La Kulturstiftung Basel H. Geiger | KBH.G annunciare una collaborazione con il pluridisciplinare autore, regista e curatore svizzero di origine tedesca Michael Schindhelm.
Il progetto ambizioso trasformerà completamente gli spazi della KBH.G. Composto da due mostre distinte, entrambe concepite come spazi immersivi, si svolgeranno da maggio a novembre 2024, presentando collaborazioni con artisti, scienziati, attori e designer.
LE MOSTRE
La mostra inaugurale, intitolata ‘The End of Aging'(La Fine dell’Invecchiamento), è stata inaugurata il 3 maggio e durerà fino al 21 luglio 2024, rivela il mondo affascinante della fuga dalla mortalità biologica, speculando sulle possibilità e sulle conseguenze della reversibilità del processo di invecchiamento.
La seconda mostra ‘Roots’ (Radici), in programma dal 30 agosto al 17 novembre 2024, indagherà sulla storia post-coloniale di Bali attraverso la vita e l’influenza dell’artista tedesco Walter Spies.
La mostra proporrà prospettive critiche sul turismo di massa, eventi storici e identità culturale.
Entrambi i progetti offriranno un punto di vista alternativo sulle recenti evoluzioni nella società umana globale e inviteranno i visitatori a confrontarsi con alcune delle domande più rilevanti della nostra società contemporanea.
The End of Aging (La Fine dell’Invecchiamento)
In un mondo in piena rivoluzione biotecnologica, il progetto mira ad affrontare l’urgente questione dell’invecchiamento, descritto da alcuni come la più grande sfida sociale del nostro tempo. La mostra solleva interrogativi sulle implicazioni sociali, economiche e culturali della longevità.
Schindhelm orchestrerà la trasformazione di KBH.G attraverso l’implementazione di un’installazione immersiva e specifica del luogo, un’impresa collaborativa che coinvolge un team diversificato di professionisti tra cui creativi, designer, attori e scienziati. La natura intricata del progetto è evidente nei suoi molteplici componenti, tra cui elaborati allestimenti scenografici, la creazione di brevi film di finzione che esplorano realtà alternative ed ambienti distopici, e installazioni audio immersive. Accanto a queste installazioni, i contributi di scienziati di fama internazionale offrono ai visitatori l’opportunità di dare uno sguardo al futuro possibile dell’estensione della vita supportata dalla biotecnologia.
The End of Aging replicherà con precisione l’interno di un ospedale abbandonato ambientato nel futuro. Organizzato in due parti, i visitatori esperiranno inizialmente opere video e audio che raffigurano una civiltà immaginaria in cui le persone vivono significativamente più a lungo e possono invertire il processo di invecchiamento. Mentre i visitatori navigano attraverso numerose aree dell’ospedale, tra cui una Sala Controllo, una Sala Operatoria, un Laboratorio e una Stanza di Recupero, incontreranno scene audiovisive e ambienti che raffigurano varie sfide future.
All’interno della mostra, queste figure esploreranno temi chiave legati all’anti-invecchiamento, coprendo biomarcatori per invertire l’orologio biologico, l’impatto di uno stile di vita sano sulla longevità, strategie di ringiovanimento, l’inevitabilità della morte, prolungamenti di carriera e i punti di riferimento scientifici dell’invecchiamento. Questi temi saranno organizzati in quattro categorie: scienza, affari, etica e anzianità.
La prima sezione include una serie di cortometraggi con personaggi singoli, ognuno dei quali offre prospettive uniche che vanno da scenari negativi a positivi. Anche se i personaggi non interagiranno direttamente, i loro discorsi saranno intrecciati per formare una narrazione generale sul tema della longevità. I film includeranno anche coinvolgenti animazioni che mostrano immagini mediche, e una Stanza Laboratorio inviterà i visitatori a intraprendere un’esplorazione del mondo della nanotecnologia.
La seconda parte della mostra presenterà una panoramica completa dello stato attuale della ricerca e dello sviluppo scientifico nel campo della longevità. Negli spazi della galleria, i visitatori saranno presentati a brevi interviste con esperti provenienti da numerose istituzioni pubbliche e private internazionali, nonché rinomati specialisti negli aspetti sociali, economici e religiosi del soggetto, tra cui il premio Nobel Venki Ramakrishnan, il presidente di ricerca biomedica di Novartis Fiona Marshall e Michael N. Hall, che ha scoperto mTOR, una proteina di segnalazione cellulare cruciale che regola vari processi biologici. Condivideranno le loro prospettive sul futuro della longevità.
QUOTES
Michael Schindhelm dice:
La longevità è un desiderio antico quanto l’umanità stessa. In un futuro prossimo, potremmo avere numerosi modi per rallentare o addirittura invertire l’invecchiamento, con alcuni in prove di concetto e altri già in prove umane. I primi farmaci anti-invecchiamento potrebbero arrivare entro il decennio, seguiti da una serie di terapie. Eppure, la mostra affronta le implicazioni sociali, economiche e culturali della longevità. Desideriamo davvero vivere per sempre? Come farebbe la società ad affrontare persone di 150 anni o più? C’è bisogno di attuare il diritto di morire? Questi e altri interrogativi verranno esplorati in questa mostra.
Risposte definitive possono essere sfuggenti, ma con l’aiuto della finzione speculativa e dei contributi degli
scienziati di fama internazionale, potremmo gettare uno sguardo sul possibile futuro della longevità.”
Raphael Suter, Direttore di KBH.G, spiega:
Per la prima volta KBG.H ha invitato un curatore a lavorare su un progetto che coinvolge due mostre. Il background di Michael Schindhelm nella creazione di narrazioni culturali porta una prospettiva unica all’esplorazione della longevità, mescolando senza soluzione di continuità scienza e arte per suscitare la riflessione sulle implicazioni della fuga dalla mortalità biologica.”
INFO
Bids For Survival – Michael Schindhelm
La Fine dell’Invecchiamento dal 3 maggio al 21 luglio 2024
Radici dal 30 agosto al 17 novembre 2024
Giornaliero (eccetto il martedì) dalle 11:00 alle 18:00
Catalogo e ingresso gratuita
Kulturstiftung Basel H. Geiger