Photo Imraan Christian 2025

PhotoVogue Festival 2025: un tributo alla natura tra arte e consapevolezza

Dal 6 al 9 marzo 2025, BASE Milano ospita la nona edizione del PhotoVogue Festival, diretto da Alessia Glaviano, con il tema “The Tree of Life: A Love Letter to Nature”.

Un viaggio visivo che celebra la bellezza del mondo naturale e riflette sulle sfide globali legate all’ambiente.

Cinque grandi mostre, cortometraggi, video sperimentali e vetrine digitali animeranno il festival, insieme a sedici incontri con fotografi, videomaker, editori e attivisti internazionali. Un’occasione imperdibile per esplorare il legame tra uomo, animali ed ecosistemi attraverso l’obiettivo dell’arte visiva.

LE MOSTRE

1_L’albero della vita: una lettera d’amore alla natura – The Tree of Life: A Love Letter to Nature – open call, 45 artisti e 5 videomaker
2_Panorama dell’America Latina – Latin America Panorama – open call, 42 artisti
3_L’albero del cambiamento – The Tree of Change – una serie di presentazioni, video e contributi di organizzazioni impegnati nella difesa dell’ambiente con oltre cento immagini d’autore.
4_ In Vogue with Nature – Vetrina digitale di tutte le copertine Vogue delle edizioni globali connesse alla natura
5_Semi di conoscenza – A Library of Knowledge – Una selezione di libri e riviste internazionali per un approfondimento non scontato sui temi di PhotoVogue 2025.

THE TREE OF LIFE – A LOVE LETTER TO NATURE

“L’albero della vita, una lettera d’amore alla natura” mostra le fragilità e la bellezza del nostro Pianeta e offre una riflessione fiduciosa sul contemporaneo e sui possibili percorsi che possiamo intraprendere per un futuro più giusto. La mostra che da’ il titolo al festival, presenta i lavori di 45 artisti e 5 videomaker selezionati da una giuria internazionale composta dai migliori professionisti Condé Nast di tutto il mondo ed esperti della comunità visiva mondiale.
Ispirata dal concetto di parentela esplorato dal volume “Kinship: Belonging in a World of Relations” (Chelsea Green Publishing, 2021) del Center for Humans and Nature, curato da Gavin Van Horn, Robin Wall Kimmerer e John Hausdoerffer, questa mostra propone un nuovo modo di vivere, in cui gli esseri umani creano legami significativi con i loro ecosistemi, mettendo in discussione lo status quo.

Artisti in mostra: Alessandro Bo | Aletheia Casey | Alex Valentina | Amy Sacka | Amy Woodward | Ana Caroline de Lima | Bettina Pittaluga | Cécile Smetana | Charlie Cordero | Chiron Duong | Choi Sungdong | Claire Rosen | Claudia Revidat | David Yayra Agbofah – The Revival | Delali Ayivi | Delali Cofie | Devin Oktar Yalkin | Eliya Kizozo | Fee-Gloria Groenemeyer | Gleeson Paulino | Igor Furtado | Imraan Christian | Ioanna Sakellaraki | Jo-Anne McArthur | Katie Orlinsky | Kent Andreasen | Khashayar Javanmardi | Kin Coedel | Kouto Rafael, Ruby Okoro and Eran Jije Project | Matjaz Krivic | Lisandro Suriel | Lucia Alonso Garrido | Ronald Pizzoferrato aka Malandro Photos | Mohammad Rakibul Hasan | Mohammed Zaanoun | Nicola -Ókin- Frioli | Oded Wagenstein | Pablo Albarenga, Mariana Greif, and Soll Souza | Rafael M. Milani | Ritva Tuomi | Saurabh Narang | Silvana Trevale | Tara L. C. Sood | Wei Wang | Xavier Bou | Alireza Memariani | Ben Lalande | Maria Di Stefano & Opale Studio | Omar Lucas | Lotte van Raalte

Bettina Pittaluga – LEILA NOUR, BLUE YSSA & AZUL

PANORAMA DELL’AMERICA LATINA

La mostra presenta le voci multiculturali dell’America Latina e della sua diaspora, offrendo uno sguardo sulla regione attraverso le prospettive di 42 artisti di talento selezionati tramite l’Open Call lanciata per il 25° anniversario di Vogue Mexico & Latin America. Dalla fotografia ambientale e documentaristica a quella della moda, gli artisti affrontano con la propria estetica le questioni più urgenti e interessanti nel panorama latino americano. Le immagini in mostra sono state selezionate tra oltre 27.000 candidature in tutta l’America Latina, con il fine di creare uno spazio inclusivo in cui tutti i tipi di estetica siano accettati e valorizzati nelle loro differenze.

