“UNA, DOPPIA, COLLETTIVA. L’identità al tempo del Metaverso” la mostra presentata da CUBO, museo d’impresa del Gruppo Unipol, è un viaggio tra arte e tecnologie contemporanee per riflettere sull’identità, le relazioni e la loro evoluzione.
Fino al 31 maggio, nelle sue due sedi di Porta Europa e Torre Unipol, LaTurbo Avedon, Auriea Harvey, Kamilia Kard e Mara Oscar Cassiani attraverso una serie poliedrica di opere e formati, affrontano temi attuali e problematici.
La liveness digitale, le relazioni tossiche online, il rapporto tra essere umano e intelligenza artificiale vengono affrontati attraverso opere inedite e altri lavori già esposti in altri ambiti internazionali.
Quattro media artist impegnate nella ricerca sociale che utilizzano nuovi formati digitali con linguaggi sperimentali per sensibilizzare il pubblico e riflettere sul valore della fisicità dell’essere umano.
L’esposizione, curata da Federica Patti e Claudio Musso, rientra nell’ottava edizione di “das – dialoghi artistici sperimentali”, la rassegna trasversale dedicata al dialogo artistico e culturale sui temi della contemporaneità.
Nei primi giorni, in occasione di Art City Bologna 2025, le artiste saranno coinvolte in workshop, performance live e talk per restituire il senso di una mostra straordinariamente intensa a livello relazionale. Momenti di incontro e di approfondimento sui temi e sui linguaggi delle artiste si terranno per tutta la durata della rassegna “das 08”, fino a maggio 2025.
LE OPERE
“Cusp (Outside/Inside)”, della serie “Materia”, è l’ultima creazione delle artiste che si celano dietro l’identità di LaTurbo Avedon, presentata per la prima volta in Italia a CUBO come installazione e come live streaming. L’opera prevede la partecipazione attiva del pubblico nel flusso di creazione dell’estetica dei luoghi che abita, della figura dell’avatar e della sua identità.
“Permanent Sunset” è invece la video documentazione di una performance in-game ongoing in cui LaTurbo Avedon sceglie di sganciarsi dalle attività dei videogiochi per cercare uno spazio
contemplativo, oziando nei tramonti creati in questi mondi virtuali. Recentemente acquisito da
importanti collezioni come Onassis Foundation e Julia Stoschek Collection, questo autoritratto di Avedon è divenuto icona di una forma di esistenzialismo online, neoromantico 4.0.
Si tratta di un’opera in progress che esplora la possibilità di innamorarsi di un’intelligenza artificiale, quella di Mara Oscar Cassiani, dal titolo “AI Love, Ghosts and Uncanny Valleys. I Broke Up with my AI and Will Never Download Them Again” che riflette sullo sviluppo delle relazioni e delle interazioni tra utenti e intelligenza artificiale. L’installazione, vincitrice del RE: HUMANISM Prize 2023, si compone di video disposti su un tappeto naturale che accoglie morbidi cuscini a forma di cuore sui quali sono stampati ritratti dell’IA personificata e presenta una visione distopica in cui l’IA viene descritta come compagna ideale attraverso review di YouTube, monitor, applicazioni e gadget.
Con la serie “The Mystery” Auriea Harvey – artista pioniera della net-art – porta in mostra nuovi lavori scultorei realizzati in stampa digitale 3D. Cifra stilistica di Harvey è il binomio fra riproposizione fisica e digitale delle sculture: da sempre interessata alla sensuale tensione tra digitale e fisico, nelle sue sculture propone una sintesi di narrazioni personali e di sviluppo dei personaggi rappresentati, rendendo visibile il non raccontato attraverso la forma, l’interazione e l’immersione. In Torre Unipol è presentata “The Mystery v5-dv2 (chroma screen)” scultura digitale fruibile attraverso la realtà aumentata.
“Toxic Garden” è un ambiente virtuale ed esperienza interattiva progettata da Kamilia Kard in una mappa di Roblox, uno dei giochi più popolari al mondo, con milioni di utenti attivi ogni giorno. Trasformati in una delle sette piante velenose che abitano l’ambiente, i partecipanti danzano insieme, in una coreografia composta dall’artista utilizzando la motion capture e l’intelligenza artificiale per catturare ed elaborare i movimenti di quattro danzatrici professioniste. In “Toxic Garden” le piante velenose danno forma a uno scenario in cui gli utenti possono relazionarsi tra loro e con l’ambiente circostante. Il risultato è un luogo online dove individui di diverse generazioni e genere possono incontrarsi, socializzare e riflettere collettivamente sull’inclusione, la parità di genere e il pericolo di comportamenti manipolatori.
Nella sede di CUBO in Porta Europa il progetto si concentra invece sull’elemento gestuale, sulle sensazioni e le relazioni che si creano o che scaturiscono nel virtuale. Nelle culture digitali, linguaggi come la danza e il ritratto diventano sistemi relazionali di condivisione emotiva, che si avvalgono di strumenti e dispositivi in grado di portare gli utenti ad abitare, da protagonisti, i luoghi che loro stessi hanno modellato.
