Roger Ballen, Intruder, 2020, stampa con pigmenti d'archivio su carta Hahnemühle fotografica perlata di cotone, 91 x 91 cm

Roger Ballen. Spirits and Spaces da BUILDING TERZO PIANO a Milano

BUILDING Terzo Piano inaugura una nuova collaborazione con uno degli artisti più visionari della fotografia contemporanea: Roger Ballen. La mostra Spirits and Spaces, in programma fino al 12 luglio 2025, segna un doppio esordio.

Roger Ballen, Doorway, 2023
stampa con pigmenti d’archivio su carta Hahnemühle fotografica perlata di cotone, 80 x 80 cm

Da un lato, è la prima personale dell’artista statunitense in questa sede milanese; dall’altro, rappresenta l’inedito ingresso del colore nel suo universo immaginifico, dopo oltre mezzo secolo di rigore monocromatico.

Queste opere sono state realizzate negli ultimi sei anni e saranno presenti all’interno della sua nuova monografia, Spirits and Spaces, che sarà pubblicata da Thames & Hudson nell’autunno del 2025. Le fotografie sono state sviluppate in collaborazione con Marguerite Rossouw, direttrice artistica dello studio di Ballen.

Oltre alle immagini a colori, la mostra presenta anche una selezione di Polaroid prodotte tra 2024 e il 2025. Queste sono state trasformate utilizzando inchiostri a colori d’archivio. Attraverso questa commistione di mezzi, Ballen crea immagini che sfidano ulteriormente il confine tra realtà e finzione.

L’estetica visiva di Roger Ballen è fondamentalmente psicologica ed esistenziale. Le sue fotografie, ambientate in spazi claustrofobici abitati da creature e figure oscure, sono uniche, enigmatiche e affascinanti. Come scrive Colin Rhodes in The Theatre of Colors (Spirits and Spaces):

I mondi creati in queste fotografie sono legati al teatro, un rapporto pienamente riconosciuto dallo stesso Ballen. La loro messa in scena – proposta sempre con inquadrature in primo piano – sostiene microdrammi avvincenti e profondi che parlano di aspetti fondamentali della condizione umana. Non si riferiscono ai grandi teatri, in cui pubblico e dramma sono empaticamente separati, ma ai piccoli e intimi spazi di repertorio (…), dove il pubblico è avvicinato e spesso coinvolto attivamente nella performance e nello svolgimento della narrazione”.

L’artista

Roger Ballen, ph. Marguerite Rossouw

Nato negli Stati Uniti e residente a Johannesburg, in Sudafrica, Roger Ballen è uno dei più importanti fotografi della sua generazione. Ha pubblicato oltre 25 volumi e Thames & Hudson pubblicherà nel settembre 2025 il suo ultimo libro a colori, Spirits and Spaces. Thames & Hudson ha anche pubblicato il volume Ballenesque, Roger Ballen – A Retrospective, un’importante raccolta delle sue opere. Le sue fotografie sono presenti in alcuni dei più importanti musei del mondo. 

La sua opera, che abbraccia cinque decenni, è iniziata nel campo della fotografia documentaria, ma si è evoluta nella creazione di distinti regni romanzati che integrano anche i linguaggi del cinema, dell’installazione, del teatro, della scultura, della pittura e del disegno. Ballen descrive le sue opere come “psicodrammi esistenziali” che toccano il subconscio ed evocano il ventre della condizione umana. Esse mirano a far breccia nei pensieri e nei sentimenti repressi, coinvolgendolo nei temi del caos e dell’ordine, della follia o degli stati indisciplinati dell’essere, del rapporto dell’uomo con il mondo animale, della vita e della morte, degli archetipi universali della psiche e delle esperienze di alterità. Attraverso il suo linguaggio visivo, unico e complesso, e i suoi temi universali e profondi, l’artista ha dato un contributo duraturo al mondo dell’arte. 

Ballen è stato anche autore di diversi cortometraggi acclamati ed esposti, che si ricollegano alle sue serie fotografiche. Ballen è stato uno degli artisti che hanno rappresentato il Sudafrica alla Biennale Arte 2022 di Venezia. 

È anche fondatore e direttore esecutivo dell’Inside Out Centre for the Arts di Johannesburg, aperto al pubblico nel marzo 2023. Il Centro ha l’obiettivo di promuovere la consapevolezza dei problemi legati all’Africa attraverso mostre e programmi educativi. La prima esposizione, intitolata End of the Game, esplora la decimazione della fauna selvatica in Africa, sia attraverso manufatti storici, sia attraverso le fotografie e le installazioni di Ballen. 

https://www.rogerballen.com/

Roger Ballen, Visitors, 2020, stampa con pigmenti d’archivio su carta Hahnemühle fotografica perlata di cotone, 91 x 91 cm

Exhibition View

Info

Roger Ballen. Spirits and Spaces
dal 29 maggio al 12 luglio 2025
BUILDING TERZO PIANO
via Monte di Pietà 23, 20121 Milano
www.building-gallery.com

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