Presso il Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci di Prato è visitabile la prima grande mostra in un museo italiano dedicata all’artista internazionale Simone Forti, figura chiave nello sviluppo della performance dalla fine degli anni Cinquanta a oggi: Senza fretta a cura di Luca Lo Pinto ed Elena Magini.
Artista internazionale, figura chiave nello sviluppo della performance dalla fine degli anni Cinquanta a oggi, Simone Forti emigrò a Los Angeles, con la sua famiglia originaria di Prato, nel 1938.
A lei e alla sua opera seminale, dal 19 giugno al 29 agosto 2021 il Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci dedica la prima grande mostra in un museo italiano: Senza fretta a cura di Luca Lo Pinto ed Elena Magini. Senza fretta è stata concepita come un grande paesaggio, con uno speciale display progettato in stretta collaborazione con l’artista che mostra l’evoluzione naturale del suo lavoro con uno sguardo politico e personale al tempo stesso.
A partire dagli anni Sessanta Simone Forti ha portato avanti un lavoro pionieristico e sperimentale, che si fonda sull’esperienza del corpo come mezzo di conoscenza. La sua opera si è declinata attraverso una vasta gamma di media diversi, dalla pittura al disegno, dal video al suono, tuttavia l’espressione fisica praticata attraverso la danza, e in particolare la capacità di improvvisazione del corpo, costituisce la chiave fondamentale del suo lavoro.
La mostra offre un focus sulle News Animations, una serie di opere che l’artista sviluppa dalla metà degli anni Ottanta in cui analizza la relazione tra linguaggio, movimento e fisicità, partendo dalle notizie sui quotidiani. Le News Animations sono performance in cui Forti incarna gli eventi delle news attraverso movimento e improvvisazione: la percezione delle notizie sui giornali viene mediata ed esplorata in termini di pressione, peso e bilanciamento, proprio come il linguaggio dei quotidiani si appropria di terminologie proprie delle dinamiche fisiche.
In mostra i video delle performance – quelle già concepite per essere riprese – sono messi in stretta relazione con un gruppo di disegni appartenenti alla stessa serie, che raccontano la metodologia interdisciplinare dell’artista nello sviluppare i suoi progetti; in questi disegni il gioco sul linguaggio, che nella performance va di pari passo all’uso del corpo e alla voce, si formalizza in una scrittura scarna, fatta di giochi di parole, figure appena abbozzate e avvicendamenti linguistici.
In Senza Fretta le parole e il linguaggio costituiscono una parte fondamentale, espressa oltre che dai disegni anche da una composizione audio, una sorta di colonna sonora della mostra che accompagna il visitatore negli spazi del museo. Questa traccia è composta da un collage inedito di audio diversi che coniuga brani in cui l’artista canta canzoni popolari, interagisce con strumenti fatti a mano, legge brani dal suo libro The Bear in The Mirror: una collezione di storie, prosa, poemi, disegni, foto, lettere, appunti e memorie. Un’opera che vuole generare sonorità molteplici, che risentono delle sperimentazioni e delle collaborazioni condotte durante gli anni con musicisti e compositori come Charlemagne Palestine, Peter Van Riper, La Monte Young e altri.
Ogni settimana la mostra ospiterà anche alcune performance storiche dell’artista come Scramble, Sleepwalkers/Zoo Mantras, Song of the Vowels, Cloths e, per la prima volta in occasione di questa mostra, Rollers, movimento primario parte del vocabolario dell’artista presentata qui come opera completa, e una versione di News Animation realizzata da Sarah Swenson, storica collaboratrice dell’artista.
Concludono il percorso i Bag Drawings, un nucleo di disegni inediti concepiti durante il lockdown della primavera 2020: una serie in cui l’artista ha lavorato sulle buste della spesa, come espressione diretta di un’emotività legata al quotidiano e al familiare.
La mostra è l’occasione per presentare anche il catalogo Simone Forti. News Animations, un reference book sulle azioni performative delle News Animations. Il libro raccoglie per la prima volta le trascrizioni delle performance accompagnate da disegni e fotografie per approfondire, in modo scientifico e suggestivo, la ricerca intrapresa dall’artista sul linguaggio e sulla parola attraverso il corpo e il movimento. Il libro, parte della collana del Centro Pecci, è edito dalla casa editrice NERO Editions.
INFO
Simone Forti. Senza fretta
a cura di Luca Lo Pinto e Elena Magini
19 giugno – 29 agosto 2021
Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci, Prato