Artisti in mostra: Alessandro Bo | Allan Salas | Ana Margarita Flores | Ángela Ponce| Christopher Pérez | Cristopher Rogel Blanquet | Diego Bendezu | Diego Moreno | Diego Vourakis | Dolores Medel | Enrique Leyva | Fabiola Ferrero | Federico Estol | Félix Márquez | Fernanda Pineda | Gabriel Gómez | Gastón Zilberman | Gleeson Paulino | Gui Christ | Irina Werning | Javier Álvarez | Johanna Alarcón | Juan Brenner | Karla Read | Marcelo Pérez del Carpio | Marisol Méndez | Mauricio Holc | Pedro Silveira | Rafael Paiva | Salvador Saavedra | Sara Aliaga | Sara Meneses Cuapio | Sebastián Gil Miranda | Sebastián Lopez Brach | Sergio Pontier | Silvana Trevale | Thais Vandanezi | Viridiana | Xavier Revuelta | Laura Gauch | Pablo Mejía

Leap Forward – Marcelo Pérez del Carpio.

THE TREE OF CHANGE

Con “L’ALBERO DEL CAMBIAMENTO” PhotoVogue Festival presenta una serie di immagini, presentazioni, video e rari contributi di organizzazioni internazionali impegnate nella difesa dell’ambiente. La mostra si divide in dodici sezioni, diverse per tematiche affrontate e media utilizzati.

Tra queste troviamo un grande focus dedicato alla Natura con le straordinarie immagini di “The Nature of Hope” di Vital Impacts, che presenta oltre 100 opere fotografiche dei migliori fotografi al mondo di fauna e storia naturale, tra cui Nick Brandt, Ami Vitale, Jim Naughten, Brian Skerry, Cristina Mittermeier e molti altri, a sostegno di iniziative volte a preservare la biodiversità nel mondo.

A Vision Beyond Reality: A Visual Journey è un’esplorazione ipnotica di colori, forme ed emozioni, in cui le immagini surreali di Elizaveta Porodina, create per la rivista ambientalista americana Atmos (Volume 09) immaginano la connessione umana con la natura attraverso una potente lente onirica ed emotiva.

“L’albero del cambiamento” prosegue con le sezioni “The Ghost Rainforest”, il pluripremiato cortometraggio di Earthrise Studio, diretto da John Davies, sulla conservazione dei fragili ecosistemi pluviali, dall’Amazzonia alla Scozia.

Il video “The Essence of Prix Pictet”, il primo premio fotografico mondiale dedicato all’ambiente, in cui viene ripercorsa la storia del prestigioso premio fotografico mondiale e tutte le edizioni tematiche, dalla Speranza, all’Acqua, all’Umanità.

Per la prima volta in Italia anche i video di “Metaphysics of Mixture” dell’Institute for Postnatural Studies viennese, videoarte sperimentale sull’interazione tra natura, cultura e coesistenza attraverso sei specie vegetali uniche.

The Tree of Change prosegue con il video “End Time Project” realizzato dal celebre fotografo e presentatore inglese Charlie Hamilton James, un autentico sguardo “dietro le quinte” dei documentari e degli shooting che ritraggono l’impatto dell’uomo sull’ambiente.

