Al numero 1 di Via XX Settembre, a pochi passi dalla stazione principale di Torino, c’è un bel palazzo dove, tra l’autunno e la primavera, in alcune mattine di sabato e domenica, si nota un via vai di persone che entrano nell’androne per poi sparire in un appartamento.
Sono coloro che prendono parte alle colazioni d’arte di Marzia Capannolo, storica dell’arte e Art Advisor. Le colazioni si aprono con cornetto e caffè e proseguono per due ore nel salotto buono, dove Marzia sviscera l’argomento del giorno in un viaggio artistico che inchioda ogni partecipante alla sedia. I fortunati sono una cinquantina a ogni appuntamento. Si prenota al volo, sennò si rischia di non trovare posto.
Ma a inizio marzo la pandemia ha spazzato via certezze, appuntamenti e ritrovi. Le colazioni d’arte sono state cancellate. E con esse il via vai di curiosi al numero 1 di Via XX Settembre.
Fino a quando Marzia non chiama a raccolta gli altri condomini, tra cui un restauratore, un artista, una industrial designer, un pianista, un musicista, una graphic designer, una guida turistica, e un libraio. Se il ruolo dell’artista è quello di descrivere una realtà che il comune mortale non riesce a vedere, cosa succede quando più artisti devono riscrivere incontri ed eventi per il pubblico ma senza pubblico?
La tromba delle scale è lo spazio in cui si snodano una mostra d’arte, un concerto per pianoforte, una performance di pittura e una conferenza. Nasce il Condominio Artefatto. Gli eventi sono preparati con cura, trasmessi in diretta via Facebook, e il materiale registrato diventa video per ricordare che non è stato un sogno. Gli artisti di Condominio Artefatto sono riusciti a ristabilire un contatto con il loro pubblico, perché abbiamo bisogno dell’arte come rifugio, oggi più che mai.
Il calendario è partito con un concerto per pianoforte di Alessandro Pinna, con i condòmini in poltrona davanti all’uscio di casa. Poi il 12 Aprile è stata la volta di Marzia Capannolo con una conferenza pasqualina su Van Gogh e il giapponismo. La domenica successiva Filippo Manassero ha inaugurato una sua personale di Sumi-e e, il 23, ha tenuto una lezione-performance su questa pittura giapponese.
Come nasce l’idea di uscire nella tromba delle scale?
Dopo un mese di reclusione, di domande e di incertezze che mi offuscavano i pensieri, alla fine di marzo ho deciso di aprire su Facebook la pagina Condominio Artefatto: visto che dovevamo restare a casa, ho pensato che fosse l’occasione giusta per bussare virtualmente ai miei vicini perché il nostro condominio, per qualche arcana ragione, è abitato da artisti, graphic designer, studiosi e creativi che hanno sempre vissuto di pubblico, di contatto, di condivisione, e che magari anche attraverso questo nuovo strumento di interconnessione, sarebbero riusciti a sentirsi un po’ meno soli e chissà, magari anche a creare nuove dinamiche per ripartire incrociando realmente le reciproche strade.
Come hanno reagito il condominio e il pubblico su Facebook?
La reazione dei condòmini è stata da subito molto partecipativa, gli inquilini che vivono l’arte e la creatività anche professionalmente si sono da subito resi disponibili per organizzare appuntamenti dal pianerottolo, in totale sicurezza, muniti di tutti i dispositivi di protezione previsti, perché lo spirito di questo piccolo esperimento socio-condominial-antropologico era quello anche di far riflettere ognuno di noi su quanto il nostro sguardo sia rivolto al di fuori di noi stessi, trascurando spesso quello che è il nostro intorno più prossimo, come ad esempio il condominio in cui viviamo.
Abbiamo provato a rendere partecipativa questa esperienza anche al di fuori dei nostri pianerottoli, e Facebook ci ha molto agevolato attraverso la possibilità di restituire in diretta le nostre iniziative, cosa che stata molto apprezzata da tantissimi nuovi “vicini digitali”.
Torino non è nuova a eventi in palazzi storici e case private. Dalle tue colazioni d’arte, a Open House, evento di arte e architettura, che permette ai torinesi di intrufolarsi in palazzi storici, atelier e case private. Pensate che in futuro Condominio Artefatto potrà continuare a ospitare eventi?
Lo pensiamo e ce lo auspichiamo! Di certo proporremo nuovi appuntamenti che ci auguriamo possano al più presto essere vissuti e condivisi con meno restrizioni. Ma l’emergenza Covid-19 è ancora in corso e vogliamo garantire il rispetto massimo della sicurezza, convinti però che l’Arte e la Cultura siano fondamentali e necessari alla ricostruzione di una nuova visione di società. In alternativa a quanto proposto dalle Istituzioni rispetto al “distanziamento sociale”, noi abbiamo puntato al “Distanziamento Fisico / Riavvicinamento Sociale”.
Il fatto di trasmettere sui social vi permette di raggiungere un pubblico molto più ampio di quello che potrebbe arrivare in Via XX Settembre. Quello stesso pubblico potrebbe decidere, in un soggiorno a Torino, di fermarsi al Condominio Artefatto tra una visita al Museo del Cinema e un bicerin in Piazza della Consolata. Ecco che i social diventano una vetrina da non sottovalutare per il condominio. Che ne pensi?
Penso che sia un’ottima idea! Ci siamo immediatamente accorti del potenziale comunicativo dei social e delle opportunità che esso concede. Siamo anche però fermamente convinti che la diffusione digitale dei nostri appuntamenti culturali sui pianerottoli del Condominio Artefatto debba essere uno strumento e non il fine, nel senso che ci aspettiamo che la rete virtuale di contatti si trasformi in occasioni reali di incontro.
Quale sarà il prossimo evento di Condominio Artefatto?
Credo che in questo momento di transizione fra le restrizioni della reclusione e la graduale riapertura delle nostre vite accompagnata da tante domande e non poche paure, sarebbe bello dare spazio agli inquilini più creativi che abbiamo in condominio, ovvero ai bambini. Inaugureremo presto una mostra in cui i pianerottoli e la tromba delle scale si riempiranno di dipinti e disegni realizzati dai baby-condòmini che abitano nel nostro palazzo, perché forse, per capire davvero come recuperare e coltivare energia e fiducia, dovremmo ripartire proprio da lì.
Il Condominio Artefatto ridefinisce gli spazi dell’arte ed esce anche fuori dalle proprie mura. L’artista Ernesto Morales ha infatti avviato una raccolta fondi per l’emergenza Covid-19 a favore degli ospedali torinesi di Città della Salute e della Scienza e sta realizzando una serie di opere che saranno omaggiate a tutti i donatori. L’arte fa bene, a chi la fa, a chi la segue, a chi la riceve.