La galleria Robilant+Voena di Milano ospita la quarta personale dell’artista coreana Minjung Kim, intitolata “Ripetizioni”.

Mixed media on mulberry Hanji paper
115.5 x 175 cm (45 1/2 x 68 7/8 in.)
Photo: © Minjung Kim- Courtesy of the artist
Le dodici opere per la prima personale di Kim a Milano sono state selezionate tra le serie realizzate negli ultimi dieci anni e distribuite in quattro sale.
La delicatezza di Kim viene trasferita nelle sue composizioni realizzate con carta Hanji dipinta, bruciata, tagliata e stratificata. Una tecnica che esplora antiche tradizioni coreane unite a pratiche occidentali più moderne. La carta Hanji viene prodotta a mano, riducendo in poltiglia la corteccia del gelso e incollando le fibre con la linfa dello stesso albero. Attraverso la pittura a inchiostro e carta collage, i lavori rispecchiamo la meticolosa cura e precisione dell’artista. Una singola composizione può essere costituita da 3.000 a 5.000 frammenti di carta.
Kim, compone le sue opere ripercorrendo tutti i processi produttivi tramandati nei secoli e inglobando la rappresentazione dell’equilibrio tra i poli opposti. Ordine e caos, colore e forma, espressione e rappresentazione. Le opere di Kim sembrano rispecchiare le caratteristiche di Milano, la città dove si è trasferita negli anni ’80 per poi diplomarsi presso l’Accademia di Belle Arti di Brera prima di proseguire il suo percorso artistico tra Francia e Stati Uniti.
Nella serie Phasing , ci sono sempre due strati di carta molto sottile applicati su uno strato più spesso sottostante. Il primo strato è pura calligrafia, veloce e istintiva, mentre il secondo strato prevede la mappatura accurata dei primi tratti con una matita. Questo secondo passaggio è l’opposto del primo: delicato, lento e meditativo. Successivamente brucio il bordo del disegno. Gli strati di carta vengono incollati insieme, dando vita a quello che sembra un errato facsimile, creando un’illusione di profondità spaziale”.
Minjung Kim
Il concept creativo: tra tradizione e innovazione
Minjung Kim si muove lungo un crinale sottile tra l’eredità artistica dell’Estremo Oriente e l’astrazione occidentale. La sua formazione in Corea, improntata sulla calligrafia e la pittura a inchiostro, si è arricchita a Milano, dove ha assorbito le influenze di artisti come Lucio Fontana, Alberto Burri, Paul Klee e Franz Kline. Da questa sintesi è nato un linguaggio unico, che riflette la tensione tra controllo e casualità, tra il segno e la sua dissoluzione.
Il titolo “Ripetizioni” non si riferisce a una semplice reiterazione di forme, ma a un processo meditativo in cui la ripetizione diventa un esercizio di esplorazione e variazione. Ogni stratificazione di carta è un atto di equilibrio tra distruzione e creazione, un’eco visiva che si rinnova costantemente.
Oltre all’ambito espositivo, il lavoro di Kim ha trovato espressione anche nel mondo del design. Recentemente, l’artista ha collaborato con Dior per la settima edizione di Dior Lady Art, progettando quattro versioni esclusive della celebre borsa della maison francese. Ispirate alle sue serie “Story”, “The Street” e “Mountain”, le borse combinano texture e cromie vibranti, trasformando l’accessorio in un’opera d’arte portatile.
“Tutte le cose cambiano incessantemente
Minjung Kim
e questa sottile ma inarrestabile alterazione dovrebbe essere compresa ed espressa attraverso la non-azione.”
L’Artista

Minjung Kim (1962) è originaria di Gwangju, Repubblica di Corea. Fin da giovane, Kim fu incoraggiata dalla sua famiglia a seguire la sua inclinazione artistica, studiando sotto la guida di vari insegnanti, tra cui il famoso acquerellista Yeongyun Kang. Tra i tredici e i ventinove anni, studiò anche calligrafia orientale. Nel 1980 si iscrisse all’Università di Hongik a Seoul, e nel 1985 completò un master presso la stessa università, con una tesi sui quattro materiali di base nella pittura a inchiostro (carta Hanji di gelso, pennello, pigmento d’inchiostro e la pietra per macinare il pigmento).
Kim si trasferì a Milano alla fine degli anni ’80, curiosa di apprendere di più sulla tradizione artistica occidentale, e si laureò all’Accademia di Belle Arti di Brera nel 1991. Dopo la laurea, l’artista visse e lavorò in Italia per oltre 35 anni, esponendo le sue opere in diversi Paesi a livello internazionale, tra cui Italia, Svizzera, Cina, Inghilterra, Stati Uniti e Israele. Particolarmente significativo fu il riconoscimento che Kim ottenne con l’esposizione The Light, The Shade, The Depth, tenutasi al Palazzo Caboto durante la Biennale di Venezia nel 2015.
Le Opere
Info
Minjung Kim. Ripetizioni
2 aprile – 30 maggio 2025
Robilant+Voena
Via della Spiga 1, Milano