SUITCASE PROJECT Ultima tappa del viaggio

Ultima tappa del viaggio per il Suitcase Project. La mostra nello spazio particolare di Seventh sarà l’ultima tappa del SUITCASE PROJECT, il progetto di mostra itinerante ideato da Erika Lacava che ha raccolto e fatto viaggiare all’interno di una valigia le opere di piccolo formato di 7 artisti tra emergenti e affermati, chiamati a interpretare il tema del viaggio.

Il viaggio è iniziato a Milano a Novembre 2018 e ha toccato 7 sedi in tutta Italia, in gallerie scelte dagli artisti tra Lombardia, Veneto, Emilia Romagna e Sardegna. Le mostre sono state allestite direttamente dagli artisti che hanno ottenuto mostre ogni volta differenti.
L’ultima tappa del viaggio vedrà come protagonista lo stesso spettatore, invitato ad aprire la valigia e ad allestire la sua “propria” mostra personale con le opere in essa contenute.

Il progetto ha tratto ispirazione dal metodo adottato negli anni ’60 da Lucy Lippard, critica d’arte e curatrice statunitense, per organizzare le “Number shows”, mostre d’arte concettuale, smaterializzate, che viaggiavano di artista in artista, di Paese in Paese, con le istruzioni di realizzazione contenute in una valigia. La prima mostra in valigia venne realizzata dalla Lippart nel 1968: in occasione dei 50 anni di questo metodo espositivo, “Suitcase Project” ha voluto rendere omaggio a questo mezzo di trasporto leggero che facilita la diffusione dell’arte attivando dinamiche singolari di interazione tra artisti, opere e sedi di mostra. Per ognuna delle sedi ospitanti gli artisti hanno infatti avuto totale libertà di allestimento, nella convinzione che ogni sguardo, in special modo d’artista, possa fornire una narrazione differente.

Venti le piccole opere presenti in valigia: dalla riflessione di Fabio Adani sui “Confini”, con opere quasi evanescenti abbinate in dittico a fotografie, agli “Skyline” delle Dolomiti di Annamaria Gelmi con montagne svuotate per valorizzarne il profilo, fino alle cime rosa al tramonto accennate dai fili rossi di Dado Schapira. Dai paesaggi lacustri dell’“Inventario del Novecento con la mano sinistra” di Lucia Pescador, alle “Dolci Mete” di Fabio Presti, paesaggi rotondi e materici di gesso e ruggine. Dagli “Orizzonti” nebbiosi di Fabio Refosco, frammenti della linea di confine tra terra e cielo, alle esplorazioni del sottosuolo nei “Contemporary fossils” di Alessandro Lobino, carotaggi in resina e pane carasau.

L’ultima tappa del progetto, a Milano, conclude circolarmente il viaggio accogliendo i visitatori con un’ultima performance che aggiunge alla necessità della fruizione individuale legata al Covid la possibilità di un allestimento individuale, e quindi di personalizzazione della mostra. Gli allestimenti degli spettatori saranno fotografati e documentati.
La mostra è aperta dal 6 al 31 Luglio 2020, su appuntamento.

INFO

Ultima tappa del viaggio
Performance di allestimento individuale
6-31 Luglio 2020 | Seventh
via Settimo Milanese 25, 20153 Milano

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