Homeless. Come la città svuotata dei cittadini viene riempita da persone invisibili. La loro quarantena è fatta di tende, coperte, cartoni, sacchetti distribuiti dalla Croce Rossa.
L’acqua la prendono dalle fontanelle pubbliche. Per lavarsi usano i bagni delle stazioni delle metro.
L’unica cosa che è cambiata in realtà è l’assenza di persone.
Ci sono giorni in cui non riescono a racimolare gli spiccioli neanche per un pasto.
Questa è la notte di quarantena dei senzatetto.
Questa è la città del tempo sospeso catturata dalle macchine da presa dei nostri fotografi.
Anche in Fase 2 siamo a testimoniare la quotidianità che inizia a riprendere. Tenere la testimonianza del tempo. Documentare il suo lento scorrere, per non perdere la memoria. Immagini che forniscono prospettive inusuali, inedite, mai sperimentate.
Fotografare il momento per testimoniare che lo scenario non è cambiato è mutato solo il contorno, il dintorno delle nostre città. Prendere coscienza che è cambiato il pensiero che è diventato silenzioso, sommerso, introspettivo.
Mettere meglio a fuoco i punti di vista per capire come si tornerà alla normalità e quali saranno le nuove immagini, la nuova forma delle città in attesa di una positiva mutazione o di una graduale e inesorabile ritorno del devastante status quo pre pandemia.
Sesta puntata della MILANO raccontata attraverso gli scatti fotografici di Andrea Simeone
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