“Passaggi. Mario Giacomelli Simone Massi” è i titolo della mostra, curata da Gianluigi Colin e Galliano Crinella, inaugurata nei giorni scorsi a Zona Conce a Fabriano.
Un dialogo inedito, stratificato e visionario tra due artisti marchigiani che, pur separati da linguaggi e generazioni, sembrano condividere una stessa visione del mondo: poetica, radicale, inquieta.
Il centenario della nascita di Mario Giacomelli — figura cardinale della fotografia del Novecento — è l’occasione per un incontro con l’opera di Simone Massi, illustratore e regista d’animazione, capace di far emergere, dai segni scavati del suo tratto, un immaginario dove la terra si fa memoria e materia incisa. Passaggi è il titolo che riassume questo attraversamento: di epoche, tecniche, visioni, ma soprattutto di sensibilità artistiche che si riconoscono nella stessa origine e nello stesso destino.
IL PERCORSO ESPOSITIVO
La mostra si compone di 35 fotografie di Giacomelli e 35 disegni di Massi, in una partitura che richiama, come sottolineano i curatori, un “giardino dei sentieri che si biforcano”: luogo borgesiano, denso di rimandi e percorsi che si intersecano senza mai chiudersi. Un giardino marchigiano, dunque, con colline popolate da papaveri, piogge improvvise e gesti arcaici, ma anche simbolico, fatto di tempo sospeso, memoria collettiva e spiritualità.
Le immagini di Giacomelli provengono da cicli ormai iconici — Storie di terra, La buona terra, Scanno, Lourdes, Io non ho mani che mi accarezzino il volto — e raccontano un’Italia profonda e ruvida, mai folkloristica. I disegni di Massi — eseguiti con matite e pastelli, in un gesto che raschia, incide, sfiora — sembrano rispondere a quegli scatti con un movimento inverso: animano l’immobilità, portano il silenzio verso il sogno.
Non è solo un omaggio, ma un tentativo di rilettura e di rivelazione. Giacomelli stesso parlava di uno
scambio silenzioso fra oggetto e anima”, dove l’immagine si fissa “in un tempo senza tempo”.
Massi prosegue idealmente questa riflessione, evocando figure “immobili e salde”, ma al tempo stesso “sospese e fluttuanti, come sogni”.
Il loro è un dialogo che attraversa la realtà per restituirne un’essenza più profonda, metafisica, necessaria.
Info
Passaggi
Mario Giacomelli Simone Massi
a cura di Gianluigi Colin e Galliano Crinella
21 giugno – 19 ottobre 2025
Zona Conce, Fabriano (AN)