ph: @martinparrstudio

MARTIN PARR è morto: addio al fotografo che ha reinventato lo sguardo britannico

Martin Parr, uno dei fotografi più influenti e riconoscibili della contemporaneità, è morto domenica nella sua casa di Bristol all’età di 73 anni.

Figura cardine della Magnum Photos, Parr aveva ridefinito lo sguardo documentario con un’estetica satura e tagliente, capace di trasformare la quotidianità britannica in un teatro di contraddizioni, consumo e umanissima goffaggine.

La sua ascesa internazionale prese forma tra il 1983 e il 1985 con il progetto realizzato a New Brighton: una radiografia sociale della classe media in villeggiatura che rimane, ancora oggi, un punto fermo per chi indaga il costume attraverso l’immagine. Da allora Parr ha continuato a raccontare la gente comune con un misto di affetto, sarcasmo e chirurgica lucidità, facendo dei dettagli più grotteschi un lessico visivo inconfondibile, esposto in musei e mostre in tutto il mondo.

Nel comunicato diffuso sui suoi canali ufficiali si legge:

It is with great sadness that we announce that Martin Parr (1952–2025) died yesterday at home in Bristol. He is survived by his wife Susie, his daughter Ellen, his sister Vivien and his grandson George. The family ask for privacy at this time. The Martin Parr Foundation and Magnum Photos will work together to preserve and share Martin’s legacy. More information on this will follow in due course.
Martin will be greatly missed.»

Con lui scompare uno dei grandi interpreti della società contemporanea, capace di trasformare il quotidiano in un affresco ironico e rivelatore. Il suo archivio visivo, così radicale e pop al tempo stesso, continuerà a indicare una via possibile per leggere le derive, le ossessioni e le meraviglie dell’ordinario.

Lo scorso anno il Mudec Photo di Milano aveva dedicato la mostra “Short& Sweet”.

In mostra oltre 60 fotografie da lui selezionate appositamente per questo progetto e presentate insieme al corpus di immagini della serie Common Sense, che lo ha reso famoso.

Di solito ti viene detto di fotografare solo quando la luce è buona e c’è il sole e mi piaceva l’idea di scattare fotografie solo in caso di maltempo, come modo per sovvertire le regole tradizionali”.

Martin Parr

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