“Ripartire dal futuro” è la nuova mostra con cui l’Amministrazione comunale di Pavia torna ad aprire al pubblico gli spazi espositivi del Broletto.
Sarà l’occasione per offrire alla città un’iniziativa di qualità, con la partecipazione di molti artisti, riaprire un prestigioso spazio istituzionale dedicato alla cultura e tornare così a dialogare – finalmente in presenza – con l’arte e con i cittadini.
Una mostra con cui ripartire tornando al confronto con l’arte, con le sue seduzioni e gli interrogativi che sa rivolgere, le provocazioni che sa lanciarci, i fantasmi che sa evocare.
La mostra è quindi anche occasione per confrontarci con un presente in cui si addensano sentimenti i più vari: la gioia per la ripresa che si intreccia con il senso della nostra fragilità, delle nostre paure, tra entusiasmo e desiderio. Tutti sentimenti che in più di un anno di pandemia hanno abitato i nostri animi, e che ora possiamo guardare frontalmente anche attraverso le opere in mostra, quasi tutte realizzate durante i primi mesi del lockdown.
Ogni opera ci ricorda che l’arte è strumento formidabile per affrontare il buio, per disinnescare, interpretare, ognuno attraverso la propria attitudine e visione, i momenti problematici dell’esistenza. E farne strumento di creatività, come dimostra la mostra “Ripartire dal futuro”.
Dal testo a catalogo di Edoardo Di Mauro
“Ripartire dal futuro” è una eclettica visione d’insieme della situazione in atto nella scena contemporanea italiana che riunisce in una mostra artisti appartenenti ad un ambito generazionale definibile come quello della “generazione di mezzo”, autori nati circa tra il 1955 ed il 1970, quindi appartenenti in pieno a quella post modernità che ha conosciuto il suo culmine dopo la prima metà degli anni Ottanta, apparentati da evidenti affinità elettive.
Il titolo intende essere efficace metafora di uno stato d’animo che è importante si impossessi di tutti
noi in una fase delicata come questa.
La nostra condizione privilegiata di uomini e donne dell’Europa occidentale, una ampia zona del mondo estranea dal 1945 a durature tragedie di massa, ha visto bruscamente questo incantesimo, al quale eravamo tutti assuefatti, interrompersi di colpo, a causa della pandemia da Covid-19, evento certo non paragonabile ad un conflitto bellico come la Seconda Guerra Mondiale, ma certamente traumatico ed inatteso, poiché ci ha fatti comunque sprofondare, specie nel periodo tra febbraio e maggio 2020, in una situazione di emergenza, per fronteggiare la quale è stata necessaria una reazione collettiva.
Queste vicende, nelle quali siamo ancora calati sebbene attualmente in una fase che si auspica di non reversibile decrescita, conoscono in catalogo il supporto della testimonianza di due medici in prima linea: Lidia Decembrino dell’Ospedale Civile di Vigevano e Fabrizio Zanaletti dell’Hospice “Città di Codogno”, che evidenziano il trauma del primo periodo, superato con l’abnegazione del personale sanitario ed il ricorso a pratiche di condivisione comunitaria come l’Arte Terapia.
Occorre quindi ripartire dal futuro, un futuro che in ambito sociale si spera possa significare maggiore attenzione alle relazioni umane, una migliore gestione delle risorse ambientali, un più corretto e capillare impiego diffuso della tecnologia per migliorare la dimensione del quotidiano ed investire in una nuova occupazione, la difesa ed il potenziamento della sanità pubblica e degli investimenti sulla ricerca e sull’istruzione.
Futuro che in arte vorrà dire sviluppo della dimensione pubblica e partecipata, rilettura di numerosi episodi ingiustamente trascurati negli ultimi decenni, analisi attenta ed obiettiva dei fenomeni della contemporaneità, fuga dall’alienazione della globalizzazione artistica.
GLI ARTISTI
Opere di Gianantonio Abate, Corrado Bonomi, Dario Brevi, Gianni Cella, Davide Ferro, Ernesto
Jannini, Ion Koman, Antonella Mazzoni, Giovanni Pedullà, Massimo Romani, Leonardo Santoli,
Gianfranco Sergio, Vittorio Valente, Ilirjan Xhixha. Testo a catalogo di Edoardo di Mauro.
INFO
Ripartire dal futuro
Pavia, Spazio Arti Contemporanee del Broletto
5 giugno / 12 settembre 2021