Il Monastero di San Benedetto Po accoglie una mostra che mette in cortocircuito la sacralità della tradizione con la vitalità dirompente dell’immaginario contemporaneo.
“Timeless Icons” è la personale dell’artista francese Jisbar, che sarà visitabile fino all’11 maggio 2025 all’interno del Refettorio monastico, in un ambiente carico di storia e suggestione.

Non è un caso che proprio il complesso monastico che ha visto il passaggio di figure come Martin Lutero, Giorgio Vasari, Torquato Tasso e Palladio ospiti ora Jisbar, al secolo Jean-Baptiste Launay (1989), artista noto per le sue riletture iconoclaste dei grandi capolavori dell’arte. Il dialogo che si instaura tra le sue tele e gli affreschi cinquecenteschi di Correggio e Girolamo Bonsignori non è semplice provocazione, ma una riflessione stratificata sulla sopravvivenza delle immagini, sulla loro circolazione e trasformazione nei codici visivi dell’oggi.
Classicità reinventata
Curata da Sandie Zanini e organizzata da Zanini Arte con il patrocinio della Città di San Benedetto Po, la mostra si articola in tre sezioni. Il percorso prende le mosse da un capolavoro del Rinascimento mantovano, l’Ultima Cena di Bonsignori, inserita in un affresco corale realizzato da Correggio per il Refettorio. Da qui si apre la prima sezione, dedicata alla Classicità. È in questo segmento che Jisbar interviene con la sua grammatica visiva, sovrapponendo simboli contemporanei – brand, slogan, personaggi della cultura di massa – a opere come la Nascita di Venere, il David, Amore e Psiche o le Tre Grazie, fino all’inevitabile Gioconda, da lui inviata nel 2019 nella stratosfera come omaggio postmoderno a Leonardo.
Dall’arte del Novecento al culto pop
La seconda sezione è un tributo a quegli artisti del Novecento che più hanno influenzato la visione di Jisbar: Warhol, Basquiat, Frida Kahlo, Picasso. Il loro spirito sovversivo, la loro capacità di penetrare il tessuto sociale e culturale del loro tempo, rivive nei quadri dell’artista francese attraverso un continuo rimescolamento di linguaggi e simboli. Le opere non sono citazioni, ma interpretazioni emotive, in cui l’ironia si accompagna a un profondo senso di reverenza per la storia dell’arte.
Icone globali e immaginario diffuso
L’ultima sezione della mostra si apre alle icone della cultura pop, da Freddie Mercury a Michael Jordan, da Kate Moss ai riferimenti cinematografici a Pulp Fiction, mescolando moda, musica, sport e lusso. I loghi di Ferrari, Rolex, Ducati, Armani, BMW, Patek Philippe si intrecciano a volti e figure familiari, restituendo un atlante visivo in cui nulla è più sacro, ma tutto è potenzialmente mitico.
Un ponte tra epoche
Con Timeless Icons, Jisbar trasforma il Monastero di Polirone in una soglia sospesa tra passato e presente, dove il sacro si fonde con il profano, la storia con l’attualità. Un’operazione che, lungi dall’essere effimera, ci interroga sulla durata e la mutevolezza dell’immagine, sul suo potere di raccontare epoche diverse parlando un linguaggio comune: quello dell’arte, che è sempre, inevitabilmente, contemporanea.

L’artista

Jean-Baptiste Launay, meglio conosciuto come Jisbar, è un artista pop-street francese nato nel 1989, che vive e lavora a Lisbona.
Espone in tutto il mondo: San Francisco, Los Angeles, New York, Miami, Londra, Parigi, Venezia, Istanbul, Losanna, Singapore, Mykonos, Australia, Gold Coast, Las Vegas. Oggi, Jisbar è una delle figure più rilevanti della sua generazione nel panorama internazionale della pop-street art.
Le sue opere sono conservate in musei prestigiosi, come il Manarat Al Saadiyat di Abu Dhabi e il Museo Nazionale della Storia dell’Immigrazione di Parigi. In quest’ultimo, Jisbar ha presentato il suo lavoro Love is the New Fame all’allora Presidente della Francia François Hollande, durante una mostra contro il razzismo e l’antisemitismo. Nel 2022 ha partecipato a una mostra immersiva al Museo del Louvre intitolata La Joconde.
Ha collaborato con importanti brand come 24H Le Mans, JM Weston, Armani, BMW, Ducati, LG, Yamaha Music e molti altri. Il suo ultimo grande progetto fonde innovazione, tradizione ed estetica per celebrare il lancio dell’orologio Cubitus del rinomato marchio di alta orologeria Patek Philippe.
Jisbar è noto soprattutto per le sue reinterpretazioni di capolavori della storia dell’arte, come la Gioconda, Frida Kahlo o il celebre dipinto del match di boxe tra Basquiat & Warhol.
Come artista impegnato, Jisbar sostiene ogni anno cause benefiche universali, come quelle per la protezione dell’ambiente e la lotta contro il razzismo.
Info
JISBAR
TIMELESS ICONS
Fino all’11 MAGGIO 2025
SAN BENEDETTO PO (MN) | MONASTERO DI POLIRONE