Waterbones (the social diagram)_Loris Cecchini_GNAMC

Waterbones (the social diagram)di LORIS CECCHINI Alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma

La Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma presenta l’acquisizione di Waterbones (the social diagram), opera monumentale di Loris Cecchini che costituisce un momento significativo nella produzione dell’artista per il suo carattere partecipativo e comunitario.

Waterbones (the social diagram)_Loris Cecchini_GNAMC

Dal 12 dicembre la scultura è collocata in Sala Consagra alla GNAMC, in dialogo con maestri della scultura italiana contemporanea quali Sergio Lombardo, Eliseo Mattiacci, Pietro Consagra e Francesco Lo Savio.

L’opera, parte della celebre serie Waterbones (Ossa d’Acqua), nasce da un progetto di arte partecipativa, realizzato con il sostegno di “Il Museo Rigenera”, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura che ha visto la collaborazione dell’artista Loris Cecchini e l’Ente del Terzo Settore Amici di Edoardo.

Un progetto che si inserisce nel più amplio programma della Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di impegno sui territori, con mostre e collaborazioni con importanti musei e istituzioni italiane (tra questi MRT Torino, Pinacoteca di Brera, GNU Umbria) che vedono un’apertura agli artisti, alle accademie, alla comunità locale, alla cittadinanza e al mondo creando una rete nazionale e internazionale di relazioni.

In questo caso la scultura modulare è stata realizzata collettivamente dall’artista in collaborazione con i ragazzi del quartiere della Barona a Milano ed esposta al Centro Sociale Barrio’s, in Piazza Donne Partigiane dal 30 ottobre al 1 dicembre 2025 con lo scopo di avvicinare la comunità locale all’arte contemporanea attraverso un percorso di partecipazione, laboratori e attività educative. Metafora di una società che valorizza le differenze e il senso di comunità, il progetto ha visto il coinvolgimento di oltre 600 beneficiari diretti tra studenti, insegnanti, genitori, volontari e residenti.

L’iniziativa, voluta dalla direttrice della Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea Renata Cristina Mazzantini conferma la missione della GNAMC come museo promotore della creatività contemporanea e strumento di rigenerazione urbana e coesione sociale nelle periferie.

L’acquisizione si inserisce nella politica di incremento delle collezioni con opere di artisti contemporanei, in linea con lo statuto originario della Galleria quale luogo deputato a “raccogliere in un’unica sede il meglio della produzione artistica nazionale” e internazionale.

L’installazione è sospesa mediante cavi ancorati al soffitto, è composta da 4 cluster di elementi in acciaio inox 316 lucidati a specchio, avvitati e saldati tra loro. I cluster, caratterizzati da grande aggregazione cellulare, richiamano analogie estetiche e dinamiche tra strutture micro e macro cellulari, creando un dialogo visivo suggestivo e organico.

Le sculture di Loris Cecchini si sviluppano nello spazio in un dialogo continuo con l’ambiente che le circonda per evocare l’idea di una forma fluida, una superficie che richiama le strutture organiche della natura e le dinamiche delle comunità umane. Le ramificazioni rizomatiche si propagano procedendo per multipli con la libertà di una pianta o di un organismo, sottraendosi al concetto di gerarchia nell’assenza di un punto iniziale e uno finale. La produzione artistica di Loris Cecchini ha riscosso un notevole successo di critica e pubblico, in ambito nazionale e internazionale. Dopo le installazioni presso l’Università Roma Tre e al Quirinale (Piano Nobile, Lungamanica), l’artista entra ora nella collezione permanente della GNAMC.

Il Museo Rigenera è un progetto nato per sostenere iniziative di rigenerazione urbana a base culturale, occasioni importanti per una progettualità condivisa e una partecipazione consapevole dei cittadini – dichiara il Direttore Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, Angelo Piero Cappello – La cultura ha un ruolo fondamentale per attivare processi di trasformazione e riutilizzo di spazi degradati o abbandonati, valorizzando quanto già esistente e favorendo la crea-zione di comunità. In quest’ottica, gli istituti del Ministero della Cultura diventano interlocutori privilegiati per percepire le esigenze del territorio e rendersi parte attiva del processo di trasformazione, anche – come nel caso di Waterbones di Cecchini – per la produzione di nuove opere a partire dal coinvolgimento di comunità residenti nelle periferie”.

Nel progetto, Waterbones (the social diagram) 2025, l’opera d’arte si configura come metafora visiva delle interconnessioni umane” ha dichiarato l’artista Loris Cecchini.

Con il proprio progetto, selezionato da “Il Museo Rigenera”, la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea rafforza la sua missione di museo promotore della creatività del presente, rivolgendosi in particolare alle periferie e ai giovani – dichiara la direttrice della GNAMC Renata Cristina Mazzantini – Sviluppando la pratica della “socially engaged art”, pensata come strumento di rigenerazione urbana, di promozione della cittadinanza attiva e della coesione sociale, la Galleria arricchisce anche il proprio patrimonio con l’acquisizione di una preziosa opera d’arte del maestro Loris Cecchini”

Waterbones di Loris Cecchini è stata per noi molto più di un’opera d’arte: è stata strumento di conoscenza e ponte di curiosità, è diventata, anche se per breve tempo, un simbolo di coesione e identità per il quartiere – afferma Rosella Milesi Saraval, presidente di Amici di Edoardo. La rigenerazione urbana è prima di tutto rigenerazione umana, e questa esperienza ci lascia una comunità rafforzata e connessa. Da qui la nostra associazione riparte, convinta che l’arte sia uno strumento potente di inclusione sociale.”

INFO

Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea 
Roma, Viale delle Belle Arti, 131 
gnamc.cultura.gov.it

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