Affascinanti sono le “Human Visions” di PHmuseum, la piattaforma indipendente che mette in circuito e dal 2012 raccoglie video e fotografie per riflettere sulla relazione tra uomo e natura. In questo caso saranno in mostra le immagini straordinarie selezionate per la borsa di studio Women Photographers 2024.
La sezione di “CondéFuture” è l’occasione per conoscere i talenti creativi delle comunità sottorappresentate, selezionate dall’Accademia Condè Nast mentre “Square Mile” di VII Foundation, l’associazione fotogiornalistica francese, racconta storie di resilienza delle comunità indigene mondiali e di tutela della natura.
Un video racconto particolare sulla biodiversità è quello del cortometraggio “Wild Summon”, film d’animazione pluripremiato che unisce storia naturale e narrazione poetica, immaginando il ciclo di vita del salmone in forma umana con la voce narrante di Marianne Faithfull.
“Latin American Fashion Awards” mette in evidenza i talenti premiati che celebrano la straordinaria creatività latino-americana nella moda, attraverso il lavoro dei fotografi emergenti, delle icone nella moda, nei film, nei social del mondo latino-americano.
Infine, The Tree of Change accoglie il progetto “Nautilus Presents: Biodiversità: Though the Lens”, che attraverso la potente fotografia naturalistica di Nautilus Magazine, tra le principali riviste scientifiche divulgative e del suo fondatore John Steele, mostra la bellezza e la fragilità della biodiversità oceanica, in collaborazione con l’UNESCO e Dona Bertarelli Philanthropy.

Elephants Sanctuary by Daniel Kordan

IN VOGUE WITH NATURE

La mostra digitale mette in evidenza le copertine iconiche di Vogue provenienti dalle edizioni di tutto il mondo che riflettono sul rapporto tra moda e natura. Le copertine, che coprono un arco di alcuni decenni, sottolineano la sostenibilità, la creatività e l’armonia tra arte e ambiente.
Le edizioni globali di Vogue includono British Vogue, Vogue Adria, Vogue Arabia, Vogue Australia, Vogue Brasile, Vogue Cina, Vogue Repubblica Ceca e Slovacchia, Vogue Francia, Vogue Germania, Vogue Grecia, Vogue Hong Kong, Vogue India, Vogue Italia, Vogue Giappone, Vogue Corea, Vogue Messico e America Latina, Vogue Paesi Bassi, Vogue America Latina. America Latina, Vogue Paesi Bassi, Vogue Filippine, Vogue Polonia, Vogue Portogallo, Vogue Scandinavia, Vogue Singapore, Vogue Spagna, Vogue Taiwan, Vogue Thailandia, Vogue Turchia, Vogue Stati Uniti e Vogue Ucraina.Stati Uniti e Vogue Ucraina.

SEMI DI CONOSCENZA – A Library of Knowledge

Una selezione curata di libri e riviste specializzate internazionali che offre approfondimenti e punti di vista non scontati sul tema del festival.

“The Age of Deer Trouble and Kinship with our Wild Neighbors” by Erika Howsare,

PROGRAMMA DEGLI INCONTRI

PhotoVogue Festival riunisce una grande comunità globale di artisti, leader di pensiero e organizzazioni per esplorare il suo tema centrale, The Tree of Life: A Love Letter to Nature, insieme ai valori costanti alla base di PhotoVogue.
Tra gli elementi chiave del programma della Nona edizione del Festival, diretta da Alessia Glaviano, Head of Global Photo Vogue, c’è la Storia dietro l’immagine (The Story behind image), in cui ciascun artista coinvolto presenta il proprio lavoro in brevi segmenti di sei minuti, condividendo narrazioni personali e approfondimenti sul proprio processo creativo. Ogni sessione è organizzata in categorie tematiche e seguita da discussioni moderate.

INCONTRI

Giovedì 6 marzo
14.00 – 15.00 | Discorso d’apertura
a cura di Alessia Glaviano
15.00 – 17.00 | Il nostro pianeta, la nostra responsabilità: Ambiente, cambiamento climatico e questioni sociali / Our Planet, Our Responsibility: Environment, Climate Change & Social Issues

