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TOGETTHERE With a Woman a Venezia

Fino al 24 novembre, l’Oratorio dei Crociferi di Venezia ospita la mostra TOGETHER WITH A WOMAN, un incontro di universi femminili che esplora la forza, la creatività e la condizione di “straniera” che caratterizza l’esperienza femminile, tanto nel mondo esterno quanto in quello interiore.

Questa mostra, curata da Marika Parsadanelli Wardell, si pone come un tributo alle donne e alle loro storie, riflettendo su come le differenze culturali e generazionali possano trasformarsi in un’opportunità di connessione e crescita.

Un tema universale: lo straniero come specchio di sé

La figura dello straniero, da sempre presente nel linguaggio e nella cultura, assume una molteplicità di significati, ma in questo contesto rimane simbolo di alterità e di una continua relazione con l’altro. Dalla parola “xenox” dei Greci a “hostis” dei Latini, l’idea di straniero si evolve nel tempo, ma non perde mai il suo significato di figura “altra”, che allo stesso tempo riflette il nostro essere. Le tredici artiste selezionate per la mostra ci invitano a vedere le differenze non come ostacoli, ma come ponti che permettono di evolvere, connettersi e costruire legami significativi, guardando al passato e al presente per aiutare a plasmare il futuro.

TOGETHER: un manifesto di sorellanza e collaborazione

Il titolo TOGETHER WITH A WOMAN si compone di due significati: “insieme con una donna” e “raggiungere un obiettivo con una donna”, riflettendo il valore della collaborazione e della sorellanza. Questi concetti si esprimono attraverso un percorso di condivisione, diritti e uguaglianza, in cui l’arte diventa uno strumento per affermare il valore delle donne e per dare loro una voce più forte e visibile nella società. Il gioco di parole nel titolo (“Together” e “To get there”) rappresenta una connessione profonda tra donne di epoche e culture diverse, unendo passato e presente in un dialogo che trova spazio in uno “spazio sacro”.

Un percorso espositivo di emozioni e riflessioni

Il percorso espositivo si presenta come un pellegrinaggio spirituale che invita i visitatori a riflettere su temi universali attraverso opere d’arte intense e vibranti. Le opere in mostra spaziano tra disegni, dipinti, installazioni, performance, video e arte digitale, e ognuna di esse è una metafora culturale dell’arte contemporanea che parla di introspezione, dell’esperienza di essere donna nel mondo. La scelta di coinvolgere artiste provenienti da vari paesi sottolinea l’importanza del dialogo interculturale e la valorizzazione delle identità in un mondo globalizzato.

La location: l’Oratorio dei Crociferi come simbolo di accoglienza

L’Oratorio dei Crociferi, scelta non casuale per ospitare la mostra, è un luogo emblematico della storia veneziana. Un tempo parte di un edificio medievale destinato ad accogliere pellegrini e crociati, nel XIV secolo divenne rifugio per donne in difficoltà. Qui, le donne trovavano non solo sostegno, ma anche l’opportunità di riscoprire se stesse e di apprendere mestieri manuali. In memoria di questo passato di accoglienza e sostegno, la curatrice ha scelto l’Oratorio dei Crociferi come palcoscenico ideale per il debutto italiano di TOGETHER WITH A WOMAN, rendendo omaggio alla storia delle donne attraverso l’arte.

