Festa della Musica a Brescia. Con attenzione anche all’Agenda 2030

La Festa della Musica ha visto la città di Brescia pervasa dal ritmo e dalla musica sino dalle 10 del mattino sino alla mezzanotte di sabato 25 giugno 2022 in cui si sono esibiti in circa 70 palchi, e tra le vie cittadine, oltre 600 realtà musicali.

Gli artisti che si sono susseguiti nel corso dell’intera giornata ha visto l’esibizione di tutti i generi musicali: rock’n’roll, soul, blues, folk, country, metal, pop, funky, jazz, metal, elettronica, psichedelica, hard core, underground, musica da banda e da camera. Con l’inserimento anche di ballerini e musicisti che praticano il repertorio folk, composto da musiche popolari che vengono suonate ancora oggi.

L’evento giunto alla ottava edizione, e che rappresenta un evento tra i più rilevanti in Italia, il cui tema ispiratore e guida di questa edizione è stato il “Recovery Sound”. Ulteriore novità è arrivata dalla tecnologia per sapere chi sta suonando in un certo luogo in tempo reale è stato possibile conoscere consultando oltre la mappa sul sito dell’iniziativa, anche accedendo, alla nuova tecnologia con tramite il Qr code apposto sopra i manifesti appesi in giro per la città. Grazie al servizio di geolocalizzazione gli utenti potranno vedere sul proprio telefonino i palchi, con i relativi programmi, nelle loro vicinanze e filtrare per distanza (entro 500 metri, 1 chilometro, 3 chilometri o tutti). Questa nuova tecnologia ha consentito, nello spirito della sostenibilità, di risparmiare una gran quantità di carta ed energia per stampare i volantini per informare i numerosi visitatori, che ci sono stati a questa edizione, dove si svolgeva e chi erano gli artisti che si esibivano nei vari punti della città.

Ad esibirsi oltre ad artisti noti e meno noti ci sono anche gli studenti del conservatorio di Brescia con i loro insegnanti ed in particolare è stato anche trattato l’argomento dell’agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile quale programma d’azione per le persone, il pianeta e la prosperità sottoscritto nel settembre 2015 dai governi dei 193 Paesi membri dell’ONU. Essa ingloba 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile ed è stato sottolineato quale volano per lo sviluppo da parte dell’Associazione Festa della Musica, richiamando il documento, sottoscritto a Verona insieme a Music Innovation Hub e RP Legal in occasione del grande concerto innovativo “Heroes”, che pone la sostenibilità al centro della filiera musicale italiana.

“La musica è un bene comune, rilevante per garantire la crescita e la formazione delle persone, promuovere un miglioramento nella società, favorire il rinnovamento culturale di un Paese e contribuirne allo sviluppo economico ed occupazionale”. È quanto emerge dal “Manifesto per la musica responsabile” pubblicato dall’ASviS, in collaborazione con Music innovation hub e R&P legal, in vista del primo grande concerto italiano in live streaming “Heroes – Il futuro inizia adesso” svoltosi il 6 settembre 2020 a Verona”. Il manifesto si pone l’obiettivo in coerenza con il riconoscimento del ruolo della musica come bene comune e come linguaggio universale in grado di orientare le opinioni ed i comportamenti delle generazioni future, gli attori della filiera musicale italiana dichiarano di condividere i 17 obiettivi per lo sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite e di voler agire in modo consapevole e coerente con essi.

Va ricordato che ultimamente, come si è avuto modo già qui di pubblicare il 22 giugno scorso, per la musica il PNRR attraverso le line guida del MIC pubblicate il 5 maggio 2022, sono stati previsi dei fondi per le attività che attengono a tutti i settori le cui attività si basano su valori culturali ed espressioni artistiche e altre espressioni creative individuali o collettive, siano esse orientate al mercato o non orientate al mercato, inclusi architettura, archivi, biblioteche e musei, artigianato artistico, audiovisivo (inclusi film, televisione, videogiochi e multimedia), tra cui il patrimonio culturale tangibile e immateriale, design (incluso il design della moda), festival, musica, letteratura, arti dello spettacolo, (compresi teatro e danza), libri ed editoria, radio e arti visive (come definiti da Europa creativa).

Pertanto, la musica, e non solo, rappresenta una delle attività culturali ed artistiche che può contribuire oltre alla “sostenibilità” quale obiettivo dell’Agenda 2030, e che potrà essere attuato attraverso i fondi che il PNRR mette a disposizione per il settore della musica.

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