“Alla frontiera: Piero Chiara e la tutela penale del patrimonio culturale” a Luino

Sabato 26 novembre alle 17.00 a Palazzo Verbania a Luino si terrà la tavola rotonda “Alla frontiera: Piero Chiara e la tutela penale del patrimonio culturale” dedicato alla figura di Piero Chiara con un riferimento ad un convegno proposto nel 1975 dal celebre romanziere riguardante i furti d’arte.

Tale convegno è da considerarsi come evento collaterale alla mostra RIEMERSE ospitata al “Kursaal luinese”. Questo incontro “tra arte e diritto”, curato da Tiziana Zanetti, vedrà la partecipazione di Clemens Toussaint, Annalisa Palomba, Leonardo Salvemini, Francesca Boldrini. Un breve intervento sulla figura di Piero Chiara verrà tracciata dal giornalista ligure Marco Corradi de la Stampa, già collaboratore del Biribissi, testata diretta da Piero Chiara a Sanremo.

Dal quotidiano La Stampa dell’11 ottobre 1978 si apprende che Piero Chiara, venne nominato in quei giorni “Amico di Sanremo”. A seguire, dalle pagine de ‘La Stampa’ del 12 novembre 1980 emerge che al celebre romanziere in quel periodo venne conferito a Sanremo un incarico per consulenza artistica definita nell’articolo come ‘quella più prestigiosa’. Si riporta anche che la collaborazione di Piero Chiara sarebbe stata destinata ad estendersi nel settore culturale con l’Azienda di Soggiorno e Turismo e con l’Assessorato al Turismo del Comune. In quei tempi, tra i suoi progetti, quello di istituire a Sanremo un’Accademia Artistica.

Dallo scritto di Tiziana Zanetti dedicato alla mostra

Era il 1975 e a Luino si allestiva una grande mostra, forse la più grande che la città ricordi, dedicata a Bernardino Luini raccontandone, (anche) attraverso un allestimento coraggioso e inedito per quei tempi, la poetica, la sua delicatezza imparata altrove e poi declinata sotto il cielo di Lombardia.

A muovere tutto, ideare, coinvolgere argomenti e persone c’era Piero Chiara.

Tra le iniziative promosse durante il periodo espositivo una in particolare attira la nostra attenzione per la sua eccezionale lungimiranza, per quella sensibilità rara che nel precorrere i tempi dimostra non solo la grandezza dello scrittore, ma anche il suo essere dentro, profondamente, umanamente, alle cose del mondo. Un vedere che è pre-vedere, perché chi vive d’arte e di bellezza è come se vedesse e comprendesse in anticipo ciò che verrà e ciò che si deve o dovrebbe fare prima (che sia troppo tardi). Così si scrive, si dipinge, si scolpisce questo “prima” consegnandolo ad eredi che si sperano curiosi e responsabili. Così fece Chiara organizzando una tavola rotonda dedicata ai furti e, più in generale, alla tutela delle opere d’arte. Sappiamo bene che tutelare l’arte significa non solo difenderne l’integrità fisica, materiale, ma anche ri-significarla, ovvero attribuirle significati e valori nuovi oggi, diventando uno strumento potente di crescita, di miglioramento per l’individuo singolo e per la comunità.

In questa prospettiva non sembrerà dunque strano avvicinare il percorso di scoperta di un’opera d’arte come quelle di Elena Rede, di una bellezza intensa capace di ingaggiare i nostri migliori sentimenti e il nostro pensiero sull’arte e sulla vita, a quella di un documento d’archivio – dell’Archivio Vittorio Sereni e Piero Chiara, nello specifico -, che diventa ogni volta un’occasione di approfondimento, di ricerca, di incontro e ancora, non distante, di un’opera d’arte rubata, o più in generale trafugata, che viene ritrovata e restituita. In fondo sono tutte occasioni di ri-emersione: del desiderio dell’uomo di conoscere, se stesso, gli altri, il mondo; di costruire dialoghi nel tempo e nello spazio; di tenere vivi quei valori fondamentali e fondanti che ci fanno appartenere tutti ad un’unica, straordinaria Umanità. Un’Umanità che viene indagata e restituita nelle opere di Elena Rede, che ci attraggono per la loro bellezza d’intensità fuori dal comune, capace di provocare e coinvolgere i nostri sensi, i nostri sentimenti, il nostro pensiero per portare in superficie, in una ri-emersione intima e preziosa, ciò che siamo, davvero.

INFO

Programma della tavola rotonda del 26 novembre 2022, ore 17.00 – Luino, Palazzo Verbania

Alla frontiera: Piero Chiara e la tutela penale del patrimonio culturale

TIZIANA ZANETTICuratrice Archivio V.Sereni e P.Chiara ed esperta in diritto del patrimonio culturale
Piero Chiara e la tutela penale del patrimonio culturale (alla frontiera)

ANNALISA PALOMBA
Giudice penale presso il Tribunale di Verbania, esperta in reati contro il patrimonio culturale 
Il nuovo reato di “furto di beni culturali”

LEONARDO SALVEMINI
Docente universitario e Avvocato esperto in diritto dell’ambiente e del patrimonio culturale
Il patrimonio culturale “nell’interesse delle future generazioni”

CLEMENS TOUSSAINT
Storico dell’Arte
La ricerca di un’opera d’arte trafugata

FRANCESCA BOLDRIN
Studiosa di storia locale ed esperta dell’opera di Piero Chiara
All’arte e alla letteratura l’esaltazione e la difesa della Bellezza

MARCO CORRAD
Giornalista, già collaboratore de il “Biribissi”
«Il Biribissi». Un aspetto poco conosciuto della produzione di Chiara legato alla città di Sanremo

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