VERTIGINE è un progetto artistico che nasce da quell’attrazione che Il Giudizio Universale di Michelangelo ha esercitato sul pubblico e in particolare sugli artisti per quasi cinque secoli.
Un fascino così potente per l’artista italiana, Marison Ray, da portarla a cimentarsi con forza creatrice e visionaria nella realizzazione di un’opera monumentale, la cui struttura, realizzata appositamente da un artigiano di fama internazionale, è alta 7,60 mt e larga 7 mt. Evidente la forza d’espressione dell’anima e la capacità tecnica in un’opera singola, il cui impatto è un unicum per il panorama espositivo contemporaneo italiano.
Nella grande tela dipinta si possono osservare simbolismi come testimonianza e denuncia della situazione attuale, di gravi e diffusi problemi sociali e ambientali.
“L’artista – spiega Alessandro Vezzosi, curatore della mostra e uno dei maggiori studiosi al mondo di Leonardo da Vinci – evidenzia il desiderio di sperimentare invenzioni e fascinazioni inconsce, lungo la traiettoria della percezione e attraverso gorghi e viluppi di cromie, in anatomie e prospettive sconvolte; intende scoprire le possibilità dell’ascendere e dello sprofondare: vertigini delle nostre paure ed esaltazioni”.
Il dipinto sarà collocato con un sistema sofisticato, studiato appositamente, nella sede espositiva dell’Accademia delle Arti del Disegno di Firenze, la più antica al mondo, a pochi passi da Piazza della Signoria e si potrà ammirare attraverso un’esperienza immersiva scenografica.
“Per l’Accademia delle Arti del Disegno – dichiara Cristina Acidini, Presidente dell’Accademia delle Arti del Disegno – ospitare nella sede espositiva di via Ricasoli quest’opera inedita, con i bozzetti preparatori che l’accompagnano, è anche un’occasione preziosa per tornare a proporre l’attualità dell’arte di Michelangelo Buonarroti, che ha fatto qui da innesco all’ispirazione di un’artista come Ray, un’autentica protagonista della creatività contemporanea”.
L’ARTISTA
MARISON RAY -Nata ad Aosta, studia grafica e design all’istituto Duchessa Jolanda di Formazione Grafica e Design, e nel 1978 entra alla Italdesign di Giorgetto Giugiaro come interior designer del suo centro stile. Sono dunque anni formativi per Marison che la portano a conoscere ed abbracciare culture diverse come quella giapponese di cui si innamora e che potrà studiare da vicino grazie al ruolo ricoperto fino al 1994 di responsabile della linea di abbigliamento del marchio Giugiaro Uomo, prodotto in Giappone, nella divisione Giugiaro Design.
Dal 1995 le sue esperienze professionali in altre importanti aziende la portano a viaggiare e si trasferisce ad Aix-en-Provence, per poi tornare definitivamente nel 2004 a Torino, dove frequenta lo studio dell’artista e editore d’arte torinese, Ezio Gribaudo.
Nel 2006 Marison debutta con la sua prima mostra personale a Venezia, presso il Museo della Schola dei Tiraoro e Battioro; seguono mostre personali e collettive, fra cui “The Naked Body” a Torino con un quadro realizzato a quattro mani con Gribaudo. L’ultima mostra in ordine temporale, la personale di Milano a giugno 2021, presso la Fondazione Stelline, dal titolo: “Respiro del colore”, in cui sono state esposte quindici grandi tele e diversi studi preparatori. Curatore della mostra era il professor Alessandro Vezzosi.
Il percorso creativo di Marison Ray è stato plasmato dal design, dalla cultura pop, dai molti viaggi nel mondo da cui ha acquisito forti sensazioni immaginifiche come quelle della corrida in Spagna: polvere, sangue, violenza; ma anche dai corsi in Comunicazione visiva e Arte che le hanno permesso di rafforzare il suo amore per l’arte e approfondire la sua conoscenza di opere, film, video e fotografie del XX secolo. Una formazione continua, che ha contribuito alla creazione del particolare e originale linguaggio che caratterizza l’artista.
Musicalità e armonia, contrappunti e ritmi vitali si alternano nelle opere di Marison. Chi guarda i suoi quadri viene catturato, attratto da quella scintilla emotiva che si irradia nelle forme e dal gioco di colori che sembrano quasi esplodere sulla tela. Dopo un primo sguardo, da lontano, i quadri invitano infatti ad avvicinarsi sempre più, fin quasi ad entrarci; turbamenti e passioni arrivano così allo spettatore, con forza ed empatia.
La pittura di Marison si può definire come una forma di espressionismo, dove traspare la sua cultura orientale e dove il colore è il protagonista assoluto: dal rosso del fuoco e del sangue, al blu Cina e giallo India, tra cielo-mare e terra-luce solare, al bianco come purezza e nota di contrasto. L’acrilico, per la sua rapida essiccazione, è ideale per Marison nella velocità dell’esecuzione e nella possibilità di modificare la pittura e sovrapporre la materia.
INFO
MARISON RAY – “VERTIGINE”
Fino al 29 maggio 2022
Accademia delle Arti del Disegno – Firenze