Claudine Drai torna a Venezia in concomitanza con la 59. Esposizione Internazionale d’Arte – La Biennale di Venezia con un progetto inedito che coinvolge il genio cinematografico di Wim Wenders con un film dedicato all’artista.
La pellicola sarà in proiezione al Teatrino di Palazzo Grassi e ACP – Art Capital Partners Palazzo Franchetti, negli affascinanti spazi del secondo Piano Nobile, che accoglie oggi, oltre a sale espositive importanti, anche la Biblioteca Morandiana.
Come nel 2017, quando il progetto espositivo “Le lien des mondes” si fondava sull’interazione tra arte contemporanea, poesia, arte culinaria e alta moda riunendo lo chef stellato Guy Martin, lo stilista Hubert Barrère e lo scrittore Olivier Kaeppelin al fianco dell’artista, anche in questa occasione la mostra si rivela ricca di contaminazioni tra diversi mondi e trae forza da questa sinestesia di voci creative.
L’installazione girata in 3D tra il 2020 e il 2021, esplora l’universo artistico di Claudine Drai attraverso un racconto visivo evocativo più che narrativo, realizzando così un’opera unica.
Wim Wenders è rimasto ipnotizzato e profondamente commosso dal lavoro di Claudine Drai quando l’ha incontrata per la prima volta. Ha percepito la sua arte unica e distintamente diversa da qualsiasi cosa avesse mai visto, allo stesso tempo così altamente emotiva ed evocativa.
Da una parte, il regista ha sentito il desiderio di saperne di più su questo misterioso regno spirituale fatto principalmente di carta. Dall’altra, Claudine Drai invece ha sentito di potersi fidare di Wim Wenders con il suo mondo fragile e poetico. Nei loro successivi colloqui e incontri hanno quindi deciso di avventurarsi insieme in un territorio sconosciuto, andando al di là di una semplice visione dando vita a una creazione comune, diversa da qualsiasi categoria cinematografica e priva di regole o forme d’arte esistenti.
Pur preservando il mistero del film, la mostra realizzata da ACP – Art Capital Partners in collaborazione con la galleria Clavé Fine Art, è un primo sguardo nel mondo di Claudine Drai.
Venerdì 22 e sabato 23 aprile 2022, Palazzo Grassi, Pinault Collection presenta presso il Cinema Multisala Rossini di Venezia la prima mondiale della nuova installazione video firmata da uno dei più grandi maestri del cinema contemporaneo, Wim Wenders (Düsseldorf, 1945) che torna a collaborare con Palazzo Grassi dopo aver partecipato nel 2020 alla curatela dell’importante progetto espositivo dedicato a Henri Cartier-Bresson.
GLI ARTISTI
Claudine Drai, nata a Parigi nel 1951, combina nelle sue opere carta, bronzo, profumo, parole e luce. Negli anni, ha così inventato mondi e spazi in cui la sensazione della materia risveglia tutti i nostri sensi. La natura della sua arte è la trasformazione. Nel 1994 ha intrapreso la sua prima ricerca sul profumo, dedicandosi alla scrittura di testi e all’integrazione dell’olfatto nelle sue creazioni, che continua a perseguire ancora oggi. Ha prodotto numerose opere per committenze pubbliche, in particolare una scultura monumentale per l’atrio dell’ospedale Saint-Camille di Bry-sur-Marne (Caisse des Dépôts et Consignation patronage). Nel 2008 ha disegnato un trittico in carta velina e pigmenti su tela per lo spazio ecumenico dell’aeroporto di Roissy-Charles de Gaulle: un’opera universalista che tesse un legame tra le tre religioni monoteiste. Sempre all’aeroporto di Roissy Charles de Gaulle, nel 2016 è stata inaugurata una scultura, realizzata in omaggio alle vittime degli attentati, con il supporto del gruppo ADP. Le sue creazioni compaiono ora in prestigiose collezioni private e sono state esposte in Francia e all’estero: Centre Pompidou (Parigi), Fondation Maeght (Saint-Paul-de-Vence), Fondation Ghisla (Locarno, Svizzera), Galleria Jérôme de Noirmont (Parigi), La Piscine (Roubaix), Galleria Hasegawa (Tokyo, Giappone), solo per citarne alcune.
Wim Wenders, all’anagrafe Ernst Wilhelm Wenders (Düsseldorf, 1945), è un regista, sceneggiatore e produttore cinematografico tedesco che non necessita di presentazioni. Una delle massime personalità del cinema tedesco (e internazionale), tra gli autori legati alla rinascita del Neuer Deutscher Film (v. Germania) si contraddistingue per la cinefilia, la ricerca di stile e un inquieto vagare tra Germania, Francia e Stati Uniti. La sua opera, diventata di culto negli anni Ottanta, ha ricevuto un’impressionante serie di riconoscimenti internazionali, tra cui il Leone d’oro alla Mostra del cinema di Venezia nel 1982 per Der Stand der Dinge (Lo stato delle cose); al Festival di Cannes la Palma d’oro nel 1984 per Paris, Texas e il Premio della regia nel 1987 per Der Himmel über Berlin (Il cielo sopra Berlino); l’Orso d’argento al Festival di Berlino nel 2000 per The Million dollar hotel.
INFO
CLAUDINE DRAI
-21 APRILE – 15 MAGGIO 2022 –
VENEZIA – ACP – PALAZZO FRANCHETTI
www-acp-palazzofranchetti.com