Picasso-lo-straniero_6-C-Picasso-by-SIAE-2024.-Foto-di-Vincenzo-Bruno.

Recensione: PICASSO LO STRANIERO a Palazzo Reale a Milano

Fino al 2 febbraio 2025, Palazzo Reale di Milano ospita la mostra “Picasso lo straniero”.

A cinquant’anni dalla scomparsa, l’opera di Picasso è indagata e raccontata attraverso la lente del suo stato di immigrato, rifiutato, censurato dalla nazione che lo ha visto crescere e raggiungere il successo, la Francia.

Una traiettoria estetica, documentale e politica di Picasso, per illustrare come abbia plasmato la propria identità
vivendo nella difficile condizione di immigrato.
Il percorso espositivo si snoda in ordine cronologico, dal 1900 al 1973, e le opere selezionate sono testimonianza della travagliata condizione di esule e straniero di Picasso in Francia, esperienza che ha che influenzato radicalmente la sua pratica artistica.

Guardato con sospetto come straniero, uomo di sinistra, artista d’avanguardia, Picasso si destreggia con abilità e acume politico in un paese che poggia su due grandi istituzioni: la police des étrangers e l’Académie des beaux-arts, che tutelano ossessivamente la ‘purezza della nazione’ e il ‘buon gusto francese’ . Nella mia ricerca appare costantemente l’immagine di un Picasso vulnerabile e precario, perché sapeva di poter essere espulso in qualsiasi momento. Tuttavia, seppe navigare da grande stratega contro la xenofobia diffusa”.

la curatrice Annie Cohen-Solal

IL CATALOGO

Accompagna la mostra il catalogo, pubblicato per l’appunto da Marsilio Arte, che si apre con una sezione introduttiva, che raccoglie interventi istituzionali e curatoriali, oltre a un testo a firma dello scrittore Niccolò Ammaniti. Segue un percorso cronologico diviso in quattro macro-sezioni, in cui viene presentata la parabola artistica di Picasso, strettamente interconnessa ai diversi periodi della sua vita. Il volume, completato da apparati dedicati alle opere in mostra, ai documenti e alle illustrazioni dei saggi, rivela la situazione del Picasso “straniero” in Francia e la ricezione del suo lavoro da parte delle istituzioni francesi, che sembra essere intessuta di anomalie, discrepanze, a volte persino da scandali. Senza mai esporre pubblicamente i suoi problemi con le autorità francesi, Picasso riuscì, a seconda delle circostanze, a navigare mirabilmente in questi travagliati periodi storici, lasciando che il suo lavoro parlasse
da solo.

SCORE

OPERE: 6,50 – La mostra presenta un totale di 90 opere di Picasso, un numero considerevole che include oltre una quarantina di pezzi esposti per la prima volta in Italia. Oltre alle opere, l’esibizione è arricchita da una vasta gamma di documenti, fotografie, lettere e video, che provengono principalmente dal Musée National Picasso-Paris (MNPP), ma anche da altre prestigiose istituzioni come il Musée National de l’Histoire de l’Immigration di Parigi e la Collection Musée Magnelli Musée de la Céramique di Vallauris. Tuttavia, nonostante la varietà e il valore dei materiali presentati, manca quel capolavoro in grado di catturare pienamente l’essenza del genio di Picasso. La mancanza di opere più iconiche dell’artista lascia l’impressione che l’esibizione non riesca a raggiungere quel livello di straordinarietà e memorabilità che ci si aspetterebbe da un evento di tale portata.

INSTALLAZIONE: 7,00 – Un aspetto positivo della mostra è sicuramente l’attenzione dedicata all’informazione e alla contestualizzazione. I pannelli esplicativi che accompagnano il percorso espositivo sono numerosi e offrono dettagli interessanti sia sulla vita di Picasso che sul contesto storico e culturale delle sue opere. Questi materiali compensano in parte la carenza di un corpus di opere più ampio e rappresentativo, guidando i visitatori attraverso una narrazione che, sebbene non perfettamente sostenuta dalla quantità e dalla qualità delle opere esposte, riesce comunque a mantenere l’interesse e ad offrire una comprensione più profonda dell’artista. La scelta di concentrarsi su pannelli informativi potrebbe però risultare limitante per chi si aspetta una mostra più immersiva e visivamente impattante.

COMPLESSIVO: 6,50 – Più che una mostra classica, dove le opere dell’artista occupano il centro della scena e il percorso espositivo segue una narrazione lineare, questa esibizione sembra essere maggiormente una ricerca concettuale e una lettura storica dell’opera di Picasso. L’approfondimento su aspetti meno conosciuti della sua vita e carriera è senza dubbio stimolante, soprattutto per chi già possiede una certa familiarità con il suo lavoro. Tuttavia, l’assenza di opere iconiche e il taglio fortemente didattico potrebbero deludere chi si aspetta una retrospettiva più completa e spettacolare.

Considerando il fatto che questa mostra era stata presentata come uno degli eventi di punta della programmazione culturale di Palazzo Reale di Milano, il risultato finale lascia un po’ di amaro in bocca e senza dubbio al di sotto delle aspettative. Nonostante ciò, la mostra rimane una occasione per scoprire un ulteriore tassello dell’infinita produzione artistica del genio creativo di Picasso.

Classificazione: 6.5 su 10.

EXHIBITION VIEW

Non è possibile fare una gallery perchè essendo Picasso autore tutelato SIAE in base alla normativa SIAE di giugno 2024, per ogni articolo di carattere divulgativo, l’utilizzatore delle immagini potrà usufruire fino a un massimo di 4 opere per articolo, ovvero, nelle installation view selezionate potranno comprendere un numero totale di opere non superiore a 4.

© Succession Picasso by SIAE 2024. Foto di Vincenzo Bruno

INFO

Picasso lo straniero
Milano – Palazzo Reale
Dal 20.09.2024 al 02.02.2025

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