Nel mese di settembre, tra Merano e Bolzano, prosegue il progetto espositivo collettivo Earthly Communities, a cura di Lucrezia Cippitelli e Simone Frangi, in corso fino al 12 ottobre 2025 negli spazi di Kunst Meran Merano Arte.

Il progetto si articola in una mostra e in due programmi pubblici, filmico e performativo, offrendo occasioni di approfondimento, incontro e partecipazione.
Le artiste e gli artisti coinvolti elaborano, attraverso linguaggi visivi e performativi, questioni urgenti di portata globale a partire dalle specificità del contesto sudtirolese, connettendone le stratificazioni storiche, economiche e territoriali con le dinamiche più ampie dell’agricoltura, delle economie alpine e della geopolitica contemporanea.
Il programma filmico
Organizzato in collaborazione con Filmclub Bolzano, il programma filmico si svolge a Bolzano, giovedì 4 settembre:
ore 20.00 – Jiíbie(2019) e Journey to a Land Otherwise Known (2011) di Laura Huertas Millán
ore 21.00 – Dung Kinship (2024) e Opossum Resilience (2019) di Naomi Rincón-Gallardo
Versioni originali in spagnolo e francese con sottotitoli inglesi
Il programma performativo
Sabato 20 settembre, a Merano presso Kunst Meran Merano Arte (ore 18.00):
Plants and Resistance (2025) di Alexandra Gelis, e a seguire una performance di Amanda Piña
La mostra
Il progetto espositivo collettivo Earthly Communities attraverso il linguaggio visivo, l’azione performativa e la produzione filmica, esplora questioni ecologiche, economiche, geopolitiche in relazione alla storia dei rapporti tra Europa e Abya Yala, ovvero l’America Latina letta in chiave decoloniale, e a partire dal contesto altoatesino.
La mostra segna il secondo anno del programma triennale di ricerca curatoriale The Invention of Europe. A tricontinental narrative, a cura di Lucrezia Cippitelli e Simone Frangi, dedicato a presentare un’indagine critica dell’idea di Europa come costruzione ideologica e fisica, puntando i riflettori sui processi storici che hanno condotto alla sua definizione a discapito di altri spazi continentali e sull’impatto che hanno avuto sul mondo contemporaneo.
Seguendo l’immagine speculativa di una mano umana che scava nel terreno, Earthly Communities riunisce pratiche artistiche che hanno un legame con Abya Yala e le sue diaspore che indagano l’azione invasiva dell’imperialismo europeo nei contesti di agricoltura, archeologia, urbanismo ed estrattivismo, rivelando delle forme di relazione basate sulla colonialità. Ispirandosi a una teoria della conoscenza anticoloniale radicata nei movimenti indigeni e decoloniali, la mostra propone nuove strategie di esistenza collettiva che esistono in simbiosi con altre forme di vita, anche non umane come piante, animali, minerali.
A ispirare il titolo del progetto è il saggio Earthly Community del filosofo e storico camerunese Achille Mbembe, in cui approfondisce il rapporto tra le fratture coloniali e le fratture ecologiche emerse in Abya Yala dopo la conquista europea dei territori indigeni. I disordini provocati dall’intervento coloniale possono essere letti come le due facce di ciò che Mbembe definisce «un vasto processo di lacerazione, le cui conseguenze non possono essere previste da nessuno».
Info
Earthly Communities
The Invention of Europe YEAR 2
Artisti e artiste in mostra: Marilyn Boror Bor, Minia Biabiany, Carolina Caycedo, Luigi Coppola, Etienne de France, Alexandra Gelis, Eliana Otta, Mazenett Quiroga, Amanda Piña, Sallisa Rosa, Samuel Sarmiento
Artisti e artiste nel Public Program: AMAZON, Ismael Condoii, Luigi Coppola, Alexandra Gelis, Laura Huertas Millián, Eliana Otta, Amanda Piña, Naomi Rincón-Gallardo.
A cura di Lucrezia Cippitelli e Simone Frangi
Fino al 12 ottobre 2025
Kunst Meran Merano Arte | via Portici 163, 39012 Merano