Ha inaugurato da MASSIMODECARLO a Milano la mostra “Memento Mori”, la prima personale di Jessie Homer French a Casa Corbellini-Wassermann.
Questa retrospettiva segna il ritorno di French in Italia, dopo il suo debutto alla Biennale di Venezia con The Milk of Dreams, a cura di Cecilia Alemani. Analogamente alle opere realizzate per la Biennale, i dipinti di French in Memento Mori sono un’esplorazione lirica della fragilità e della bellezza dell’esistenza, espressa
attraverso pennellate morbide e una palette vivace.
La sua familiarità con i siti idrici e con gli incendi californiani è evidente in ogni opera, contribuendo a creare una narrazione visiva che parla del potere della natura e dell’esperienza umana.
Immersa nelle montagne di San Jacinto, l’artista autodidatta Jessie Homer French ritrae catastrofi ambientali, incendi ardenti, banchi di pesci e l’inevitabile morte – la fine del mondo sembra incredibilmente vicina e al contempo surreale quando si osservano le opere di French.
L’artista americana, dotata di un occhio poetico e di una mano abile, ci ricorda la transitorietà della vita, e
conquista con la sua pittura la nostra effimera esistenza in un modo angosciante e al tempo stesso idilliaco. Memento Mori è una celebrazione della mortalità che non sembra comprendere il dolore e il lutto, ma piuttosto la dolcezza, l’affetto verso una natura impavida che ci protegge e che ci ricorda che siamo solo di passaggio.
Il lavoro di French è profondamente radicato nelle sue esperienze dei paesaggi americani e canadesi.
L’artista sostiene che queste regioni costituiscono il suo paesaggio interiore e che le occorre un po’ di tempo per assimilarle quando esplora nuovi territori.
Traendo ispirazione da ciò che la circonda, i dipinti di French le appaiono come in un sogno oppure da vecchi ricordi e immagini ritrovate. Simboliche ed evocative, le sue opere si svolgono come scenari americani onirici ma incombenti, enfatizzando il ruolo precario dell’uomo al loro interno.
Tra i suoi lavori, il fuoco è un soggetto ricorrente.
Vivo in California – vorrei smettere di dipingere il fuoco, ma il mio mondo continua a bruciare”,
commenta French. Riferendosi al riscaldamento del pianeta e al cambiamento climatico, il fuoco è una
metafora del potere distruttivo della natura e della costante minaccia delle calamità naturali. Il fuoco di
French brucia con forza e intensità, illuminando l’oscurità e consumando tutto ciò che incontra sul
suo cammino.
La scena apocalittica ed estremamente contemporanea di Spreading Fire ritrae le fiamme crepitanti che si alzano silenziosamente e si diffondono orizzontalmente sulla tela. Mentre gli incendi continuano a bruciare le tele di French e la California, l’opera dell’artista funge da potente appello ad agire, e mette in evidenza l’impatto
devastante della negligenza umana.
Nel dipingere la morte e la distruzione – che di solito si manifestano in seguito agli incendi – l’artista sfida
sistematicamente lo spettatore. Attraverso l’uso di immagini suggestive, come i banchi di pesci deceduti in acque incontaminate o i funerali con bare riccamente addobbate che distolgono l’attenzione dai defunti, l’artista ci coglie di sorpresa. Nonostante la rappresentazione realistica di French, queste scene possiedono una qualità surreale, quasi piacevole, che trasporta lo spettatore al di fuori della sua realtà attuale generando un senso di disorientamento e di stupore.
Nella sua mostra personale a MASSIMODECARLO Milano, le pennellate naïve e piatte di French raccontano di una terra intrisa di ricordi e del richiamo sempre incombente della nostra mortalità.
Come l’ha definita l’artista e compagno di pesca. Joe Fay, French, è una “pittrice regionale narrativa”, che illustra la bellezza della natura e l’inevitabilità dolceamara della morte in un’armonia che coesiste.
L’ARTISTA
Jessie Homer French è nata a New York nel 1940.
Attualmente vive e lavora al Mountain Center, California.
I dipinti di Jessie Homer French, artista autodidatta, nascono da una continua analisi dei luoghi che la
circondano e rivelano l’atteggiamento personale e profondo dell’artista nei confronti di un tipo di
composizione locale e transitoria. Attraverso un linguaggio semplificato – solo apparentemente naive,
colori piatti e pennellate calme – Homer French tratta con delicata attenzione temi esistenziali legati alla
morte, alla natura e alla vita rurale. Nelle sue opere, l’umanità appare come un’intrusa tossica in una
natura malinconica, eppure, anche i dipinti con i soggetti più cupi sono caratterizzati da una vitalità
formale in grado di conferire una straordinaria immediatezza alle sue composizioni agrodolci e antipastorali, in cui creazione e distruzione coesistono con un candore esemplare
INFO
Jessie Homer French
Memento Mori
Dal 07.02.2023 al 04.03.2023
MASSIMODECARLO
Viale Lombardia 17, 20131 Milano (MI)