Fino al 15 dicembre Capsule Venice presenta Vista, un progetto speciale di Mevlana Lipp ospitato nella Project Room 1, al piano terra dello spazio espositivo a Sestiere Dorsoduro a Venezia.
Ispirati al recente viaggio dellโartista a Venezia, i lavori in mostra dispiegano le nuove evoluzioni cromatiche e compositive legate all’ibridazione tra naturale e artificiale, umano e vegetale, interesse di lunga data dellโartista.
Per Mevlana Lipp (nato nel 1989 a Colonia, Germania, dove attualmente vive e lavora) la natura, non rappresenta nรฉ un motivo prettamente concettuale, nรฉ un โfuoriโ distaccato e lontano da inventare. Sin dallโinfanzia trascorsa in una piccola cittร nella foresta tedesca, la natura รจ stata estensione attiva della sua esistenza quotidiana, un โdentroโ sentito e spontaneo, un dato di fatto, rispondente principalmente a imperativi personali piuttosto che estetici. ร stato solo dopo avere cominciato il suo percorso di studi all’Accademia d’Arte di Dรผsseldorf, dove si รจ laureato nel 2015, che l’artista ha iniziato a rappresentare la natura (in particolare le piante) facendola diventare un elemento chiave della sua pratica scultorea, pittorica e dโanimazione.
Sin dallโantichitร , le piante sono state oggetto di indagine per filosofi e studiosi: metonimia della natura stessa, sono state considerate un prisma attraverso cui comprendere lโevoluzione della vita. Tuttavia, nonostante sia stato loro attribuito un ruolo fondamentale, le componenti vitali delle piante sono state spesso ignorate, riducendole ad una modalitร esistenziale basilare. Ciรฒ ha relegato il mondo vegetale a una condizione liminale e marginale, tra il vivente e il non vivente.
Nella scala degli esseri viventi di Aristotele, per esempio, le piante occupano un gradino sopra i corpi inerti, i minerali e i metalli, ma sono al di sotto degli altri esseri viventi, quasi separate da essi. Lโinterpretazione del mondo vegetale secondo la tradizione aristotelica si basava sullโidea di scalaritร ; ciรฒ ha fatto sรฌ che lโapparente mancanza di movimento, esperienza sensoriale e coscienza del mondo vegetale portasse a una loro condizione di sudditanza rispetto agli animali. Per molto tempo, erroneamente, si รจ pensato che le piante si limitassero โsemplicemente a vivereโ, nutrendosi, crescendo e generando la propria specie.
Pur consapevole della complessa organizzazione anatomica e del sistema sensoriale ben sviluppato delle piante, lโartista non indaga direttamente le potenzialitร del mondo vegetale da questo punto di vista, ma adotta un approccio piรน personale e intimo. ร la qualitร intrinseca e apparente delle piante di esistere in un modo piรน โessenzialeโ ad avere affascinato inizialmente Mevlana, che afferma: โLe piante non parlano tra loro; semplicemente si toccano e sentono. Esistono di per sรฉ, la loro modalitร esistenziale e la loro psiche non sono cosรฌ articolate come quelle degli umani. Quando si cammina in un bosco, si notano le connessioni esistenti tra i diversi esseri, ma tutto interagisce spontaneamente, senza paura, senza correre il rischio di ferirsi a vicenda. Tutto tra le piante sembra avere il proprio posto. Tutto ritorna a un istinto primordiale.โ
ร stato il desiderio dellโartista per questo tipo di ritorno allโessenza che ha reso le piante il focus del suo lavoro sia in forma materiale sia metaforica. Nell’opera di Lipp, piante e fiori, sebbene ispirati da esemplari reali, esistono come costrutti della mente e la loro valenza รจ indipendente da un processo di pura mimesi scientifica. Se inizialmente le piante ritratte avevano un legame diretto con l’ambiente circostante o erano piante che lโartista stesso coltivava, nel corso degli anni sono diventate elementi sempre piรน astratti, basati su riconfigurazioni di foglie e radici, dapprima dโispirazione per schizzi preparatori, in seguito nuove entitร ai confini tra figurazione e astrazione.
Fiori e piante dai toni sinistri, onirici e surreali rappresentano l’umanitร e la vasta gamma di emozioni umane che vanno dalla paura alla sensualitร , fino all’empatia. Tuttavia, a differenza degli esseri umani, i cui comportamenti sono elaborati, veicolati dalla socialitร e dalla cultura e, quindi, sono spesso influenzati da inibizioni, nelle opere di Lipp le piante si esplorano, si toccano, comunicano tra loro sulla base di interazioni istintive, โsenza pensieriโ, con spontaneitร e libertร .
I lavori piรน recenti presentati a Venezia introducono novitร formali e concettuali: la tavolozza di colori รจ diventata piรน calda; al posto delle tonalitร fluorescenti del blu e del verde, l’artista ha arricchito le composizioni con toni rossi, arancioni e viola, cromie fluorescenti ma meno appariscenti. Le inferriate di metallo delle finestre che l’artista ha visto passeggiando per Venezia si intersecano ora con fiori e piante: le loro linee geometriche e sinuose sono in contrasto con i motivi floreali, ma, allo stesso tempo, li completano. Le grate fungono da โfinestre nelle finestreโ, accenno visivo al panorama e alla โvistaโ a cui lโartista fa riferimento nel titolo del suo progetto. Ma, forse, ciรฒ che piรน affascina lo spettatore, รจ che, per la prima volta nell’opera di Lipp, le finestre sottolineano la presenza di โun fuoriโ e di โun dentroโ. Si nota una separazione formale e concettuale tra il desiderio irrealizzabile dellโessere umano di vivere secondo natura e le condizioni reali che impone la collettivitร . Lโuomo non segue lo stesso modus vivendi delle piante; prova sentimenti di non appartenenza e di angoscia che le piante, esempio di mistero infinito e di resilienza, possono contribuire a mitigare.
Le piante sono la cura per la malinconia di Lipp, il suo rifugio sicuro dove abbandonarsi o riconciliarsi con il proprio sรฉ. Pur non facendo affidamento su codici linguistici umani, la flora di Vista rappresenta una prospettiva privilegiata che Mevlana adotta per riscoprire il mondo, se stesso, nuove modalitร di esistere e di essere umano.
EXHIBITION VIEW
INFO
Mevlana Lipp: Vista
Fino al 15 dicembre 2024
Capsule Venice
Sestiere Dorsoduro – Venezia
Curati da Manuela Lietti