Ha inaugurato all’Ashmolean Museum di Oxford This Is What You Get, prima grande mostra istituzionale dedicata all’arte visiva di Stanley Donwood e Thom Yorke, protagonisti di una collaborazione lunga trent’anni e al centro dell’immaginario iconico dei Radiohead.
Oltre 180 opere – tra dipinti, incisioni, schizzi inediti e lavori digitali – tracciano un percorso che si intreccia con l’evoluzione musicale e concettuale della band britannica.
L’esposizione prende avvio dalla genesi di questa sinergia creativa, che nasce nel 1994 all’Università di Exeter, dove Donwood e Yorke si incontrano studiando rispettivamente belle arti e letteratura inglese. La loro prima collaborazione ufficiale si materializza nella copertina del singolo My Iron Lung e dell’album The Bends, con un’immagine ottenuta da fotogrammi di un manichino per rianimazione ripreso furtivamente in un ospedale di Oxford, simbolo di un’estetica che unisce umanità e distorsione tecnologica.
L’allestimento segue un ordine cronologico e tematico, mostrando come il progetto visivo non sia mai accessorio ma parte integrante della musica: ogni album Radiohead è accompagnato da un ampio ventaglio di immagini, molte delle quali rimangono fuori dalle copertine ma trovano spazio in booklet, vinili, merchandising e piattaforme digitali. Questo controllo artistico totale sulla dimensione visiva distingue la band, trasformando ogni uscita discografica in un’esperienza estetica complessa e coerente.
Tra i momenti più significativi, emerge l’approccio sperimentale alle tecnologie digitali adottato per OK Computer (1997), dove Donwood imponeva a sé stesso di non usare mai la funzione “annulla”, rendendo ogni errore un elemento costitutivo dell’immagine. A partire dal 2000, con Kid A, la pittura di Donwood acquisisce una dimensione monumentale, spesso con riferimenti all’attualità politica e sociale: dietro i paesaggi innevati si celano campi di concentramento e tracce di conflitti, dove la violenza è mascherata dalla neve, metafora di una realtà spesso negata o occultata.
Il lavoro congiunto si confronta con paesaggi molteplici – urbani, rurali, immaginari o interiori – sempre in dialogo con le sonorità e le atmosfere di ogni progetto musicale. Non mancano riflessioni sul rapporto con l’ambiente e la crisi ecologica, tema che attraversa anche la linoleografia per The Eraser (2006), il progetto solista di Yorke ispirato a un’alluvione in Cornovaglia, e i riferimenti alla natura antica di The King of Limbs (2011).
Un aspetto di particolare interesse è il materiale inedito esposto, tra taccuini, schizzi e appunti manoscritti da Yorke, che rivelano un processo creativo segnato da continue riscritture e dalla contaminazione tra parola e immagine. Il dialogo tra musica e arte visiva si fa così più tangibile, offrendo uno sguardo privilegiato sul retroterra intellettuale della band.
La mostra si chiude con le opere recenti legate ai progetti The Smile (A Light for Attracting Attention, 2022; Wall of Eyes e Cutouts, 2024), frutto di un lavoro condiviso durante la pandemia, caratterizzato da un uso più luminoso e aperto del colore, ispirato alla natura e alla cartografia concettuale. Per la prima volta, questi lavori sono stati tradotti in grandi arazzi, tessuti a Bruxelles e ora parte della collezione permanente dell’Ashmolean.
La curatrice Lena Fritsch sintetizza così l’essenza della mostra:
This Is What You Get riflette l’approccio creativo diretto, poetico e ironico di Donwood e Yorke, offrendo una nuova prospettiva sull’arte delle copertine e sul complesso intreccio tra musica, immagine e testo”.
L’esposizione, visitabile fino a fine anno, rappresenta non solo un omaggio a una delle collaborazioni più durature e influenti nel panorama artistico contemporaneo, ma anche un’occasione per riflettere sul valore dell’arte visiva come componente inscindibile dell’esperienza musicale.
GALLERY
INFO
THIS IS WHAT YOU GET
STANLEY DONWOOD | RADIOHEAD | THOM YORKE
6 Aug 2025 – 11 Jan 2026
Ashmolean Museum Oxford