Dal 26 febbraio all’8 maggio 2022, il Museo MA*GA di Gallarate (VA) inaugura la stagione espositiva 2022 con tre iniziative di grande interesse: le due personali di Chiara Dynys e di Michele Lombardelli e una ricognizione sulla collezione del museo gallaratese.
Melancholia di Chiara Dynys, curata da Alessandro Castiglioni, presenta 20 opere inedite che esplorano l’immaginario filmico che ha da sempre caratterizzato la ricerca dell’artista.
La parola Melancholia sintetizza una serie di molteplici questioni a cui la mostra fa riferimento: dal temperamento saturnino che, secondo la tradizione medievale, è sempre stato caratteristico dell’artista, ai molteplici riferimenti alla storia dell’arte e soprattutto a quella del cinema.
Nella mostra, infatti, la poetica dell’artista è disvelata attraverso le suggestioni che le giungono da alcuni registi centrali nella storia del cinema, da Roberto Rossellini a Lars Von Trier, da Jane Campion a Federico Fellini. La luce e lo spazio trasfigurano le narrazioni e le immagini in movimento e attraversano gli ambienti del percorso espositivo, appositamente pensato per il MA*GA.
Tra le opere esposte anche il suggestivo ciclo dei Kaleidos, forme riflettenti che modificano la percezione e ingannano la vista dello spettatore, come suggestioni racchiuse in un caleidoscopio.
In occasione della rassegna, negli spazi della biblioteca dell’HIC – Hub degli Istituti Culturali della Città di Gallarate, verrà presentata l’installazione permanente Enlightening Books, donata al museo grazie a WEM, Empowering Art Platform, innovativa piattaforma che ha l’obiettivo di trovare nuove forme di diffusione e supporto alle arti visive contemporanee.
L’esposizione Untitled di Michele Lombardelli (Cremona, 1968), curata da Vittoria Broggini, muove dalle opere pittoriche degli ultimi anni intrecciando i diversi linguaggi sperimentati dall’artista, evidenziando come l’interesse, la ricerca e il pensiero laterale di Lombardelli si muovano contemporaneamente verso la pittura come segno, l’immagine fotografica come testo, il libro come oggetto d’indagine, e il suono come materia di esplorazione.
Al MA*GA si troverà una serie di dipinti recenti, fondati su rigorose variazioni cromatiche e geometriche che non escludono l’imprevisto e, al contempo, riformulano l’idea di astrazione, dissolvendo qualsiasi connessione referenziale con la rappresentabilità del reale.
Cuore della rassegna è la sezione dedicata alla produzione fotografica, alle serigrafie e alla manipolazione elettroacustica ed estetica del suono.
Il percorso espositivo si completa con la sezione allestita all’interno delle sale ViaMilanoLounge all’aeroporto di Milano Malpensa T1.
Contemporaneamente, il MA*GA ospita la mostra Geografie. Raccontare i tempi, raccontare i luoghi, che nasce dal riallestimento della collezione del museo gallaratese.
Il progetto, curato da Emma Zanella e Alessandro Castiglioni, rispettivamente direttrice e conservatore del MA*GA, sviluppa un ambito di ricerca pluriennale che ha dedica alla collezione vista come un momento di approfondimento e di innovazione che, attraverso la selezione di opere scelte, permette di raccontare la contemporaneità sotto una prospettiva inedita.
La mostra ruota attorno al rapporto che lega lo spazio al tempo e alla capacità dell’arte di raccontare i tempi e i luoghi della nostra contemporaneità.
Il percorso espositivo si apre con una serie di dipinti che affrontano in modo diretto o indiretto il tema della Seconda guerra mondiale e della ricostruzione postbellica a cavallo tra gli anni Quaranta e Cinquanta del secolo scorso, come L’Urto di Emilio Vedova o La Pace di Ennio Morlotti.
Una seconda linea di ricerca propone due idee di spazio a confronto che, in modo trasversale, caratterizzano gli anni sessanta e settanta: la dimensione spaziale più scientifica, ovvero quella delle scoperte cosmiche e del raggiungimento della Luna, e lo spazio politico del movimento, della lotta e della contestazione che porta a forme più elaborate di arte concettuale e architettura radicale, qui approfondite attraverso autori quali Lucio Fontana, Ugo La Pietra, Nanda Vigo, Mirella Bentivoglio e la riapertura dell’ambiente Spazio Elastico di Gianni Colombo dopo un lavoro di analisi conservativa sviluppato insieme all’Archivio Colombo.
La rassegna si chiude con alcune importanti e recenti acquisizioni del MA*GA, mai esposte prima nel percorso della collezione permanente, come Produttivo di Giorgio Andreotta Calò, Note on Historical Amnesia pt 2 (loop) di Alessandra Ferrini, Senza titolo di Armin Linke e quelle entrate in collezione grazie al progetto Italian Council come Lo Spettro di Malthus di Marzia Migliora, Historia di Francesco Bertocco e Zwischen nicht mehr und noch nicht (Tra non più e non ancora) di Nicola Pellegrini e Ottonella Mocellin.
Proseguono anche le giornate a ingresso gratuito targate Ricola. Venerdì 4 marzo, 1° aprile e 6 maggio 2022, dalle 14 alle 18 fino a esaurimento posti, l’azienda svizzera offrirà l’ingresso a tutti i visitatori e darà loro il benvenuto con la degustazione delle sue benefiche tisane presso il bar del MA*GA a partire dalle ore 15.
INFO
CHIARA DYNYS. Melancholia
MICHELE LOMBARDELLI. Untitled
GEOGRAFIE. Raccontare i tempi, raccontare i luoghi
Gallarate (VA), Museo MA*GA (via E. De Magri 1)
Dal 26 febbraio – 8 maggio 2022
Orari: martedì, mercoledì, giovedì e venerdì: ore 10.00 – 18.00
sabato e domenica: 11.00 – 19.00
www.museomaga.it