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“The Moment the Snow Melts” di Chiharu Shiota al Mudec di Milano

Con “The Moment the Snow Melts”, il MUDEC di Milano inaugura la stagione espositiva legata alle Olimpiadi Invernali 2026 con un gesto poetico che affonda nella sostanza stessa del ricordo.

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Chiharu Shiota – artista giapponese cresciuta nell’idea che il filo possa essere una mappa emotiva del mondo – trasforma l’Agorà del museo in una camera di risonanza dove la memoria prende forma, si aggroviglia, sfiora la vertigine della perdita.

L’opera, ideata per Milano e curata da Sara Rizzo con il supporto di 24 ORE Cultura, si presenta come un corpo fragile e monumentale al tempo stesso: una colata verticale di fili che piombano dal soffitto e sospendono nello spazio centinaia di biglietti, feticci minimi e potentissimi di vite toccate e poi svanite. È una nevicata impossibile, trattenuta nell’istante prima dell’impatto con il suolo, un paesaggio congelato che sottrae al tempo la sua urgenza per offrirla al pubblico come meditazione sulla finitezza dei legami.

Shiota, fedele al suo lessico fatto di assenze tangibili, costruisce una topografia emotiva che riflette sulla porosità delle relazioni: fili che connettono e insieme separano, carte che fluttuano come reliquie di un incontro perduto, un bianco immaginato che non cade mai davvero. Entrando nell’installazione, si attraversa una soglia sospesa dove l’individuo diventa parte del tessuto collettivo, un punto nell’ordito di una mappa affettiva più grande.

Il tema della neve – già anticipazione del progetto Il senso della neve, che il MUDEC dedicherà nel 2026 alla sua materialità culturale, scientifica e antropologica – si dilata in una metafora di dissolvenza. Così come le fotografie scoloriscono, le relazioni svaniscono in una gradazione morbida, lasciando solo un’eco, un tenue margine di presenza che si deposita nella memoria. Shiota stessa parla di “ultima eco”, di un silenzio che si scioglie al sole, del momento fragile in cui ciò che è stato ancora persiste, ma è già prossimo alla scomparsa.

La dimensione partecipativa – cifra ormai consolidata del lavoro dell’artista – diventa qui la vera struttura portante dell’installazione. Il pubblico è invitato a depositare pensieri, disegni, memorie: frammenti che saranno incorporati nello spazio della mostra, alimentandone la vitalità come una neve che non smette mai del tutto di cadere. Le testimonianze, raccolte sia in loco sia online, costruiscono un’opera viva, in continua mutazione, specchio del flusso emotivo che la attraversa.

L’intervento al MUDEC si colloca nel più ampio programma dell’Olimpiade Culturale Milano Cortina 2026, annodando sport, creatività e narrazione identitaria in un unico paesaggio condiviso. È un modo per ricordare che la neve – effimera, luminosa, universale – è anche una lente per interrogare il presente, il clima, la memoria collettiva e le geografie interiori.

Chi desidera approfondire la poetica dell’artista potrà farlo anche alla mostra Chiharu Shiota: The Soul Trembles al MAO di Torino, dove il suo universo di fili, tracce e ombre si dispiega in una costellazione di sculture, disegni e installazioni immersive. Un itinerario che conferma come Shiota sappia trasformare lo spazio in un organismo emotivo e il ricordo in materia.

Al MUDEC, la neve non si scioglie davvero: resta sospesa, come un pensiero che non trova ancora forma. E in quella sospensione rivela tutto il suo potere simbolico, fragile e tenace, pronto a custodire ciò che rischiamo di dimenticare.

L’ARTISTA

Chiharu Shiota Nata a Osaka nel 1972. Residente a Berlino. L’ispirazione di Shiota emerge spesso da un’esperienza personale o da un’emozione che lei espande in temi universali come la vita, la morte e le relazioni. L’artista ha ridefinito il concetto di memoria e coscienza raccogliendo oggetti ordinari come scarpe, chiavi, letti, sedie e vestiti, e inglobandoli in immense strutture di fili. Con le sue installazioni esplora questa sensazione di “presenza nell’assenza”, ma presenta anche emozioni intangibili nelle sue sculture, disegni, video di performance, fotografie e tele. Dopo averlo ricevuto come artista esordiente nel 2008, nel 2024 le è stato nuovamente assegnato il Premio di incoraggiamento artistico del Ministro dell’Istruzione, della Cultura, dello Sport, della Scienza e della Tecnologia in Giappone. Le sue opere sono state esposte in istituzioni internazionali in tutto il mondo, tra cui: Grand Palais, Parigi (2024), Nakanoshima Museum of Art, Osaka (2024), Hammer Museum, Los Angeles (2023); Queensland Art Gallery of Modern Art (QAGoMA), Brisbane (2022); ZKM | Zentrum für Kunst und Medien, Karlsruhe (2021); Museum of New Zealand Te Papa Tongarewa, Wellington (2020); Mori Art Museum, Tokyo (2019); Gropius Bau, Berlino (2019); Art Gallery of South Australia (2018); Yorkshire Sculpture Park, Regno Unito (2018); Power Station of Art, Shanghai (2017); K21 Kunstsammlung Nordrhein-Westfalen, Düsseldorf (2015); Smithsonian Institution Arthur M. Sackler Gallery, Washington DC (2014); Museum of Art di Kochi (2013) e National Museum of Art di Osaka (2008). Ha inoltre partecipato a numerose mostre internazionali come la Triennale di Aichi (2022); il Festival Internazionale d’Arte di Oku-Noto (2017); la Biennale di Sydney (2016); la Triennale d’Arte di EchigoTsumari (2009) e la Triennale di Yokohama (2001).

INFO

The Moment the Snow Melts [Il momento in cui la neve si scioglie]
Chiharu Shiota
A cura di Sara Rizzo
MUDEC– Agorà
19 novembre 2025 – 28 giugno 2026

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