#studiovisitonline: FRANCESCO JODICE

Periodo di ripaertura e proseguono anche in questa nuova fase dell’emergenza pandemica gli Studio Visit on line dove, in maniera virtuale, entriamo nei luoghi all’interno dei quali gli artisti realizzano, in questo periodo di emergenza, le loro idee creative e chiacchieriamo un po’ con loro della loro arte, delle varie opere, del particolare momento in cui stiamo vivendo e scopriamo quale è il loro Manuale di sopravvivenza alla riapertura e alla Fase 2.

L’appuntamento di oggi è con: FRANCESCO JODICE

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ABOUT FRANCESCO JODICE

Francesco Jodice è nato a Napoli nel 1967. Vive a Milano.
La sua ricerca artistica indaga i mutamenti del paesaggio sociale contemporaneo, con particolare attenzione ai fenomeni di antropologia urbana e alla produzione di nuovi processi di partecipazione.

I suoi progetti mirano alla costruzione di un terreno comune tra arte e geopolitica, proponendo la pratica artistica come poetica civile. Insegna al Biennio di Arti Visive e Studi Curatoriali e al Master in Photography and Visual Design presso NABA – Nuova Accademia di Belle Arti di Milano. È stato tra i fondatori dei collettivi Multiplicity e Zapruder. Ha partecipato a grandi mostre collettive come Documenta, la Biennale di Venezia, la Biennale di São Paulo, la Triennale dell’ICP di New York, la seconda Biennale di Yinchuan e ha esposto al Castello di Rivoli (Torino), alla Tate Modern (Londra) e al Prado (Madrid).

Tra i suoi progetti principali ci sono l’atlante fotografico What We Want, un osservatorio sulle modificazioni del paesaggio in quanto proiezione dei desideri collettivi, l’archivio di pedinamenti urbani The Secret Traces e la trilogia di film sulle nuove forme di urbanesimo Citytellers. I suoi lavori più recenti – Atlante, American Recordings, West e Rivoluzioni – esplorano i possibili scenari futuri dell’Occidente.

WEB & SOCIAL

francescojodice.com/

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