Prende spunto dalla frequente associazione tra “IA” e “donna”, l’installazione video corredata da tre sculture realizzate con la stampa 3D “HERbarium – Dancing for an AI” di Kamilia Kard. La tecno-stregoneria, la sessualizzazione e la femminilità compaiono spesso nelle personificazioni contemporanee dell’IA e in questo progetto performativo e multimediale di danza interspecie l’artista esplora la relazione tra corpo umano e mondo vegetale attraverso l’occhio dell’IA, in una coreografia in cui corpi umani, piante velenose e IA, come “streghe digitali”, danzano insieme, influenzandosi.
Inedite sono le opere presentate da Auriea Harvey anche nella sede di Porta Europa dove sono esposte “The Mystery v5-dv3 (Fools Gold)” e “The Mystery v5-dv2 (Gold Stack Bricks)”, ovvero una scultura in bronzo con relativa versione digitale. Una poetica, la sua, che spesso inizia dalle sue stesse forme corporee e che trasforma le sculture attraverso la manipolazione materica, sia fisica che digitale,stampandole anche in 3D. Per la serie scultorea “The Mistery”, che si contraddistingue per la grana materica in cui spiccano gli elementi riconducibili a teschi e al volto di Harvey, l’artista combina processi digitali e corporei per creare sculture nello spazio fisico e nella realtà mista. Novità di questa produzione, il forte richiamo ad estetiche latino-americane e ad oggetti tradizionali sciamanici.
“Stay Cute UWU+La Fauna 2k25 (Web, year 2020-2025)” di Mara Oscar Cassiani è la video installazione che documenta la web performance – che si terrà online poco prima dell’apertura della mostra, lunedì 3 febbraio – durante la quale l’artista e un gruppo di performer eseguono una coreografia per webcam coordinata e diretta dall’autrice.
“Stay Cute _ UWU” è il nuovo capitolo della serie “La Fauna, I Am Dancing in a Room”: un lavoro sulla diffusione delle micro coreografie che viaggiano in Rete. Mentre ogni giorno milioni di utenti caricano l’immagine delle proprie camere da letto online, i gesti che al loro interno vengono compiuti risultano ormai come un’infinita coreografia, espressione performativa di un linguaggio reciproco senza confini.
PUBLIC PROGRAM das.08:
● Venerdì 7 febbraio ore 18:00, con replica alle 19:30 e 21:00, in Torre Unipol: “HERbarium – Dancing for an AI” di Kamilia Kard > Performance live
● Sabato 8 febbraio ore 17:00, in Porta Europa: “Meet the artist w/Auriea Harvey” in dialogo
con Claudio Musso > Incontro di approfondimento sulla ricerca e sulla produzione di Auriea
Harvey, che vede l’artista in dialogo con Claudio Musso, curatore di das.08.
● Sabato 8 febbraio ore 19:00 in Torre Unipol: “Meet the artist w/Kamilia Kard” in dialogo con Federica Patti > Incontro di approfondimento del lavoro artistico di Kamilia Kard in cui il
pubblico viene accompagnato alla scoperta di “Toxic Garden”, esperienza partecipativa online
progettata dall’artista.
● Sabato 8 febbraio ore 21:30, in Unipol Auditorium Enea Mazzoli: dasLIVE “Suono in un Tempo Trasfigurato” by Bono-Burattini > L’album di Francesca Bono e Vittoria Burattini “Suono in un Tempo Trasfigurato” esplora paesaggi sonori circolari e ritmi psichedelici, unendo jazz
cosmico, library music e influenze della sperimentazione italiana anni ’70, intrecciando
elettronica, wave sperimentale e atmosfere sci-fi con un uso misurato del canto – e una
produzione curata da Stefano Pilia.
● Domenica 9 febbraio ore 16:30, in Porta Europa: NEU radio live > Morra mc sarà l’host di una diretta radiofonica. La sua sonorizzazione ispirata ad alcune delle tematiche della mostra
espande lo spazio dell’esperienza grazie alle sonorità della musica elettronica. Ospiti della
diretta alcune delle artiste, Federica Patti e Claudio Musso.
● Domenica 9 febbraio ore 18:00, al link: https://www.cubounipol.it/it/eventi/la-turbo-avedon-studio-visit LaTurbo Avedon studio visit > Evento in diretta dallo studio virtuale di LaTurbo Avedon per approfondirne la ricerca artistica
● venerdì 21 marzo ore 18:00, in Porta Europa: “Meet the artist w/Mara Oscar Cassiani” in
dialogo con Claudio Musso e Federica Patti > Incontro di approfondimento sulla ricerca e sulla
produzione di Mara Oscar Cassiani che vede l’artista in dialogo con i curatori di das.08.
INFO
UNA, DOPPIA, COLLETTIVA. L’identità al tempo del Metaverso
A cura di Federica Patti e Claudio Musso
Dal 7 febbraio – 31 maggio 2025
CUBO in Porta Europa – Piazza Sergio Vieira de Mello, 3/5, Bologna, e CUBO in Torre Unipol – Via Larga, 8, Bologna
Ingresso libero