENDUM, NUNC PEDE LIBERO PULSANDA TELLUS”
sito web: www.biennolo.org