Fino al 7 settembre 2025, la Cavallerizza – Centro della Fotografia italiana a Brescia, accoglie i due nuovi appuntamenti della ottava edizione del Brescia Photo Festival.
La prima, è la personale di Sandy Skoglund, dal titolo Nel paese delle meraviglie.
La mostra, organizzata in collaborazione con Paci Contemporary (Brescia-Porto Cervo, IT), galleria di riferimento dell’artista, presenta circa settanta fotografie di grande e medio formato, che spaziano dai primi progetti come American vacation motel cabins (1974) e Reflections in a mobile home (1977), dove già emergono i temi caratteristici dell’interno domestico e della sua trasformazione in luogo dove convivono quotidianità e aspetti fiabeschi, alle più famose opere di staged photography degli anni ’90, di cui è una delle maggiori esponenti, in cui rivisita ambienti familiari dai colori improbabili, invasi da scoiattoli, pesci volanti, gatti verdi e altro ancora, fino ad arrivare a Winter (2008-2018) uno dei suoi lavori più apprezzati e riconosciuti; secondo capitolo della serie The Four Seasons, dove Sandy Skoglund propone una visione unica dell’inverno, popolata da sculture di gufi e fiocchi di neve, denominati Eyeflakes.
Artista statunitense, Sandy Skoglund (Weymouth, Massachusetts, 1946), le cui opere sono conservate nelle più prestigiose collezioni a livello mondiale, dal Centre Pompidou di Parigi al Getty Museum di Los Angeles, dal Metropolitan Museum of Art e al Whitney Museum di New York al Denver Museum, è famosa per le ambientazioni di un universo surreale nel quale oggetti, architetture e comparse si compongono sotto la sua attenta regia. Le sue immagini sono frutto di un lungo e minuzioso lavoro, che parte dalla costruzione di un set che poi l’artista fotografa; in questa scenografia, ogni elemento è un’opera a sé stante; le figure che la abitano, realizzate a mano con varie tecniche, dalla terracotta al bronzo, alla modellazione digitale in 3D, danno corpo a una idea di opera d’arte totale, dove convivono il momento installativo, scultoreo e fotografico.
Lo scatto di ogni singola rappresentazione è solo il gesto finale di un processo che spesso richiede parecchi mesi per la sua attenta e meticolosa composizione.
Contemporaneamente, la Cavallerizza ospita un omaggio a Tinto Brass, uno dei protagonisti più controversi del cinema nazionale e internazionale.
L’esposizione, dal titolo TANTO DI TINTO. L’erotismo secondo Tinto Brass, curata da Renato Corsini e Caterina Varzi, curatrice dell’Archivio Tinto Brass e della valorizzazione della sua opera.
La mostra si sviluppa attraverso una raccolta di oltre 100 scatti di Gianfranco Salis, fotografo che da oltre quarant’anni condivide con il regista veneziano un intenso sodalizio artistico, e ripercorre il periodo erotico della produzione brassiana – da La chiave (1983) a Hotel Courbet (2009).
La rassegna documenta il percorso creativo di Brass, tra fotografie di scena e momenti fuori dal set, offrendo uno sguardo originale sull’esperienza umana e artistica che ha animato la sua carriera cinematografica.
Una sezione speciale è dedicata a Tenera è la carne, film rimasto incompiuto a causa della scomparsa del produttore dopo sole tre settimane di riprese. Le immagini raccolte da Salis durante quel breve periodo restituiscono la forza visiva di un’opera mai terminata, ma ancora viva nella memoria del regista.
Completa l’allestimento una selezione di manifesti cinematografici, testimoni dell’evoluzione grafica e comunicativa dell’universo brassiano, tra suggestioni visive, provocazione e libertà espressiva.
Fino al 24 agosto 2025, al Museo di Santa Giulia a Brescia, prosegue l’ampia retrospettiva – la prima vera antologica mai organizzata in Italia – in grado di ripercorrere l’intera carriera di Joel Meyerowitz (New York, 1938), uno dei protagonisti della scena fotografica contemporanea.
La rassegna, curata da Denis Curti, promossa da Comune di Brescia e Fondazione Brescia Musei, in collaborazione con il Joel Meyerowitz Photography Archive di New York, presenta oltre 90 immagini organizzate per capitoli tematici, molte delle quali hanno contribuito a ridefinire il concetto di Street photography, all’interno del quale Joel Meyerowitz fa il suo ingresso introducendo l’uso del colore per interpretare e cogliere appieno la complessità del mondo moderno. (Catalogo Skira)
Info
SANDY SKOGLUND. Nel paese delle meraviglie
TANTO DI TINTO. L’erotismo secondo Tinto Brass
Brescia, CAVALLERIZZA – Centro della Fotografia italiana (via F.lli Cairoli 9)
14 giugno – 7 settembre 2025