Stiamo tornando alla normalità e proseguono anche in questa nuova fase dell’emergenza pandemica gli Studio Visit on line dove, in maniera virtuale, entriamo nei luoghi all’interno dei quali gli artisti realizzano le loro idee creative e chiacchieriamo un po’ con loro della loro arte, delle varie opere, della loro quotidianità ritrovata e scopriamo quali sono le loro capsule di sopravvivenza alla riapertura e al ritorno alla normalità.
L’appuntamento di oggi è con: FRANCESCA GENOVESE
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ABOUT FRANCESCA GENOVESE
Nata a Matera nel 1984, diplomata al Liceo Artistico. Laureata in pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Lecce e dal 2008 vive e lavora a Berlino.
Francesca Genovese osserva l’intimo “spazio” in cui l’uomo si interroga.
L’intimità è posta come un’urgenza: un richiamo ad abbracciare la parte incontaminata dell’essere e a scoprire le fragilità più profonde dell’individuo, che lotta per rivelarsi e identificarsi in una società che guarda con prepotenza alle apparenze.
Solitarie ed elusive, le figure galleggiano sospese in pose statiche, abitando una dimensione atemporale, ancorate in un’azione che non si svolge, ma che si dilata. Entità inconsapevoli, esposte agli sguardi dello spettatore, ma incapaci di ricambiare lo sguardo a loro volta.
Da un punto di vista intimo e personale, Genovese affronta la sensualità e la fisicità ispirandosi alla iconografia della pittura cristiana, per sottolineare quella dicotomia percepita tra corpo e spazio, tra se stesso e l’altro, tra giudizio e colpevolezza.
È nell’ indagare sulla fragilità di ciò che è più intimo in noi, che si pone tra tante una domanda: che cosa ci attrae? La punizione della colpa o il suo trionfo?
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