Doppia inaugurazione alla Fondazione Ica di Milano. In mostra Aziz Hazara e Rebecca Moccia.
AZIZ HARARA
La mostra “Condemnation”, la prima personale dellโartista afghano Aziz Hazara (1992) in unโistituzione italiana,
presenta unโarticolata riflessione dedicata ai numerosi decenni di guerra che lโAfghanistan ha attraversato e allo scardinamento delle narrazioni stereotipate che ne sono scaturite.
In mostra per lโoccasione un percorso espositivo che coinvolge sei opere di Aziz Hazara nella costruzione di una vera e propria esperienza multimediale, vรฒlta a tratteggiare la complessa relazione tra religione, societร e politica che attraversa la vita quotidiana degli afghani.
La riflessione dellโartista, che scaturisce dalle conseguenze della missione civilizzatrice occidentale e da ventโanni di guerra al terrorismo, si sofferma sullโuso delle parole e su come queste siano state utilizzate per giustificare la presenza internazionale nel paese. Il titolo stesso dellโesposizione condemnation trae origine dalla pratica ritualistica che ha visto diversi governi afghani condannare stragi e atti di terrorismo impiegando ciclicamente le medesime parole.
Spiega Francesca Recchia, curatrice della mostra: โCon parole praticamente identiche e con invocazioni allo stesso Dio, ogni governo ha condannato la tragica perdita di vite umane, gli orrori causati dai nemici dello stato, lโatto blasfemo di uccidere degli innocenti. Diplomatici e portavoce delle organizzazioni internazionali a loro volta si sono uniti al coro, utilizzando le stesse parole e facendo appello allo stesso o ad altro dio. E cosรฌ, mentre tutto cambia, le parole e le immagini rimangono le stesse.โ
IL PERCORSO ESPOSITIVO
Il percorso espositivo presentato in Fondazione ICA Milano parte dai ritagli di carta che compongono lโopera Condemnation (2023) passando allโinstallazione sonora multicanale Bushka Bazi (2023), dove lโartista esplora la cultura materiale e la trasformazione degli oggetti quotidiani nel contesto della guerra al terrorismo, e alle stampe dโarchivio Chalk Drawings (2020), dove una mano disegna una scatola di gesso attorno a sandali di plastica nera.
Con Coming Home (2021) Aziz Hazara presenta quattro tonnellate di rifiuti, abbandonati dalle truppe internazionali che lasciavano il territorio afghano a occupazione terminata, in una riflessione dedicata agli avanzi della guerra ripresa anche nella stampa dโarchivio I am looking for you like a drone, my love (2021). Infine, con la proiezione video Takbir (2021) lโartista utilizza la dimensione sonora per mettere in scena le piccole forme di ritualitร quotidiane che si sviluppano nel contesto di un conflitto in corso.
Inserendosi nel solco della ricerca artistica portata avanti da Fondazione ICA Milano, la mostra Condemnation traccia un percorso di riflessione attraverso i ricorsi storici, la drammatizzazione e la semplificazione dellโalteritร che la narrazione di un conflitto puรฒ assumere.
L’ARTISTA
Aziz Hazara รจ un artista che lavora attraverso diversi media come la videoinstallazione, la fotografia, il suono e la scultura. Il suo lavoro affronta la relazione tra varie dicotomie come la vicinanza e la distanza, la migrazione e la memoria, la vita e la morte, la realtร e la finzione, la guerra e la pace, e molte altre. L’artista intende affrontare la sensibilitร di cosa significhi vivere in una zona di guerra, dove il corpo e il paesaggio sono assediati e al contempo intrinsecamente in fiamme. Hazara ha esposto le sue opere in varie mostre a livello nazionale e internazionale, tra cui “New songs for old cities” al Netwerk Aalst, in Belgio, NIRIN 22nd Biennale of Sydney a Sydney in Australia, 2020; “The upper hand”, IKOB al Museum of Contemporary Art Eupen in Belgio, 2020; “Kharmohra”, al Museum of European and Mediterranean Civilizations (MuCEM), Marsiglia, in Francia, 2019; tra le altre. Ha inoltre partecipato a diversi programmi residenziali come “Colombo scope” a Colombo Sri Lanka 2021, presso l’Ambasciata degli artisti stranieri (EoFA), Ginevra Svizzera, 2020; presso la Fondazione Camargo, Cassis Francia, 2019 e presso l’associazione internazionale di artisti KHOJ, Nuova Delhi India, 2017. Attualmente รจ artista in residenza presso la Kunstlerhaus Bethanien, รจ borsista della KfW Stiftung ed รจ il vincitore del premio principale della sesta edizione del Future Generation Art Prize ospitato dal PinchukArtCentre (2021).
SCORE
OPERE: 7,00 – In mostra una selezione ristretta della produzione dell’artista (sei opere) che perรฒ definiscono subito il suo stile. Le opere offrono una sapiente combinazione di ironia, riferimenti teologici e domande di vitale importanza che invitano il pubblico a mettere in discussione le banalitร rassicuranti cui รจ assuefatto.
INSTALLAZIONE: 7,50 – Centrata e minimale che si innesta alla perfezione con gli spazi industriali delle Fondazione Ica.
CONCEPT E CURATELA: 7,00 – La scelta di Francesca Recchia prende forma a partire da un dialogo di lunga data tra artista e curatrice, le cui radici affondano nel comune desiderio di esplorare e disinnescare il vocabolario che innerva la narrazione dellโAfghanistan cui siamo generalmente abituati.
CATALOGO: 7,00 – Il catalogo รจ quello standard delle mostre della Fondazione. Essenziali, vintage, contenente testi critici e immagini in bianco e nero.
