Rachele Moscatelli, per la sua prima mostra personale allo Studio d’arte Cannaviello, presenta circa 20 lavori su carta pensati per gli spazi della galleria.
L’esposizione testimonia l’interesse dell’artista per la rappresentazione della figura femminile indagata da un lato come icona di bellezza pubblicitaria e dall’altro come depositaria dell’affetto ma anche del dolore materno, come avviene nell’iconografia sacra.
Nella volontà di unire contemporaneità e tradizione, voleri e valori, l’artista affronta con un linguaggio semplice e diretto l’aspetto estetico, sociologico e antropologico della questione dell’identità femminile, accantonando gli ideologismi a favore di una presa diretta con la realtà e l’esperienza personale. I ritratti sono realizzati attraverso stratificazioni di ritagli provenienti da riviste di moda o da frame estratti da vecchi filmini, che sono poi tradotti in pittura. Giuseppe Frangi scrive:
«una femminilità antica e ultramoderna nello stesso tempo. Antica perché fonte di simbologie ancestrali; ultramoderna perché dotata di una sensibilità che gioca in anticipo sui tempi. […] L’antico fa da base di tanti suoi lavori, l’ultramoderno si palesa invece in quei capovolgimenti linguistici che spezzano le immagini, che le lasciano fluttuare in uno spazio immaginario».
Al centro c’è sempre la figura della donna, affascinante ma ferita dall’impatto con la modernità. Così questi corpi diventano una testimonianza contemporanea di una sacralità perduta.
INFO
Rachele Moscetelli
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Dal 17 dicembre 2020 al 30 gennaio 2021
STUDIO D’ARTE CANNAVIELLO
Piazzetta M. Bossi 4, 20121 Milano
www.cannaviello.net