Diario del Tempo Sospeso: Milano – ASSENZA

Le strade di Milano, durante le prime settimane di lockdown erano deserte e spettrali. Lontano dalla normalità a cui si è abituati.

Mi sono chiesto se anche prima del lockdown ci fosse stato in città un luogo non estraneo a questa nuova normalità, una fetta di città che avesse senso anche senza la presenza umana.
Ho pensato a un “non luogo”e ho sfogliato le pagine di Marc Augé.
Ho pensato a immagini senza persone e riguardato le foto di Gabriele Basilico.
Ma la vera ispirazione mi è venuta tracciando su una cartina un cerchio attorno al punto dove abito, che avesse un diametro di 3 km.
In questa circonferenza, il Cimitero Monumentale, dove, in questi giorni assurdi, emerge un paradosso: non è l’assenza umana che fa la differenza straniante, ma la vita.

Questa è la città del tempo sospeso catturata dalle macchine da presa dei nostri fotografi.

Anche in Fase 2 siamo a testimoniare la quotidianità che inizia a riprendere. Tenere la testimonianza del tempo. Documentare il suo lento scorrere, per non perdere la memoria. Immagini che forniscono prospettive inusuali, inedite, mai sperimentate.

Fotografare il momento per testimoniare che lo scenario non è cambiato è mutato solo il contorno, il dintorno delle nostre città. Prendere coscienza che è cambiato il pensiero che è diventato silenzioso, sommerso, introspettivo.

Mettere meglio a fuoco i punti di vista per capire come si tornerà alla normalità e quali saranno le nuove immagini, la nuova forma delle città in attesa di una positiva mutazione o di una graduale e inesorabile ritorno del devastante status quo pre pandemia.

Dodicesima puntata delle città raccontate attraverso gli scatti fotografici di Marco Dazzi

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Marco Dazzi, copywriter, produttore di documentari, appassionato di fotografia.

https://www.instagram.com/dazzi_italy

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