GLI ARTISTI

AKSHITA LAD, cresciuta tra Mumbai e Dubai, pluripremiata con mostre in spazi come il Louvre e la Saatchi Art Gallery, Akshita Lad ha sviluppato uno stile che combina tradizione e modernità, esplorando temi di empowerment femminile e questioni sociali. La sua serie Flowers and Identity include opere come Masculine Grace, un ritratto che esplora la fluidità dell’identità di genere. Qui, un uomo africano è adornato da una rosa pesca, evocando un contrasto tra mascolinità e femminilità, e invitando a riflettere sull’identità personale.
VAKKI
Artista visiva sud coreana, che crea installazioni cinetiche e sonore, Vakki usa oggetti comuni trasformati in astrazioni geometriche e colori vivaci per rappresentare la ciclicità della vita. Nell’opera Echo of the Endless Cycle, una scultura multimediale, linee geometriche e giochi di luce suggeriscono uno spazio vivo e dinamico, invitando a riflettere sulla rigenerazione continua dell’esistenza.
EKATERINA KOMBAROVA
Nata in Russia, è fondatrice del brand Maison Kaleidoscope, Kombarova esplora l’amore come forza spirituale nelle sue opere astratte. Union For Love rappresenta le dinamiche tra principi maschili e femminili attraverso una tavolozza che unisce toni terrestri e celesti, simboleggiando l’amore come un ponte tra i mondi fisico e spirituale.
MYA WRIGHT
Artista emergente sudafricana, Mya Wright denuncia lo sfruttamento nell’industria della moda con l’installazione Help Yourselves. Tessuti strappati e grucce rotte rappresentano il lavoro minorile, con tag sparsi che simboleggiano 100.000 bambini sfruttati. L’opera invita il pubblico a riflettere sul costo umano della moda e promuove un dialogo per il cambiamento sociale.
ELISABETH WORONOFF
Direttrice artistica di ARTEOS, Woronoff affronta temi sociali e urbani. L’installazione SKRIK esplora il trauma dell’incesto con abiti bianchi sospesi e tessuti su cui i visitatori possono scrivere parole, trasformando l’opera in uno spazio di riflessione e guarigione collettiva.
MARIE JULIA BOLLANSÉE
Scultrice e performer belga, Bollansée combina performance rituali e scultura per esplorare la forza vitale. Nella performance Labyrinth, eseguita all’Oratorio dei Crociferi, l’artista usa sciarpe di lana per creare un percorso meditativo, simbolo di legame generazionale, invitando i visitatori a riflettere in silenzio.
AMÉLIE SCOTTA
Artista francese che esplora il rapporto tra l’architettura e l’individuo. Le sue opere, come la serie Withdraw, sovrappongono precisione grafica e inchiostro colorato, esprimendo il contrasto tra struttura e paesaggio, e riflettendo sul tema del ritiro come protezione o liberazione.
CHUU WAI
Artista birmana in esilio a Parigi, Chuu Wai affronta temi di dislocamento e resilienza femminile. In Within the Depths of My Heart, I Carry Yours, una figura femminile su tessuto tradizionale birmano è decorata con collage di vecchie fotografie, evocando il distacco e la lotta per ridefinire l’identità personale e collettiva.
PEGGY MILLEVILLE
tedesca, ma veneziana d’adozione, Milleville crea opere tra scultura e pittura che esplorano la trasformazione di Venezia. Mixed Media Exploration of Human Forms cattura la fluidità e i contrasti della città, con materiali e colori che riflettono la fragilità e la resistenza veneziana.
PAOLA TURRA
Artista veneziana, Paola Turra esplora leggerezza e trasparenza con materiali come la fuliggine di candela. In Luce e Leggerezza, i candelabri di Murano diventano simboli della fragilità e bellezza della luce veneziana, evocando una riflessione sull’immaterialità.
KARIN MINASIAN
Di origine armena, Karin Minasian esplora simboli spirituali con opere come Elevation, che riflette sulla vita eterna. Simboli come il rosso e le spirali dorate suggeriscono il passaggio dall’effimero all’eterno, invitando alla ricerca di significati più elevati.
NATALI AREFIEVA
nata a Marbella, fotografa e artista digitale, Arefieva esplora il simbolismo dell’oro con opere che uniscono fotografia e scultura. La sua ricerca sull’oro come luce e perfezione si ispira a contesti mitologici, creando un dialogo tra tradizione e innovazione.Il progetto Transformation esplora il cambiamento personale attraverso sculture di foglie, simbolo di metamorfosi e crescita. L’uso dell’oro richiama l’amore, la libertà e la luce interiore. Grazie all’improvvisazione e all’intelligenza artificiale, le sue opere invitano gli spettatori a riflettere sui propri percorsi di trasformazione, offrendo un messaggio di speranza e positività durante le transizioni.
MARIKA PARSADANELLI WARDELL, nata a Tbilisi di origine armena, ha una carriera internazionale che spazia dalla curatela di mostre come quella delle sculture di Auguste Rodin a San Pietroburgo e Mosca, alla collaborazione con marchi come Dior. Ha lavorato come relatrice all’Ermitage e ha curato mostre di rilievo, tra cui English Breakfast per il British Council. Dal 2022, ha promosso iniziative come TOGETHER with a Woman, una mostra di artiste donne a Venezia. La performance Veritas unisce astrazione, concettualità e simbolismo biblico, creando un forte dialogo con il pubblico. Marika intreccia temi cristiani e simboli complessi, utilizzando il numero e il colore delle rose, l’acqua che le contiene, e una melodia per guidare il pubblico in un’esperienza riflessiva sulla spiritualità e sull’esistenza.

LA GALLERY

INFO

TOGETTHERE with a Woman
Fino al 24.11. 2024
Oratorio dei Crociferi
Campo dei Gesuiti 4904- Venezia

ORARI DI VISITA
Lunedi – Giovedi 12-17
Venerdi – Domenica 10-17

www.togetthere.art

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