Manifattura Tabacchi al Fuorisalone 2021 con un progetto di Duccio Maria Gambi

Recupero, riuso, trasformazione sostenibile: sono i valori alla base del progetto “Aria di Cantiere”, ideato e realizzato dal designer fiorentino Duccio Maria Gambi, e presentato da Manifattura Tabacchi in occasione del Fuorisalone 2021 a Milano.

L’installazione del designer fiorentino nasce da una riflessione stimolata dagli spazi di Manifattura Tabacchi, ex fabbrica a ovest del centro storico di Firenze che oggi sta rinascendo, grazie a un ambizioso progetto di rigenerazione urbana, come un nuovo quartiere realizzato attorno a un polo creativo dedicato ai maker contemporanei: la Factory. Gambi, infatti, fa parte della poliedrica community che anima gli spazi temporanei di Manifattura, promuovendone la missione: riqualificare i luoghi e restituirgli un’identità attraverso il recupero, il riuso e la trasformazione sostenibile. A partire dal prossimo anno il designer trasferirà il suo atelier di produzione negli spazi rinnovati della Factory, dove nasceranno anche negozi, ristoranti, uffici, co-working e spazi di aggregazione: un vero e proprio quartiere cittadino all’avanguardia, punto di incontro, di ispirazione e di scambio, aperto a tutti e connesso con il mondo dove vivere, lavorare e divertirsi.

Attraverso il progetto “Aria di Cantiere”, Duccio Maria Gambi si propone di portare a Milano lo spirito di Manifattura Tabacchi: le sue opere sono infatti realizzate con i materiali di recupero del cantiere della ex area industriale. Costruita negli anni Trenta e dismessa nel 2001 dopo oltre settant’anni di attività, Manifattura ha conservato la propria identità nella monumentalità degli edifici, nei materiali di rivestimento e negli oggetti che accompagnavano la vita quotidiana della fabbrica. Al limite dell’area di cantiere si trova il Caveau, uno deposito appositamente realizzato per conservare e catalogare gli elementi che costituiscono l’anima industriale del luogo, tra cui macchinari, serramenti, oggetti e materiali rinvenuti nella fabbrica e accuratamente recuperati e catalogati. Questo patrimonio unico, che rappresenta l’eredità di Manifattura Tabacchi, è a disposizione di progettisti, artisti e designer che vogliano valorizzarlo e donargli nuova vita. Dal Caveau ha attinto Duccio Maria Gambi per realizzare “Aria di Cantiere”, dando vita a una serie di forme libere e versatili nel loro uso, in bilico tra scultura, arredo da esterno, microarchitettura e installazione.

«Cosa è un cantiere? – si chiede Duccio Maria Gambi -. È uno spazio, è un luogo, è un universo in transizione che si innesta nel tessuto urbano sospendendone una parte. “Aria Di Cantiere” – continua il progettista – è una collezione che gioca sulla sovrapposizione percettiva tra il funzionale e l’intellettuale, tra il temporaneo e il permanente, tra il dentro e il fuori dell’esposizione stessa; questa ubiquità genera domande e interrogativi che sono elementi fondanti del pensiero critico». Nell’installazione, le assi di legno che delimitano il cantiere, lasciate al grezzo, trovano nel colore uno strumento per elevarsi ed espandere il loro carattere povero e funzionale; elementi di differenti scale definiscono ciascuno una relazione tra il dentro e il fuori e tra la persona e l’ambiente, attraverso le posizioni e i punti di vista da loro generati.

“Il lavoro di Duccio Maria Gambi rappresenta alla perfezione lo spirito che ispira la trasformazione della
Manifattura Tabacchi di Firenze in un quartiere contemporaneo e innovativo, capace di intercettare e
dar spazio al talento e all’energia creativa dei designer. Per questo motivo abbiamo accettato con entusiasmo la sua idea di attingere dai materiali rinvenuti nel corso delle attività di recupero dei primi edifici di Manifattura per convertirli in oggetti di ricerca non esclusivamente formale. Il Fuorisalone di Milano e Alcova sono la sede ideale per presentare la nostra collaborazione al pubblico di operatori e appassionati di design, inteso nella sua accezione più ampia.” Ha affermato Michelangelo Giombini, responsabile sviluppo prodotto di Manifattura Tabacchi.

L’esposizione sarà collocata nel giardino dell’edificio di Alcova (via Simone Saint Bon 1, Milano), nello
spazio esterno A9, dal 5 al 12 settembre 2021.
Sempre ad Alcova (area interna L7), Duccio Maria Gambi presenterà anche un altro progetto realizzato grazie alle sinergie nate in Manifattura Tabacchi: negli spazi della ex fabbrica, Gambi ha conosciuto il lavoro di Sasha Ribera, artigiano contemporaneo appassionato di restauro e design, e di Daniele Giannetti, artista e designer. Dal loro incontro è nato “Firezne”, progetto a cura di Duccio Maria Gambi, affidato ai due giovani maker fiorentini presenti per la prima volta al Fuorisalone. Pattern, il lavoro di Sasha Ribera, è una collezione di arredi e sculture, scolpiti a mano partendo da antiche travi in pioppo.

La ripetizione del pattern geometrico e la laccatura in colori pastello allontanano gli oggetti dalla loro vera matericità, rendendoli eterei e innaturali; mentre i fori dei tarli e i segni del tempo, come una corrosione, svelano il trucco riportandoli su una dimensione di naturale fragilità. L’opera di Daniele Giannetti, dal titolo Echea (letteralmente “vasi acustici”), prende il nome dai vasi in bronzo o terracotta utilizzati nei teatri dell’antica Grecia per amplificare la voce degli attori attraverso l’effetto della risonanza: il designer ha studiato questa antica tecnologia adattandola alle installazioni per realizzare nuovi processi acustici. Le due collezioni, realizzate con materiali e linguaggi diversi, sono unite dalla necessità di produzione e sperimentazione manuale e arrivano alla definizione di lavori che si impongono sullo sfondo e si isolano nella loro forte individualità. “Firezne” è un chiaro riferimento a un cambio di identità della città di origine dei progettisti, un processo creativo ispirato dalla condivisione di spazi e di ricerca.

Un altro esempio della contaminazione creativa in atto negli spazi di Manifattura Tabacchi, che raccoglie l’eredità della fabbrica originale per tornare ad avere un ruolo chiave nell’economia e nella vita sociale di Firenze. Il progetto, infatti, non si limita al recupero degli edifici – che una volta restaurati saranno messi a disposizione per l’acquisto e la vendita a professionisti, start-up, aziende e istituzioni – ma pone al centro le persone e i loro talenti, con l’obiettivo di ricreare un forte senso di comunità in un luogo che unisca lavoro e svago.

INFO

“ARIA DI CANTIERE”: AL FUORISALONE 2021
UN PROGETTO DI RIGENERAZIONE URBANA
DAL 5 AL 12 SETTEMBRE
ALCOVA – VIA SIMONE SAINT BON 1, MILANO

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