Conversazione tra i fotografi Salvador Saavedra, Christopher Rogel Blanquet, Ali Marin, Charlie Cordero, Khashayar Javanmardi, Oded Wagenstein, Maria di Stefano, Andrea Alessi, Irene Ottaviani, Javier Alvarez
Moderata da Afsaneh Angelina Rafii.
Moderato da Afsaneh Angelina Rafii, fondatrice e direttrice di Icarus Complex Magazine + Media, questo incontro affronta le urgenti sfide del cambiamento climatico e della giustizia ambientale. Rafii, il cui lavoro unisce narrazioni avvincenti e immagini che evidenziano la crisi climatica, porta la sua competenza nella sostenibilità e nella comunicazione climatica per guidare una conversazione cruciale in tutto il mondo.
17.00 – 19.00 | Panorama latino-americano: attraverso l’obiettivo della moda / Latin America Panorama: through the Lens of Fashion
Conversazione tra i fotografi Rafael Paiva, Viridiana, Patricia Reyes, Thais Vandanezi, Karla Read, Andres Altamirano, Gabriel Gomez, Diego Bendezu.
Moderata da Constanza Cavalli Etro.
Moderato da Constanza Cavalli Etro, fondatrice e direttrice del Fashion Film Festival Milano dal 2014 e dei Latin American Fashion Awards, questo panel esamina l’intersezione tra moda e identità nel vivace contesto culturale dell’America Latina. Questa conversazione evidenzia come la fotografia di moda sia un mezzo per raccontare storie e un catalizzatore per la connessione e il cambiamento culturale.

19.00 – 19.20 | Introduzione al Prix Pictet
Alessia Glaviano in conversazione con Isabelle von Ribbentrop, direttore esecutivo del Prix Pictet
In vista della lectio magistralis di Richard Mosse, il PhotoVogue Festival ospiterà una conversazione tra Alessia Glaviano e Isabelle von Ribbentrop, Direttore esecutivo del Prix Pictet, che offrirà uno sguardo più approfondito al principale premio mondiale per la fotografia e la sostenibilità.
Fondato nel 2008 dal Pictet Group, il Prix Pictet mira a utilizzare il potere della fotografia, in tutti i generi, per attirare l’attenzione mondiale sui temi cruciali della sostenibilità e dell’ambiente.
I vincitori includono Benoit Aquin, Nadav Kander, Mitch Epstein, Luc Delahaye, Michael Schmidt, Valérie Belin, Richard Mosse, Joana Choumali, Sally Mann e Gauri Gill. Ogni ciclo del Prix Pictet si traduce anche in un libro, assicurando che le opere selezionate raggiungano un pubblico sempre più ampio e approfondiscano il dibattito sulla sostenibilità attraverso la lente della fotografia.

19.20 – 20.20 | “The Burning World” Lectio Magistralis di Richard Mosse

Presentato dal Prix Pictet, lectio magistralis

Uno sguardo attento all’estrazione delle risorse e alle guerre ecologiche attraverso i modi di vedere militari e industriali della pratica fotografica di Richard Mosse (Irlanda, 1980). In questa conferenza, Mosse intende la luce come una forma di calore e usa entrambi (luce e calore) per svelare i complessi movimenti geopolitici che provocano cambiamenti drammatici nei modelli meteorologici e nel riscaldamento globale, dall’estrazione delle terre rare alla produzione illegale di carbone nell’est della Repubblica Democratica del Congo, dalle ondate migratorie che attraversano il Medio Oriente e il Nord Africa, fino all’ecocidio voluto dall’uomo nella foresta pluviale amazzonica.
A seguito dell’incontro, Richard Mosse terrà un filma copie in collaborazione con Micamera.

Venerdì 7 marzo
14.00 – 16.30 | Oltre i confini: Diaspora e rappresentazione / Beyond Borders: Diaspora & Representation
Conversazione tra i fotografi Laura Gauch, Sergio Pontier, Diego Vourakis, Villerx Perez, Ayomide Tejuoso, Fidelio Faustino, Koral Carballo, Ramona Wang, Carolina Arantes, Chris Perez, Félix Márquez
Moderata da Jordan Anderson
Moderato da Jordan Anderson direttore creativo e giornalista di origine giamaicana con una profonda esperienza nell’indagine sull’identità ed etica culturale, questo panel approfondisce le ricche narrazioni sulla diaspora e sulla sua rappresentazione. La discussione analizza le complessità stratificate della migrazione, dell’identità e dell’appartenenza culturale.

16.35 – 18.20 | Narrazioni d’arte / Artful Narratives
Conversazione tra i fotografi Federico Estol, Juan Brenner, Neel Bhattacharjee, Saurabh Narang e Claudia Revidat
Moderata da Yael Martinez
Moderato da Yael Martínez (1984, Guerrero, MX), acclamata fotografa e membro di Magnum Photos, questo panel esplora l’interpretazione artistica nella fotografia documentaria. Martínez, nota per il suo lavoro evocativo sulle comunità divise in Messico, utilizza il simbolismo per affrontare i temi dell’assenza e della resilienza, offrendo una potente lente attraverso cui esaminare l’intersezione tra arte e documento.

