Peter Doig: House of Music, Serpentine South, 10 October 2025 – 8 February 2026. Photo: Prudence Cuming Associates, © Peter Doig. All Rights Reserved and Serpentine.

House of Music: Peter Doig trasforma la musica in pittura e spazio immersivo alla Serpentine di Londra

C’è una sinestesia sottile, ma potente, che attraversa l’arte di Peter Doig: la musica come visione, la pittura come ascolto.

Peter Doig: House of Music, Serpentine South, 10 October 2025 – 8 February 2026. Photo: Prudence Cuming Associates

Con House of Music, nuovo progetto presentato da Serpentine South di Londra e visitabile fino all’8 febbraio 2026, l’artista britannico ci invita a varcare la soglia di un universo in cui i confini tra le arti si dissolvono, e lo spazio della galleria diventa un luogo di condivisione sensoriale. Non si tratta semplicemente di osservare le opere: si è chiamati a fermarsi, ascoltare, percepire le vibrazioni del suono che le accompagna e scoprire come memoria e immaginazione coesistano nella pratica di Doig.

Per la prima volta, l’esposizione accosta le recenti pitture di Doig a un’esperienza sonora: le opere dialogano con la musica riprodotta attraverso due set di rari altoparlanti analogici restaurati, originariamente progettati per cinema e grandi auditorium. La selezione musicale, curata dall’artista stesso, proviene da un archivio di vinili e cassette accumulato in decenni di passione e ascolti, diffondendosi attraverso altoparlanti di legno Klangfilm Euronor degli anni Cinquanta. Come sottolinea Doig:

Peter Doig ha dichiarato:

La musica ha spesso influenzato i miei dipinti. Le canzoni possono essere molto visive. Mi interessa ciò che evocano, e negli anni ho cercato di creare quadri che fossero immaginifici e atmosferici nel modo in cui lo è la musica. La musica, essendo un’arte invisibile, è aperta all’interpretazione dell’occhio della mente, e i riflessi dell’occhio della mente sono spesso ciò che tento di rappresentare nel mio lavoro. Molti artisti visivi hanno un legame con la musica, sia come ascoltatori durante il processo creativo, sia come musicisti. Mi entusiasma l’idea di invitare le persone a condividere la musica che amano, o magari quella che hanno creato loro stessi».

Peter Doig

La mostra non si limita a suggerire un rapporto tra pittura e suono: ne esplora le molteplici sfumature. Ogni quadro dialoga con la musica in modi diversi. Alcune opere, come Painting for Wall Painters (Prosperity P.o.S.) (2010–2012), Music of the Future (2002–2007) o Speaker/Girl (2015), celebrano gli spazi e i rituali dell’ascolto. Altri ritraggono musicisti in azione (Embah in Paris, 2017; Shadow, 2019) o individui immersi nella danza e nel ritmo (Fall in New York (Central Park), 2002–2012; 2 Girls, 2017). Molte di queste opere nascono durante gli anni di Doig a Trinidad (2002–2021), dove la cultura dei sound system e il cinema hanno profondamente influenzato la sua visione artistica. La fusione di memoria personale, fotografie trovate e scene immaginate conferisce a questi quadri una densità culturale unica, radicata nel contesto trinidadiano.

Al centro della mostra campeggia un originale impianto Western Electric / Bell Labs, risalente alla fine degli anni Venti e ai primi anni Trenta, concepito per il cinema sonoro. Restaurato con passione da Laurence Passera, esperto londinese di sistemi sonori cinematografici, questo rarissimo “loud speaking telephone” permette ai visitatori un ascolto straordinario, evocando la potenza di un’epoca in cui la tecnologia ridefiniva l’esperienza della musica e del suono. Doig sottolinea l’importanza di questa collaborazione: «Il lavoro di Laurence ha reso possibile ascoltare un sistema tra i più importanti al mondo, fino ad ora nascosto nello studio di Silvertown».

Le tre grandi tele che circondano l’impianto raffigurano leoni che vagano per Port of Spain, Trinidad, richiamando il Leone di Giuda, simbolo ricorrente nella tradizione Rastafari, emblema di orgoglio, resistenza e forza spirituale. Il leitmotiv del leone, presente nelle opere di Doig dal 2015, si inserisce in un più ampio interesse dell’artista per l’identità collettiva e l’iconografia condivisa. Il titolo della mostra, House of Music, trae ispirazione dal brano Dat Soca Boat (2011) del calypsonian trinidadiano Shadow, ritratto da Doig nella celebre opera Shadow, 2019, in costume scheletrico iconico.

Peter Doig: House of Music, Serpentine South, 10 October 2025 – 8 February 2026. Photo: Prudence Cuming Associates, © Peter Doig. All Rights Reserved and Serpentine.

Le sessioni domenicali

La domenica lo spazio prende vita con Sound Service, una serie di sessioni d’ascolto dal vivo in cui musicisti e artisti ospiti riproducono brani tratti dalle proprie collezioni musicali attraverso il sistema Western Electric e Bell Labs. In alcune serate selezionate, i visitatori potranno assistere a inediti e sorprendenti dialoghi acustici tra gli artisti invitati. Parte integrante della mostra, Sound Service incoraggia il dialogo sonoro, esplorando il suono come memoria, l’ascolto come momento collettivo e l’altoparlante come scultura e canale di trasmissione.

Tra i partecipanti alle sessioni domenicali di Sound Service figurano: Dare Balogun, Cafe OTO, Jerald “Coop” Cooper, Andrew Cranston con John MacLean, Nihal El Aasar, Danny Fitzgerald, Lloyd Foster, Cyrus Goberville, David Harrison, Arthur Jafa, Behrang Karimi, Ruby Khaira, Mark Leckey, Olukemi Lijadu, Sean O’Hagan, Basma Osman, Radio Alhara, James Righton, Ed Ruscha, Sam Strang, Soul Jazz Records, Duval Timothy, e altri che saranno annunciati prossimamente.

Alle sessioni serali partecipano invece: Lizzi Bougatsos, Dennis Bovell, Brian Eno, Andrew Hale, Linton Kwesi Johnson, Cat Power, Roger Robinson, e altri ospiti che verranno comunicati a breve.

House of Music non è dunque solo una mostra: è un ecosistema sensoriale, una riflessione sul ruolo della musica nella pittura e nella memoria, un invito a rallentare, ascoltare e lasciarsi attraversare dalle vibrazioni invisibili che uniscono immagini e suoni. In questo spazio, Peter Doig riunisce le sue passioni, le trasforma in esperienza collettiva e riconsegna allo spettatore un concetto di arte totale, in cui vedere significa anche sentire.

Peter Doig: House of Music, Serpentine South, 10 October 2025 – 8 February 2026. Photo: Prudence Cuming Associates

INFO

PETER DOIG: HOUSE OF MUSIC
fino all’8 febbraio 2026
Serpentine South
London

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