COMPLESSIVO: 7,00 – L’opera di Aziz Hazara apre uno scenario che mette lo spettatore a confrontarsi con una realtร troppo spesso vissuta solo come una narrazione televisivamente e che necessita di spunti e approfondimenti come questi per una piรน attenta riflessione .
INSTALLATION VIEW
REBECCA MOCCIA
Il progetto รจ presentato nella project room dell’Ica, eccezionalmente spostata al primo piano della Fondazione negli spazi che solitamente ospitano lโufficio.
La mostra esplora la tematica della solitudine e la sua politicizzazione a partire dallโesperienza collettiva di isolamento sperimentata nel corso della pandemia globale del 2020 ed รจ realizzata grazie allโImpact Grant di Outset Contemporary Art Fund – associazione non profit internazionale e indipendente che sostiene progetti artistici innovativi di ampia portata.
Prendendo come spunto riflessivo di partenza lโesperienza del Ministero della Solitudine, istituito nel 2018 nel Regno Unito e replicato nel 2021 in altri paesi come Canada e Giappone, la mostra di Rebecca Moccia รจ una indagine sulle strutture politiche e sociali che modellano lo stato emotivo della solitudine e la percezione che ne deriva.
Lโombra fantasmatica e pervasiva dellโisolamento che permea le societร occidentali, prende forma nellโanalisi complessa e multimediale dellโartista, estendendosi fino a comprendere le radici che la innescano
dallโavanzare dellโordine tecno-scientifico della vita moderna allโaffermarsi del capitalismo liberale.
IL PERCORSO ESPOSITIVO
In mostra il film Ministries of Loneliness, opera centrale del progetto prodotta da Careof in collaborazione con Fondazione ICA Milano, la serie di termografie How Cold As You Are, che restituiscono un reportage emotivo
di luoghi, corpi e situazioni incontrati dallโartista e le opere ceramiche che formalizzano la Loneliness Scale, la scala sviluppata dall’Universitร della California nel 1978 per valutare il livello di solitudine di un soggetto e utilizzata dallโ artista come strumento con diverse funzioni durante la ricerca, articolano il dialogo tra il lavoro di Moccia, gli spazi di Fondazione ICA Milano e la composizione sonora realizzata da Renato Grieco, sound artist coinvolto appositamente per lโoccasione.
LโARTISTA
Rebecca Moccia รจ nata a Napoli nel 1992. Vive e lavora a Milano.
Nella sua pratica transdisciplinare esplora la materialitร degli stati percettivi ed emotivi che possono emergere da specifiche caratteristiche sociali e spaziali, creando installazioni concepite come assemblage mobili di diversi elementi.
Le opere di Rebecca Moccia sono state presentate in mostre personali e collettive in diverse istituzioni, tra le quali: Jupiter Woods, Londra; Istituto Italiano di Cultura, Bruxelles; Museo Novecento, Firenze; Fondazione Morra Greco, Napoli; Castro Project, Roma; Toast Project Space, Manifattura Tabacchi, Firenze; Museo MACRO, Roma; Academie Youth Art Biennale, Brixen; Museo d’Arte Contemporanea di Villa Croce, Genova; ENSBA, Lione.
Nel 2022 ha vinto la borsa di ricerca internazionale promossa Ministero della Cultura (Direzione Generale per la Creativitร Contemporanea) del nell’ambito del programma Italian Council, con il progetto Ministry of Loneliness. Il progetto รจ stato realizzato in collaborazione con Outset England, Jupiter Woods, Magazzino Italian Art, Ambasciata d’Italia a Tokyo, Nanzan University, ICA Milano e ha previsto residenze dellartista a Londra (Regno Unito), New York (Stati Uniti) e Nagoya (Giappone).
Rebecca Moccia รจ uno dei membri fondatori di AWI – Art Workers Italia.
SCORE
OPERE-INSTALLAZIONE 7,50 – Lโimpianto espositivo della mostra minimale รจ costruito in modo tale da evocare lโOffice for Policy on Loneliness and Isolation del Ministero della Solitudine Giapponese, visitato dallโartista a Tokyo nel 2021. All’interno di questa ricostruzione Rebecca modula i suoi interventi artistici in modo da coinvolgere il visitatore in unโatmosfera immersiva che rievoca la burocratizzazione e lโamministrazione dei sentimenti, base dei luoghi.
CONCEPT E CURATELA: 7,50 – Interessante, innovativo e soprattutto riflessivo รจ affrontare il tema della solitudine attraverso il ricreare uno spazio che dovrebbe burocratizzare e trovare risposte politiche a una condizione che perรฒ non riesce a trovare invece risposte al sentimento che l’accompagna.
CATALOGO: n.a – La mostra sarร accompagnata da una pubblicazione co-edita da Fondazione ICA Milano e presentata entro il 2023.
COMPLESSIVO: 7,50 – Rebecca riesce, attraverso una installazione quasi documentale-designeristica ad aprire riflessioni su una tematica importante e attuale come quella della solitudine e delle sue infinite declinazioni sociali. Un dialogo intimo che ci porta a indagare in noi stessi contrapponendo i tentativi, le risposte e le catalogazioni fornite dalle istituzioni.
INSTALLATION VIEW
INFO
Aziz Hazara
Condemnation
A cura di Francesca Recchia
Dal 4 maggio al 15 luglio 2023
Rebecca Moccia
Ministry of Loneliness
A cura di Chiara Nuzzi
Dal 4 maggio al 15 luglio 2023
Fondazione ICA Milano
Via Orobia 26