18.25 – 20.25 | Realtà surreali: Un approccio magico alla fotografia documentaria / Surreal Realities: A Magical Approach to Documentary Photography

Conversazione tra i fotografi Alessandro Bo, Igor Furtado & Labō Young, Lisandro Suriel, Ioanna Sakellaraki, Aletheia Casey, Dolores Medel, Gui Christ, Fernanda Pineda
Moderata da Elisa Medde

Moderato da Elisa Medde, nota editor di fotografia, curatrice e scrittrice, questo panel approfondisce l’intersezione tra fotografia documentaria e surrealismo. Medde, la cui carriera comprende ruoli come redattore capo della rivista olandese Foam e curatore di importanti premi e festival di fotografia, porta la sua profonda comprensione della narrazione visiva in questa esplorazione del realismo magico nella fotografia contemporanea.
La discussione si concentrerà sugli approcci surreali e magici che questi artisti utilizzano per raccontare storie straordinarie. Dalle immagini oniriche alle metafore stratificate, il lavoro di questi artisti spesso sfida le norme tradizionali del documentario, offrendo prospettive immaginarie su temi universali. Questa tavola rotonda invita il pubblico a considerare come la fusione di realtà e fantasia possa creare narrazioni visive potenti e trasformative.

Sabato 8 marzo
14.00 – 14.30 | Biodiversità: Attraverso l’obiettivo / Biodiversity: Through the Lens

Conversazione con John Steele
L’oceano è il luogo di nascita della vita sulla Terra, copre oltre il 70% del nostro pianeta e sostiene una straordinaria gamma di biodiversità, dal microscopico plancton alle balene più grandi. Ma la sua influenza si estende ben oltre il bordo dell’acqua, plasmando la salute di ecosistemi lontani come la foresta amazzonica e la savana africana. In questa conversazione, John Steele, editore e fondatore della rivista scientifica Nautilus, esplorerà come la fotografia sia un potente strumento per documentare e preservare l’intricata rete di vita che collega terra e mare. Attingendo da Biodiversità: Through the Lens, mostra realizzata in collaborazione con UNESCO, Dona Bertarelli Philanthropy, Discover Earth e Nautilus, Steele parlerà di come i fotografi naturalisti catturino la bellezza mozzafiato e la fragile complessità degli ecosistemi del nostro pianeta, offrendo rari scorci sui mondi vibranti sotto la superficie dell’oceano e oltre.

Elephants Sanctuary by Daniel Kordan
14.30 – 15.00 | Gioie elementari della parentela / Elementary Joys of Kinship

Con John Hausdoerffer e Gavin Van Horn
Due pensatori visionari, John Hausdoerffer, filosofo ambientale e professore alla Western Colorado University, Gavin Van Horn, direttore esecutivo di Humans and Nature Press, studiano come l’arte e la narrazione possano ispirare un gioioso abbraccio di interconnessione in un mondo più che umano.
La loro indagine su temi come l’ecologia biocentrica, la soggettività degli esseri non umani e il riconoscimento delle persone non umane, ha ispirato il focus e il titolo del festival di quest’anno, che celebra l’interconnessione di tutti gli esseri viventi. In mezzo alle sfide della nostra epoca – incendi furiosi, inondazioni devastanti, siccità prolungate e temperature estreme – questo panel si addentra in prospettive alternative che danno vita e approfondiscono la nostra comprensione della parentela con il mondo naturale.

Elemental Joys of Kinship
15.00 – 15.30 | Wild Hope

Con Ami Vitale
In “speranza selvaggia”, la celebre fotografa e regista Ami Vitale (1954, Florida US) condivide storie personali documentando la dura realtà della guerra e catturando visioni ispiratrici di resilienza e innovazione. Il lavoro di Vitale evidenzia il fragile equilibrio tra l’umanità e la fauna selvatica, sottolineando la necessità urgente della conservazione dell’ambiente. Attraverso il suo obiettivo, la regista mette in contatto il pubblico con questioni critiche di preservazione ambientale locale che hanno un significato globale, illustrando la nostra profonda interconnessione con gli altri e con il mondo naturale.

