Online: SILVIA CAMPORESI e SIMONA GHIZZONI mercoledì 24 marzo – Selfportrait as Myself

Selfportrait as Myself continua con Silvia Camporesi, terza ospite della serie di dialoghi online ideata e condotta da Simona Ghizzoni e dedicata al tema dell’identità e dell’autoritratto in fotografia.

Mercoledì 24 marzo le due fotografe saranno in diretta sui canali social di Fondazione Forma per la Fotografia: l’appuntamento è alle ore 19.

Con gli incontri di Selfportrait as Myself, che hanno preso il via lo scorso gennaio, Simona Ghizzoni intende esplorare il territorio tra fotografia, identità e autorappresentazione. Un desiderio che nasce dal suo lavoro, che parte spesso da temi e immagini che affondano le radici nel suo vissuto personale, e che rielabora e interpreta sfumando spesso i confini tra racconto autobiografico e documentazione.
Nel corso dei primi due appuntamenti è stato affrontato, con Anna Di Prospero, il tema della narrazione autobiografica come mezzo per conoscersi e raccontarsi, per passare poi, con Alba Zari, all’utilizzo della fotografia come metodo d’indagine per conoscere il proprio passato e la propria identità. L’autoritratto, il travestimento, la messa in scena, sono invece al centro del lavoro di Silvia Camporesi, per cui la fotografia rappresenta un profondo percorso di analisi interiore.

I racconti fotografici di Silvia Camporesi traggono spunto dal mito, dalla letteratura, dalle religioni e dalla vita reale: vere e proprie messe in scena che diventano delle sedute terapeutiche, un modo per definire la propria identità anche dietro una maschera. Come racconterà durante l’incontro di Selfportrait As Myself, per Silvia Camporesi guardarsi significa capirsi. Per questo ha iniziato da subito a fotografare se stessa, per esplorare la propria identità nel cambiamento, passando a ritrarre le altre persone e infine si è concentrata sul paesaggio. Tutti modi, diversi ma profondi, di analizzarsi attraverso la fotografia.

Selfportrait of Myself continuerà con altri tre incontri con cui Simona Ghizzoni indagherà il senso e il valore dell’autorappresentazione come racconto di sé. Dopo Anna Di Prospero, Alba Zari e Silvia Camporesi, si passerà ad analizzare il tema della famiglia sempre presente nel lavoro di Silvia Rosi, così come la riappropriazione proposta da Alessandra Calò attuata attraverso il recupero e la reinterpretazione di immagini d’archivio, fino ad arrivare alla ricerca di Paola Mattioli, una riflessione lunga una vita sull’identità femminile in relazione al linguaggio fotografico e ai fenomeni della visione.

Gli eventi online saranno l’occasione per scoprire una storia personale per ognuna di loro, un percorso con motivi e radici diversi.

Il ciclo è organizzato con la collaborazione di Federica Muzzarelli e Raffaella Perna del Centro di Ricerca Fotografia Arte e Femminismo – Università di Bologna e della Collezione Donata Pizzi.

CALENDARIO COMPLETO

Gli incontri saranno in diretta sulla pagina Facebook di Fondazione Forma per la Fotografia e poi visibili sul canale YouTube Fondazione Forma, sul profilo Instagram @fondazioneformaperlafotografia e sul sito www.formafoto.it

Mercoledì 24 marzo ore 19
SILVIA CAMPORESI
Nata a Forlì nel 1973, Silvia Camporesi costruisce, attraverso i linguaggi della fotografia e del video, racconti che traggono spunto dal mito, dalla letteratura, dalle religioni e dalla vita reale. Nelle sue realizzazioni si è confrontata più volte con l’autoritratto e con l’autorappresentazione come elemento di indagine e di ricerca. Negli ultimi anni la sua ricerca è dedicata al paesaggio italiano.

Mercoledì 21 aprile ore 19
SILVIA ROSI
Vive e lavora tra Londra e Modena. Il lavoro di Silvia Rosi esplora la sua storia familiare, attingendo alla sua eredità togolese. Il tema della famiglia, centrale nel suo lavoro, viene esplorato attraverso gli autoritratti in cui interpreta suo padre e sua madre. Lavora, oltre che con la fotografia, anche con testo e video.

Mercoledì 19 maggio ore 19
ALESSANDRA CALÒ
Artista e fotografa, sperimenta fin dall’inizio della sua carriera l’uso di nuovi linguaggi che le permettono di approfondire i temi legati alla memoria, all’identità e al linguaggio stesso della fotografia. Pratica dominante nel suo lavoro è la riappropriazione: il recupero e la reinterpretazione di materiali d’archivio attraverso i quali l’artista non intende attuare una rievocazione nostalgica del passato ma proporre una nuova visione della realtà.

Mercoledì 9 giugno ore 19
PAOLA MATTIOLI
Paola Mattioli nasce a Milano nel 1948, studia filosofia con Enzo Paci e si laurea con una tesi sul linguaggio fotografico. Il ritratto, l’interrogazione sul vedere, il linguaggio, la differenza sessuale, le grandi e le piccole storie (dall’Africa alla Dalmine) sono i temi che affronta con uno sguardo lontano dal classico reportage, con una sottile distanza che mette in gioco con leggerezza e rigore. In ogni sua ricerca emerge la riflessione intorno al linguaggio fotografico e ai fenomeni della visione, la domanda sul senso del vedere e del fotografare.

SIMONA GHIZZONI (1977) è fotografa, artista e attivista per i diritti delle donne. I suoi lavori sono radicati nel vissuto personale, che Ghizzoni rielabora e interpreta attraverso la fotografia e il video. Conosciuta per il suo lavoro di oltre dieci anni sui disturbi alimentari, Odd Days, e per le serie di autoritratti che affrontano il rapporto tortuoso e ambivalente tra essere umano e natura, Ghizzoni sfuma i confini tra il racconto autobiografico e la documentazione. Anche nei suoi lavori di ispirazione più documentaria, infatti, Ghizzoni tende ad impiegare una narrazione personale e partecipata, che nasce dall’intimo rapporto che crea con i suoi soggetti. Le sue opere sono state presentate in mostre personali e collettive, tra cui al Nobel Peace Centre, Paris Photo, Photo España, Athens Photo Museum, Ex Mattatoio e Palazzo delle Esposizioni di Roma e figurano in alcune prestigiose collezioni come la Collezione Donata Pizzi. Il suo lavoro ha ricevuto diversi premi, come The Aftermath Project, Burn Magazine Emerging Photographer Grant, Margaret Mead Film Festival, Leica Oskar Barnack Award, Sony World Photography Award e World Press Photo nella categoria ritratti, tra gli altri. Ghizzoni è TEDX speaker e tiene regolarmente lectures in varie scuole ed università italiane ed europee. È co-fondatrice di MAPS Images. In Italia è rappresentata da MLB Gallery.

INFO

Fondazione Forma Per la Fotografia
www.formafoto.it
Twitter @formafoto
Facebook /FondazioneFormaPerLaFotografia
Instagram Fondazione Forma per la Fotografia

HESTETIKA ART Next Generation

Altre storie
Libri: “Collezione personale” di Clément Mazarian