E’ stata inaugurata la personale “Sinfonie” di Bianca Beghin, esposizione che permetterà di mettere in luce personalità e aspetti del pensiero intimo e creativo dell’artista e sarà visitabile fino all’11 Aprile.
Dal saggio critico di Lucia Spolverini:
“Gli alberi sono come noi: “radici per terra e testa verso il cielo”. Oltre a permettere la vita, ne sono anche la perfetta “metafora”, il respiro dell’anima che rimanda all’esistere.
Sono l’essenza dell’essere umano, che il mondo vegetale incarna straordinariamente, come lo sa incarnare l’artista Bianca Beghin.
Il tratto poetico del suo colore diviene segno che muta da una rappresentazione del reale, per dare spazio a giochi informali in cui l’artista sembra far convergere emozioni travolgenti e calme interiori. Colori che richiamano l’attaccamento alla terra, alla vita, da far supporre che l’artista auspichi una riconciliazione ed una “sinfonia” ancor più profonda tra uomo e natura.
Colori che sembrano spicchi di terra, di alberi, ritagli di natura a cui aggrapparsi, a cui conferire luci e linguaggi diversi. Le sue Sinfonie pittoriche sono intrise di poesia e melodie cromatiche.
Il cardine della sua arte è “il vero” visibile agli occhi ma comprensibile nella sua profondità ed interezza solo con l’ausilio dei sentimenti che risiedono nei suoi dipinti descritti da cromie, gesti e espressioni accompagnate dal fascino di un silenzio musicale. Ogni tocco pittorico racchiude un simbolico silenzio, in cui l’uomo riscosée se stesso, ritrovando quel dettaglio nascosto che è il “quid” della propria esistenza nel mondo, e l’arte di Bianca Beghin ne è l’ausilio fittissimo per l’anima. Sinfonie, poesia e pittura rimandano alla sua arte narrante, in cui ognuno può ravvisare un proprio e intimo dettaglio.”
Il Veneto e la sua “policromia” morfologica fanno da culla a Bianca Beghin: quel suolo, così unico, sembra intrecciare un giaciglio naturale, che la predispone, indi, sin dalla tenera età, a percepire un legame simbiotico con la Natura, mater genera et magistra vitae.
Essa stessa depone, tra le sue mani, un intuitivo talento, che sboccia, allora, sulle tele, durante l’adolescenza. In concomitanza agli studi classici, che la vedono conseguire una laurea in lettere, affronta, nel tempo, studi, con maestri di nota fama, tra cui si distinguono Andreas Kramer, col quale approfondisce la personalità del colore, e Vittorio Bustaffa, pittore e illustratore padovano. Le tecniche, così, si raffinano, evolvendo in interessanti composizioni estetiche: gesto e colore, ivi, si uniscono, maturando una cifra distintiva unica. Il lato fisico si perde, quando il colore, tra le mani dell’artista, si eleva a virtuosismi tonali, la cui sinergia, con la forza segnica, evoca stati poco emozionali, che coinvolgono l’osservatore, laddove la pittura è esperienza trascendentale. Il suo temperamento artistico trova, immediatamente, consensi, e da parte della critica e da parte del pubblico, dapprima in Italia e, poi, all’estero; numerose le performance d’arte collettive, che la vedono esperirsi, tra la penisola, la Germania, l’Austria, la Spagna e gli Stati Uniti. Attualmente, vive e lavora a Selvazzano Dentro, in provincia di Padova (Maria Marchese).
INFO
SINFONIE Personale di pittura di BIANCA BEGHIN
Fino all’ 11 aprile 2023
SPAZIO SV – SCOLETTA DI SAN ZACCARIA
Campo San Zaccaria, Castello, Venezia