Città in Transito: Il Tempo di Xan Padrón

La galleria Matria di Milano propone fino al 10 maggio 2025 la mostra “Time Lapse” dell’artista spagnolo Xan Padrón, un’opera che esplora il concetto di tempo all’interno delle grandi città, dove sembra dilatarsi e contrarsi in base alle dinamiche delle persone che le abitano.

Time Lapse di Xan Padrón – Galleria Matria 5

Ogni immagine della serie “Time Lapse” nasce da un’osservazione paziente e meticolosa, in cui l’artista seleziona un punto preciso nel tessuto urbano e vi si stabilisce in modo quasi invisibile. Attraverso la sua lente, Padrón cattura il continuo fluire della vita, trasformando i passanti anonimi in protagonisti involontari di una narrazione visiva che si sviluppa nell’arco del tempo.

Ciò che emerge non è una mera successione di figure in movimento, ma un intricato collage di presenze, un mosaico che rivela l’identità profonda di uno spazio. Un suggestivo mosaico di città, che spazia da Milano a Osaka, passando per L’Avana e Vienna, si manifesta come un affascinante racconto universale in cui si intrecciano frammenti della vita quotidiana. In questo panorama urbano, ogni città offre un microcosmo unico, ma allo stesso tempo le loro storie si collegano in modi inaspettati, rivelando un’intima connessione tra esperienze diverse.

Le città, in quanto palcoscenici di storie individuali e collettive, si rivelano come teatri della globalizzazione, dove il locale incontra il globale e dove ogni esperienza vissuta riesce a parlare a tutti, in un linguaggio universale che trascende i confini. La ripetizione e la serialità delle immagini non solo mettono in evidenza l’universalità dell’esperienza metropolitana, ma evidenziano anche la continuità che persiste tra culture e luoghi che, a prima vista, possono sembrare distanti e dissimili.

In questo contesto, il tempo nelle metropoli sembra ancorarsi al ritmo degli spostamenti umani, quasi come se la sua esistenza fosse mediata dal passaggio e dalle interazioni delle persone. Il frenetico susseguirsi di volti e corpi contribuisce a definire non solo il tempo, ma anche il tessuto stesso della città, rendendola vivo e pulsante. “Time Lapse” offre uno spunto di riflessione profonda su come ogni istante sia scandito dall’attività dell’individuo, facendo emergere una nuova dimensione temporale in cui passato, presente e futuro coesistono, intrecciandosi nei passi e nei percorsi quotidiani di chi abita l’ambiente urbano.