15.30 – 15.50 | La splendida verità / The Beautiful Truth
Con The Beautiful Truth, prima della tavola rotonda, verrà proiettato un breve video ispirato al libro “Beastly” di Keggie Carew. Il filmato esamina l’evoluzione del rapporto di parentela tra gli esseri umani e il mondo animale, esplorando il suo significato attraverso la storia, la cultura e la scienza, e proponendo un’argomentazione convincente a favore degli animali come chiave per la salute del pianeta.
15.50 – 18.00 | Parentela animale: amore e connessione, attivismo e santuari / Animal kinship: Love and Connection, Activism and Sanctuaries

Conversazione collettiva con i fotografi Claire Rosen, Xavi Bou, Lucrezia Testa Iannilli, Benedetta Casagrande, Ramona Wang, Vikram Kushwah, Mauro Curti, Juan Francisco Sanchez
Moderata da Nina Van Brunt
La discussione, guidata dall’esperienza di Nina Van Brunt, attivista e fondatrice di Mission Studio, esplorerà come la fotografia possa servire come potente strumento di attivismo, promuovendo l’empatia e sostenendo i diritti degli animali. I relatori condivideranno le loro esperienze nel documentare i santuari per animali, nell’immortalare i legami tra le specie e nel contestare le norme sociali che riguardano il trattamento degli animali. Insieme, illumineranno il ruolo trasformativo della narrazione visiva nel promuovere la compassione e guidare il cambiamento sociale.

18.00 – 20.15 | Voci indigene: Onorare il patrimonio culturale / Indigenous Voices: Honoring Cultural Heritage

Conversazione di gruppo con i fotografi Sara Aliaga, Ángela Ponce, Ana Caroline de Lima, Sara Meneses Cuapio, Maria José Rojas, Tatiana Lopez, Sani Montahuno, Lucia Alonso Garrido, Gleeson Paulino, Mauricio Holc, Imraan Christian
Moderata da Nina Gualinga
Moderato da Nina Gualinga, celebre attivista equadoregna, sostenitrice del popolo Kichwa di Sarayaku e cofondatrice di Passu Creative, questo incontro celebra la resilienza e la ricchezza delle culture indigene attraverso la fotografia e la narrazione. Gualinga, appassionata difensore della foresta amazzonica e dei diritti delle donne indigene, porta la sua esperienza nella narrazione d’impatto e il suo profondo legame con le tradizioni ancestrali. La discussione esplorerà il modo in cui gli artisti coinvolti utilizzino la fotografia per onorare il proprio patrimonio culturale, amplificando le voci indigene e sfidando le narrazioni coloniali.

Domenica 9 marzo
11.30-13.30 | Moda per il cambiamento: Sensibilizzare attraverso la creatività / Fashion for change: Raising Awareness Through Creativity

Conversazione di gruppo con Delali Ayivi, Silvana Trevale, Bettina Pittaluga, Ana Margarita Flores, Eliya Blue Kizozo, Tara L. C. Sood
Moderata da Alessia Glaviano
Moderato da Alessia Glaviano, Head Global PhotoVogue e PhotoVogue Festival Director, questo panel esplora come la moda possa sensibilizzare e ispirare il cambiamento sociale. Glaviano, figura di spicco della comunità fotografica internazionale, ha da sempre sostenuto l’uso della narrazione visiva per affrontare questioni globali urgenti. La discussione approfondirà il modo in cui gli artisti coinvolti utilizzano la fotografia di moda come strumento per sfidare le norme, mettere in luce le comunità sottorappresentate e stimolare il dialogo su questioni che vanno dalla sostenibilità all’inclusività.

14.15 – 14.45 | Tessitura artigianale, cultura e clima: moda per la giustizia ambientale & sociale / Weaving Craft, Culture, and Climate: On Fashion for Environmental & Social Justice
con Aditi Mayer
La fondatrice di The Artisan Archive indaga la moda come cultura, dove tradizioni, artigianato, storie personali e questioni climatiche si incontrano. Storyteller e attivista per la sostenibilità Aditi Mayer, giornalista basata a Los Angeles, esplora come la moda possa essere un mezzo di giustizia sociale e ambientale, esaminando le intersezioni tra artigianato, clima e cultura attraverso storie personali e quadri storici.

