Prosegue la programmazione di BFF Gallery — il museo aperto lo scorso aprile all’interno di Casa BFF e interamente dedicato all’arte moderna e contemporanea — con la mostra “Città. Voci e visioni. Immaginari urbani tra memoria e contemporaneità”.

L’iniziativa, a cura di Renato Miracco e Maria Alicata, si inscrive nel quadro più ampio delle attività promosse da BFF Bank per la valorizzazione dell’arte italiana: un impegno istituzionale che assume la forma di responsabilità civica e di tutela del patrimonio culturale nazionale. La mostra prende avvio dalla collezione d’arte contemporanea della banca — oggi composta da circa 250 opere — e ne estende la vocazione pubblica trasformando il patrimonio privato in risorsa culturale condivisa. Punto di partenza del progetto è Città italiana (1988) di Emilio Tadini, un’opera chiave della collezione contemporanea di BFF Bank che funge da nucleo concettuale e da stimolo critico per l’intero percorso espositivo.
Il dialogo curatoriale si sviluppa attraverso la presenza di artisti del Novecento come Umberto Boccioni, Felice Casorati, Giorgio Morandi, Mario Sironi e Ardengo Soffici, accostati a voci più rare e inedite al grande pubblico, provenienti da collezioni private o da contesti esteri, fra cui Elisabetta Gut, Bice Lazzari, Titina Maselli e Franca Sonnino. La compresenza di questi autori consente di ricostruire stratificazioni storiche dell’immaginario urbano: dal futurismo che spezza la superficie della città alle visioni metafisiche e intimiste che ne indagano le architetture emotive, fino a interpretazioni segnate dalla materia pittorica e dalla luce. A queste presenze storiche si affiancano ricerche contemporanee — nazionali e internazionali — di artisti come Marina Caneve, Renato D’Agostin, Massimiliano Gatti, Marina Paris, Paolo Ventura e Yang Yongliang. Con un percorso espositivo che intreccia linguaggi artistici e stratificazioni temporali, la rassegna esplora le molteplici fisionomie della città: dalle memorie sedimentate nei paesaggi urbani alle proiezioni visionarie del presente, fino alle immagini possibili di un domani urbano. Le opere selezionate dialogano tra loro instaurando confronti critici sulle trasformazioni sociali, spaziali e identitarie della vita cittadina, mettendo in luce relazioni fra memoria collettiva, esperienze quotidiane e pratiche artistiche contemporanee.
IL PERCORSO ESPOSITIVO
Il percorso espositivo, organizzato in dieci sezioni tematiche: La città si trasforma, Nuovo paesaggio, La memoria del paesaggio, Combinare l’immaginario, Geometrie della metropoli, Tracce e visioni, Confini di identità, Teatri urbani, I nuovi abitanti, Tracce emotive, vuole quindi mettere in campo un itinerario tematico-formale che attraversa cronologie e media, privilegiando accostamenti capaci di produrre nuove letture: accostamenti che svelano affinità formali, riprese iconografiche e contrasti interpretativi. Tale strategia permette al visitatore di cogliere non solo l’evoluzione delle tecniche e dei codici rappresentativi, ma anche le trasformazioni del vivere urbano — come esperienza estetica, campo di azione politica e soglia di memorie condivise. In questo senso Città italiana di Tadini non è solo punto di partenza ma vero e proprio catalizzatore di senso, la molla che orienta la mostra verso una riflessione ampia sulla città come spazio di continuità e di rottura tra passato e presente.
INFO
Città. Voci e visioni
Immaginari urbani tra memoria e contemporaneità
a cura di Renato Miracco e Maria Alicata
30 ottobre 2025 – 3 aprile 2026
BFF Gallery, Milano




