ALICE-ZANIN

ALICE ZANIN Candy Eaters a Palazzo Citterio

Candy Eaters è l’intervento site specific progettato da Alice Zanin per trasformare il tempietto di Palazzo Citterio disegnato da Mario Cucinella in una grande voliera aperta, come si potrebbe vedere in un Capriccio del Settecento, immaginata in un giardino milanese.

Un omaggio alla vocazione della Grande Brera luogo di comunione tra arte e scienze naturali.
In natura le livree delle spatole rosate, come i fenicotteri o gli ibis sono spesso date dal colore del cibo che ingeriscono. Alice Zanin gioca quindi sull’idea che le sue spatole rosate abbiano assunto la loro colorazione dopo aver ingerito caramelle rosa, mentre in realtà è la natura ad aver prodotto, senza artifici o interventi di fantasia, la sorprendente bellezza di questi uccelli.

L’artista ha creato questi pennuti utilizzando il papier mâché, una tecnica antica e povera che le permette di realizzare artefatti che stupiscono e ci portano in una dimensione onirica che stimola la nostra fantasia.
Candy Eaters, curata da Andrea Dusio, vuole essere una potente e sorridente evocazione della meraviglia della biodiversità, veicolando il tema della difesa della natura e dell’ambiente, intrecciato a quello dell’economia circolare.
In antichità la capacità di volare degli uccelli era guardata come una manifestazione della loro sacralità. Nell’antica pratica romana di divinazione, Gli auguri (i sacerdoti che avevano il compito di interpretare il volere degli dèi) designavano con il loro bastone un templum, ossia una porzione di cielo, all’interno della quale leggere il volo degli uccelli per trarne degli auspici (auspicio da avis e specio, osservo gli uccelli).

Immaginiamo dunque che il Tempietto sia, ancor prima che una citazione di Bramante e Raffaello, un’architettura tracciata seguendo le linee del volo degli uccelli, un punto d’osservazione da cui si possono cogliere le traiettorie che compiono in cielo, misurare la loro sovrapposizione con le orbite degli astri, sentire come la natura risuona ovunque di una sola musica.

L’ARTISTA

Alice Zanin (Piacenza,1987) autodidatta di formazione, sceglie di concentrarsi sulla sua personale tecnica della cartapesta a partire dagli inizi del 2012. La poetica del suo lavoro è intimamente legata, oltre che al soggetto animale, alla carta e alla sua leggerezza: il papier-mâché è ciò che consente all’artista di creare una scultura svincolata dall’idea di solidità al punto di riuscire a farla fluttuare nell’aria. Il lavoro dell’artista tende all’installazione soprattutto in termini espositivi, oppure alla costruzione di un dialogo tra opere e oggetti sulla base del registro dell’incongruenza o dell’associazione di idee. Le scelte degli oggetti, infatti, sovente conducono ad un travisamento della loro convenzionale destinazione d’uso, ottenendo tra questi e il soggetto animale una relazione oscillante tra il reciproco imbarazzo e una galante ironia. Attualmente l’artista, pur rimanendo legata al papier-mâché come materiale d’elezione, ha ripreso la sperimentazione sulle opere bidimensionali, ed ha arricchito la sua produzione di sculture in bronzo.

EXHIBITION VIEW

INFO

 ALICE ZANIN. Candy Eaters
Milano, Palazzo Citterio | Tempietto (via Brera 12)
6 novembre 2025 – 29 marzo 2026
A cura di Andrea Dusio
palazzocitterio.org
Social:
IG: @palazzocitterio.brera
FB: Palazzo Citterio

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