14.45 – 16.45 | Prospettive condivise: Lo sguardo femminile e maschile sulle donne / Shared Perspectives: The Female and Male Gaze on Women

Conversazione collettiva con gli artisti Lotte van Raalte, Marisol Méndez, Persia Campbell, Sofie Flinth, Irene Alison, Diego Moreno, Enrique Leyva, Margarita V. Beltrán, Bodhi Shola, Moderata da Bruno Ceschel
Moderato da Bruno Ceschel, fondatore di Self Publish, Be Happy e figura di spicco nel mondo della fotografia e dell’editoria, questo panel esamina le sfumature della rappresentazione delle donne attraverso lo sguardo femminile e maschile. La discussione che ne seguirà esplorerà il modo in cui il genere influenza la creazione e la percezione della narrazione visiva sulle donne. Mettendo a confronto le prospettive di artisti uomini e donne, il gruppo cercherà di scoprire i temi comuni, le divergenze e il modo in cui queste prospettive danno forma alle narrazioni di femminilità, forza e identità.

17.00 – 18.10 | L’arte del riciclo / The Art of Recycling

Conversazione collettiva con gli artisti David Yayra Agbofah (The Revival), Rafael Kouto, Ruby Okoro e Peter D. Abayomi (Eran Jije Project), Delali Cofie
Moderata da Willow Defebaugh
Moderato da Willow Defebaugh, caporedattrice di Atmos magazine e appassionata sostenitrice della narrazione ambientale, questo incontro riunisce artisti che trasformano materiali di scarto in avvincenti creazioni artistiche, esplorando i temi della sostenibilità, del patrimonio culturale e dell’espressione creativa. Il loro lavoro spazia dall’alta moda riciclata che fonde influenze africane e occidentali alle esplorazioni collaborative del design a zero rifiuti con materiali di origine vegetale. Ripensando ciò che viene scartato, i fotografi non solo riducono i rifiuti, ma infondono nelle loro creazioni narrazioni culturali e soluzioni di design innovative. Questa discussione evidenzia come riuso e riciclo possano ispirare una profonda espressione creativa e fungere da potenti strumenti per l’attivismo ambientale.

18.15 – 18.45 | Riconnettere persone e pianeta / Reconnecting People + Planet Con Alice Aedy
Alice Aedy, fotogiornalista e attivista inglese, condivide il viaggio di Earthrise, la piattaforma internazionale di studi sul cambiamento climatico, come studio sull’impatto climatico dedicato a riconnettere le persone e il pianeta. Grazie alla sua esperienza nella difesa del clima, nella narrazione multimediale e nella costruzione di comunità, Earthrise trasforma i fatti in sentimenti e i sentimenti in azioni. L’intervento esplorerà come la promozione di una connessione più profonda con noi stessi, con gli altri e con il nostro pianeta possa guidare un’azione significativa, ispirando un senso di interconnessione e dando a tutti noi la possibilità di plasmare il nostro futuro collettivo.

18.50 – 19.50 | Il potere trasformativo della visione / The Transformative Power of Vision

Con Willow Defebaugh e Elizaveta Porodina
Presentato da Atmos Magazine
La fotografa Elizaveta Porodina insieme al cofondatore e caporedattore di Atmos, Willow Defebaugh esplorano l’intersezione tra arte, emozioni e ambiente, analizzando come le immagini possano trascendere la realtà ed evocare profondi cambiamenti nella coscienza. L’estetica onirica di Porodina, profondamente radicata nel surrealismo e nell’emozione, offre uno sguardo in regni alternativi dove bellezza, identità e natura si intrecciano. La discussione toccherà i temi dell’intuizione artistica, del ruolo della fotografia nel formare la coscienza ambientale e di come la narrazione visiva possa diventare uno strumento di trasformazione in un’epoca di crisi climatica.

INFO

THE TREE OF LIFE: A LOVE LETTER TO NATURE
nona edizione
6 – 9 marzo 2025
BASE Milano 
Via Bergognone 34
www.vogue.com/photovogue

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