Le gallerie berlinesi Luisa Catucci & Bermel von Luxburg presentano congiuntamente la prima mostra personale a Berlino di Omar Hassan, artista italo-egiziano di respiro internazionale, che ha già esposto a
Miami, London, New York, Milano, Napoli, Saint Tropez, ecc.
Due gallerie berlinesi situate in due aree cittadine molto diverse -Schillerkiez Neukölln e Charlottenburgche
hanno creato sinergia per facilitare la ripresa della scena culturale e artistica, dopo questo lungo
periodo difficile.
La mostra aprirà le porte prima alla Galleria Luisa Catucci, nello Schillerkiez Neukölln, lunedì 6 settembre
2021, presentando una selezione di lavori da tutte le serie delle opere di Omar Hassan e, per la prima
volta, il suo ultimo capolavoro: Berlin City District Map, realizzata con 15.000 tappi di bomboletta spray
dipinti a mano.
La mostra sarà inaugurata successivamente alla Galleria Bermel von Luxburg, giovedì 16 settembre
2021, in occasione del Gallery Weekend di Berlino, e presenterà una selezione delle serie BREAKING
THROUGH e INJECTIONS di Hassan.
“Cominciamo con il colore”, scrisse una volta Rothko, e Omar Hassan lo segue, ma aggiungendo l’azione
fisica in cima al colore. Attraverso lo sforzo di controllare ripetutamente il movimento del proprio corpo per
usarlo come un vero e proprio strumento di pittura, Omar fa dell’azione fisica la fonte creatrice del suo
lavoro, sia quando prende a pugni la tela, sia quando seduto pazientemente dipinge a mano migliaia di
tappi di bombolette spray per creare le sue non convenzionali mappe di città.
Nella serie di opere dal titolo BREAKING THROUGH, che sfrutta le sue abilità di pugile, Omar Hassan
combina sicuramente il controllo con il fortuito, seguendo l’approccio di Pollock: da un lato, il controllo dei
movimenti del corpo e la scelta della tavolozza dei colori, dall’altro, la diffusione e la caduta fortuita del
colore mentre colpisce la tela. L’azione stessa diventa arte, sostenendo l’opinione di Harold Rosenberg
sull’Espressionismo Astratto, dove gli Action Painters, avendo un confronto drammatico, personale e
fisico con la tela, fornivano un’immagine convincente del loro processo creativo raggiungendo
un’autentica espressione individuale e umana, liberandosi al contempo dagli standard convenzionali di
bellezza.
Mentre Pollock ha basato la sua ricerca artistica sull’arte nativa americana, Omar Hassan riallaccia il suo
lavoro alla street art e alla vita di strada, dove la velocità ha un ruolo cruciale, non solo per le ovvie
ragioni legali che costringono gli artisti di strada ad essere rapidi, ma anche in quanto riflesso della
società contemporanea, dove tutto deve essere estremamente veloce, e dove lo spazio urbano continua
ad evolversi rincorrendo questo “bisogno di velocità”. Al contempo, una città è piena di azioni ripetitive e
meccanismi rallentati, ed è composta dalla più variopinta varietà di individui.
Omar Hassan, frutto cittadino, non ha dimenticato di osservare e includere anche queste dinamiche
urbane nel suo lavoro, specialmente nelle sue serie CAPS, e MAPS, dove i tappini delle bombolette
spray sono dipinti a mano uno ad uno e presentati in una vetrina-alveare di plexiglass. Per citare l’artista
stesso:
È iniziata come una collezione seriale di tappini solo per me, ma dopo un po’ ho capito il loro
vero scopo, e ho iniziato a dipingere ogni tappo, uno per uno, per sottolineare l’importanza di ogni singola
persona nel più grande progetto che coinvolge ogni essere umano: preservare la vita su questo pianeta.
Ecco perché metto i tappini nelle arnie di plexiglass che creo: i tappi sono importanti per i colori spray,
come le api sono fondamentali per la vita”.
Così, mentre la velocità e l’imprevedibilità dettano il ritmo delle sue opere BREAKING THROUGH, la
serie CAPS, e la sua evoluzione MAPS, hanno il loro ritmo impostato sulla ripetizione e il controllo.
I 15.000 tappini utilizzati per creare una Mappa dei quartieri di Berlino, presentata alla Luisa Catucci
Gallery, sono dipinti a mano individualmente con molta attenzione al fine di creare una pianta accurata
della città. Non possono essere dipinti liberamente come i pezzi legati alla boxe, e nemmeno come la
serie INJECTIONS di Hassan, dove lo sgocciolamento incontrollato di una quantità eccessiva di vernice
spray su un singolo punto diventa il soggetto principale dell’opera.
Anche se i tappi delle bombolette spray riportano ad un’immediata connessione con la street art, la scelta
di Hassan di creare le sue piante cittadine volutamente bicromatiche mostra la sua profonda passione per
la cartografia e rivela la sua ispirazione per le vecchie mappe, dove la combinazione di colori bianco e
nero, sottolinea la natura schematica dell’opera, come il culmine conciso del concetto stesso di
mappatura.
In contrasto con la scelta policromatica della sua serie di lavori precedente, CAPS, dove la tavolozza di
colori multipli esaltava la bellezza della diversità e dell’individualità, il bicromatismo di MAPS sembra
essere anche un invito a riflettere sull’importanza di mitigare le differenze personali al fine di far
funzionare il bene comune, pur mantenendo l’affermazione della società composta da singoli individui.
L’astrazione geometrica e cinetica delle macchie colorate usate nella serie SCULPTURE di Hassan,
come la loro estetica giocosa e “infantile”, collega questi lavori con un altro famoso artista: Damien Hirst.
La combinazione di sculture classiche spruzzate di vernice con le corrispondenti tele trattate alla stessa
maniera, è una eccellente reinterpretazione artistica contemporanea del classico fatta da Hassan, forte
della sua eredità multiculturale e della sua prospettiva urbana. La libertà e la trasgressione di questa
serie potrebbe essere considerata alla stregua di un atto di Post Vandalismo. Mentre il vandalismo è un
atto distruttivo di aggressione, il Post Vandalismo, al contrario, restituisce oggetti e situazioni fuori
contesto alla sfera culturale, e secondo la tradizione dadaista è altresì ricco di giocosa ironia. Un invito a
provare a cambiare e sperimentare prospettive differenti, che portano a inevitabili riflessioni filosofiche e
psicologiche.
Con Omar Hassan il processo di fare arte diventa un’esperienza fisica, emotiva e intellettuale, non solo
per l’artista ma anche per gli spettatori, spazzati via dall’innegabile potere attivo e dalle forti vibrazioni
positive sprigionate dalle sue creazioni.
INFO
BREAKING THROUGH BERLIN
(Luisa Catucci Gallery, 6 Settembre – 15 Ottobre 2021)
Luisa Catucci Gallery
Allerstr 38,
12049 Berlin
https://www.luisacatucci.com/
BREAKING THROUGH BERLIN, TWICE
(Bermel von Luxburg, 6 Settembre – 17 Ottobre 2021)
Bermel von Luxburg
Fasanenstr. 29, 1. Floor / 1.
Etage
10719 Berlin
https://www.mariobermel.com/