Ha aperto a Palermo un importante progetto culturale della durata di quasi un anno, che può essere sintetizzato nell’espressione Isgrò Dante Caravaggio e la Sicilia, è promosso da Fondazione Sicilia e Amici dei Musei Siciliani in collaborazione con Archivio Emilio Isgrò e la partecipazione di Fondazione per l’Arte e la Cultura Lauro Chiazzese.
“Siamo felici che il progetto che lega Dante, Caravaggio, Isgrò e la Sicilia parta proprio dalla nostra Fondazione. Questa prima tappa – afferma il presidente di Fondazione Sicilia, Raffaele Bonsignore – coincide tra l’altro anche con i nostri primi trent’anni, e il dialogo artistico tra Dante e Isgrò con cui inizia questo itinerario lungo un anno è ottimo per celebrare la cultura e i progetti che portiamo avanti”.
Aperta al pubblico dal 12 dicembre fino al 14 marzo 2022, la mostra presenta una ventina di opere a tema dantesco provenienti da collezioni pubbliche e private che, dal 1966 ai lavori più recenti, raccontano sinteticamente il multiforme e profondo rapporto che Emilio Isgrò ha avuto con la cancellatura, che in questa occasione si è concentrata sul “De vulgari eloquentia” di Dante.
Seconda tappa del progetto il 5 marzo 2022 a Palazzo Branciforte per la presentazione del Seme d’arancia su pietra siciliana, l’opera di Emilio Isgrò di recente acquisita alla collezione di Fondazione Sicilia, acquisizione che agli occhi del Maestro contribuirà a legare ancora di più l’idea del seme d’arancia all’Isola amplificandone così il valore simbolico.
Il seme d’arancia, tra le sculture più note di Isgrò, nasce nel 1998 come grande scultura pubblica per la sua città natale, Barcellona Pozzo di Gotto, in Sicilia. È una grande metafora della cultura siciliana e della sua possibilità di rinascita, rimanda alle culture del Mediterraneo, solari e avvolgenti, che si sono sviluppate tanto con la parola che con gli scambi dando vita a valori di convivenza civile e di accoglienza.
In un’intervista con il critico Arturo Schwarz, Emilio Isgrò si augura che il seme d’arancia “possa dare origine a un seminario permanente di educazione civica. A meno che qualcuno non trovi antiquata l’idea che l’arte serva anche a educare”.
Lo stesso 5 marzo prossimo sarà presentato il catalogo di Isgrò Dante Caravaggio e la Sicilia , pubblicato da Skira Editore, conterrà tutti i materiali, una testimonianza dell’artista, le riproduzioni delle opere in mostra a Villa Zito e i testi dei curatori e di importanti studiosi a commento dei diversi aspetti dell’arte di Isgrò trattati.
L’Oratorio di San Lorenzo, nel cuore del centro storico di Palermo, ospiterà la terza tappa dal prossimo 24 dicembre. Nell’ambito di Next XI edizione, sarà presentata l’opera inedita di Emilio Isgrò appositamente realizzata, progetto ideato e organizzato dall’Associazione Amici dei Musei Siciliani.
L’opera rimarrà in esposizione fino al 17 ottobre 2022, cinquantatreesimo anniversario del trafugamento della Natività di Caravaggio dall’Oratorio di San Lorenzo, imperdonabile furto unanimemente considerato un crimine contro l’umanità e di cui ancora oggi, forse non invano, si tenta il recupero. La Natività di Caravaggio è inserita dall’FBI al secondo posto della sua “Top Ten Art Crimes”.
INFO
Isgrò, Dante e la Sicilia
Periodo apertura: 12 dicembre 2021 – 14 marzo 2022
Sede: Palermo, Villa Zito – Via della Libertà, 52